OGR PUBLIC PROGRAM / OTTOBRE 2021

Proseguono gli appuntamenti di OGR Public Program con la seconda ospite della rassegna “Scintille” passando per una nuova ed entusiasmante “Domenica in Festa”!

DUOMO – 19 ottobre h 18 / Innovazione nella politica: quale rapporto tra tecnologia e democrazia?
Con Benedetta Arese Lucini
Per la rassegna “Scintille” curata per questa seconda parte dell’anno da Anna Masera, giornalista de La Stampa.

SALA FUCINE –  31 ottobre h 11 e h 15 / Domeniche in festa: L’ingranaggio… fa la macchina!

Tutti gli incontri sono gratuiti, è indispensabile la prenotazione.
Per maggiori dettagli visita la pagina Education/ Public Program sul sito OGR Torino.

OGR PUBLIC PROGRAM / DOMENICHE IN FESTA

Domenica 3 ottobre 2021 h 11 e 15 –  SALA FUCINE

Riparte la rassegna delle Domeniche in festa a cura del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, sostenuto da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, nell’ambito del Public Program, con una nuova proposta dal titolo Attrezziamoci.

La chiave inglese, da strumento di lavoro a forma simbolica della lotta politica degli anni ‘70, rimanda al grande repertorio degli oggetti, che nell’ambito del mondo della produzione e nel quotidiano, hanno contribuito in maniera significativa allo sviluppo economico e sociale, migliorando le condizioni di vita.
Il tema degli oggetti comuni è anche un elemento tipico dell’immaginario Pop: un modo per riflettere sulla forma e la funzionalità delle cose del mondo.

Ispirate dall’immagine guida della mostra Vogliamo Tutto, proponiamo di operare sul cambio di scala, alla maniera di Claes Oldenburg, artista in collezione al Castello di Rivoli. Dagli anni ’60 ha realizzato opere monumentali, a partire dalla forma degli oggetti di uso comune. Un’operazione concettuale forte che, mutando il rapporto tra forma e funzione, nell’alterazione delle dimensioni e nell’uso di materiali morbidi, ha creato un universo fantastico.

Ingresso gratuito, indispensabile la prenotazione: 011.9565213,  educa@castellodirivoli.org

 

Per maggiori informazioni visitare il sito di OGR.

OGR PUBLIC PROGRAM / THE LAST CRUZE, A TORINO

Sabato 2 ottobre 2021 h 18.30 –  SALA FUCINE

The Last Cruze, corpus di opere dell’artista LaToya Ruby Frazier, è incentrato sui lavoratori dello stabilimento della General Motors a Lordstown, nell’Ohio. Dopo più di cinquant’anni di produzione automobilistica, e l’impegno a produrre la Chevrolet Cruze fino al 2021, la struttura è stata “non assegnata” da GM. Questo fatto è avvenuto quando la società ha spostato una maggiore produzione all’estero e ha indirizzato più risorse verso veicoli elettrici e autonomi. I dipendenti di Lordstown hanno dovuto quindi affrontare la difficile decisione di trasferirsi volontariamente, o involontariamente, in stabilimenti situati in altre parti del Paese. Per molti questo ha significato sradicare o dividere la propria famiglia, allontanarsi dai genitori anziani o lasciarsi alle spalle le reti di supporto e tutto ciò che conoscevano. Coloro che hanno rifiutato il trasferimento sono stati tagliati fuori dall’azienda, perdendo pensioni e benefici.

Durante un periodo di grande incertezza e cambiamento – la negoziazione sindacale internazionale della UAW con le tre grandi case automobilistiche: GM, Ford e Fiat Chrysler – Frazier è stata a Lordstown con i lavoratori e le loro famiglie, registrando le loro storie.
Attraverso immagini e interviste, Frazier descrive le loro esperienze di eventi in rapido sviluppo, l’intenso sconvolgimento delle loro vite e della loro comunità e gli sforzi del sindacato locale, UAW Local 1112, per loro conto. The Last Cruze presenta oltre sessanta fotografie e altri elementi, presentati all’interno di un’installazione che riecheggia visivamente la catena di montaggio nel GM Lordstown Complex. Parte di questo corpus di opere, attualmente esposto alle OGR di Torino all’interno della mostra Vogliamo tutto, sarà il punto di partenza per una conversazione tra l’artista e il curatore. Guardando alle dinamiche comuni all’interno del neoliberismo globale la conversazione esaminerà, attraverso le lenti della pratica artistica, i cambiamenti sociali ed economici in corso nella Rust Belt e i loro molteplici legami con la transizione postindustriale di Torino.

L’incontro si terrà in inglese, con possibilità di traduzione simultanea.

BIOGRAFIE

LaToya Ruby Frazier è nata nel 1982 a Braddock, in Pennsylvania. La sua pratica artistica abbraccia una vasta gamma di media, tra cui la fotografia, il video, la performance, le installazioni artistiche e i libri. Il suo lavoro si concentra sulla giustizia sociale, sui cambiamenti culturali in atto e sul commento dell’esperienza di vita americana. In vari corpi di lavoro interconnessi, Frazier utilizza lo storytelling collaborativo con le persone che compaiono nelle sue opere d’arte per affrontare temi legati all’industrialismo, alla rivitalizzazione della Rust Belt, alla giustizia ambientale, all’accesso all’assistenza sanitaria, all’accesso all’acqua pulita, ai diritti dei lavoratori, ai diritti umani, alla famiglia, e alla storia comunitaria. Questo suo impegno porta avanti l’eredità del lavoro documentario sociale degli anni ’30 e della fotografia concettuale degli anni ’60 e ’70 che affrontavano questioni sociali e politiche urgenti della vita quotidiana.
Il lavoro di Frazier è stato oggetto di numerose mostre personali presso istituzioni negli Stati Uniti e in Europa, tra cui il Brooklyn Museum of Art; Museo d’Arte di Seattle; L’Istituto di Arte Contemporanea di Boston; Museo d’Arte Contemporanea, Houston; Musée des Arts Contemporains, Grand-Hornu, Belgio; CAPC Musée d’Art Contemporain de Bordeaux, Francia; Carré d’Art – musée d’art contemporain de Nîmes, Francia.

Samuele Piazza è Senior Curator presso OGR Torino.
In OGR ha curato mostre personali di importanti artisti contemporanei come Mike Nelson e Monica Bonvicini. Ha fondato e co-curato la serie sperimentale Dancing is what we make of falling, un format espositivo che unisce proiezioni video, talk e performance.
In precedenza ha co-curato On Limits. Estrangement in the Everyday presso The Kitchen, New York, come Helena Rubinstein Curatorial Fellow 2015 presso il Whitney Museum Independent Study Program.
Ha conseguito un Master in Estetica e Teoria d’Arte presso il CRMEP, Center for Research in Modern European Philosophy, Kingston University, Londra e un Master in Arti Visive presso l’Università Iuav, Venezia.

 

Per maggiori informazioni e registrazione, visitare il sito delle OGR.

BIENNALE DEMOCRAZIA 2021

OGR Torino si conferma partner di Biennale Democrazia in occasione della settima edizione Un pianeta, molti mondi,  che dal 6 al 10 ottobre torna ad animare la città. Le porte della suggestiva Sala Fucine si aprono alla riflessione sulla nostra condizione di abitanti di un unico pianeta, sempre più connesso, ma sempre più frammentato, per soffermarsi sui tanti fattori che rendono difficile trovare risposte comuni a problemi di portata globale.

Nove gli eventi in programma, che offriranno al pubblico l’occasione di approfondire e conoscere ambiti del sapere che abitano quotidianamente gli spazi delle ex officine dei treni di corso Castelfidardo.

Tra gli ospiti presenti alle OGR: Rachele Borghi, Fabio Barovero, Nicla Vassallo e Andreas Weber, Fatoumata Diawara e molti altri.

 

Per il programma e tutte le informazioni su come iscriversi agli incontri, visitare il sito www.biennaledemocrazia.it

OGR PUBLIC PROGRAM/COME TUTTO FINI’

Martedì 28 settembre 2021 h 18.30 – DUOMO

“Vogliamo tutto è un ordigno linguistico di calcolata potenza e di trattenuta passionalità. Passione e ironia si intrecciano con dosaggio sapiente ed esplodono insieme, dando vita a un libro che si può leggere in molti modi: come un resoconto delle lotte sociali del proletariato metropolitano, come un controcanto incalzante e talora balzellante al diffondersi dell’autonomia degli operai, come uno sguardo distaccato, o come un gesto di simpatia del linguaggio per la vita”

Così scrive Franco “Bifo” Berardi nella prefazione di “Vogliamo tutto” di Nanni Balestrini (1971); volere tutto implicava migliori condizioni di lavoro, turni più umani, salari commisurati agli sforzi, tempo libero e, in alcuni casi, il diritto a un reddito slegato dal lavoro salariato.

Dal queste riflessioni trae spunto la nuova mostra delle OGR curata da Nicola Ricciardi e Samuele Piazza e intitolata appunto Vogliamo tutto  (25 settembre 2021- 16 gennaio 2022), in cui Franco Bifo Berardi interverrà in qualità di ospite del Public Program per attivare un confronto dialogico con il pubblico e capire perché e in quale momento storico le premesse della lotta sessantottina abbiano subito una battuta d’arresto per poi prendere una strada del tutto differente.

L’incontro è accessibile alle persone sorde o ipoudenti.

 

BIOGRAFIA

Franco “Bifo” Berardi si iscrive all’età di 14 anni alla FGCI, ma ne viene espulso tre anni più tardi per “frazionismo”. Partecipa al movimento del ’68 nella facoltà di lettere dell’Università di Bologna e si laurea in Estetica con Luciano Anceschi aderendo a Potere Operaio, gruppo della sinistra extraparlamentare di cui diviene figura di spicco a livello nazionale. Nel 1970 pubblica il suo primo libro, Contro il lavoro (edito da Feltrinelli), mentre nel 1971 scrive appunto la prefazione di “Vogliamo tutto” di Nanni Balestrini. Nel 1975 fonda la rivista A/traverso, un foglio che era espressione dell’ala “creativa” del movimento bolognese del 1977; nei suoi scritti mette al centro della propria analisi il rapporto tra movimenti sociali e tecnologie comunicative.

Nel 1976 partecipa alla fondazione dell’emittente libera Radio Alice e subisce l’arresto per l’accusa di partecipazione alle Brigate Rosse, da cui viene assolto un mese dopo. Per richiederne la scarcerazione, Radio Alice organizza una festa in Piazza Maggiore, a cui partecipano oltre diecimila persone. Berardi viene scarcerato poco dopo, e diviene il leader dell'”ala creativa” della protesta studentesca bolognese del 1977. Dopo la chiusura della radio da parte della polizia, contro Berardi viene spiccato un mandato per “istigazione di odio di classe a mezzo radio”, per sottrarsi all’arresto fugge da Bologna. Si rifugia a Parigi dove frequenta Félix Guattari e Michel Foucault e pubblica il libro Le Ciel est enfin tombé sur la terre (Éditions du Seuil). Con loro lancia l’appello contro la repressione che ebbe enorme risonanza e contribuì alla preparazione del convegno che si tenne a Bologna nel settembre ’77.

Negli anni ottanta rientra brevemente in Italia e poi si trasferisce a New York dove collabora alle riviste Semiotext(e), Almanacco musica e Musica 80. Viaggia a lungo in Messico, India, Cina e Nepal. In quel periodo inizia ad occuparsi della crescita delle reti telematiche e preconizza la futura esplosione della rete quale vasto fenomeno sociale e culturale. Alla fine degli anni ottanta si trasferisce in California dove pubblica alcuni saggi sul cyberpunk. Ritorna a Bologna e, in veste di protagonista, partecipa al documentario Il trasloco di Renato De Maria, prodotto dalla RAI nel 1991, incentrato sulla storia del suo appartamento.

Dal 1992 al 2004 collabora alla rivista DeriveApprodi insieme a Sergio Bianchi e altri. Dal 2000 al 2009 cura con Matteo Pasquinelli l’ambiente di rete Rekombinant. Nel 2002 fonda Orfeo Tv, la prima televisione di strada italiana. Nel 2005 un suo pamphlet che si scaglia contro le politiche sociali del nuovo sindaco di Bologna Sergio Cofferati viene ripreso con enfasi dalle testate giornalistiche nazionali.

Negli anni successivi i suoi libri vengono tradotti in molte lingue, (tra cui inglese, spagnolo, portoghese, turco, coreano, cinese, giapponese, tedesco, svedese, norvegese finlandese…) ; i più importanti sono Heroes, del 2014, And Phenomenology of the end, del 2015, Futurability, del 2017, Breathing, del 2018.

Negli utimi anni pubblica regolarmente con la rivista NOT e la versione italiana dei suoi libri esce per Nero edizioni.

Per maggiori informazioni e registrazione, visitare il sito delle OGR.

OGR PUBLIC PROGRAM / RASSEGNA SCINTILLE

Martedì 21 settembre 2021 h 18 – DUOMO

La nuova rassegna “Scintille”, una delle più apprezzate dal pubblico del Public Program, è curata dalla giornalista de La Stampa Anna Masera.

Questa rassegna, intitolata “Niente sarà più come prima – L’innovazione dopo la pandemia nella politica, nella finanza e nei media”, intende esplorare il cambiamento portato dalla pandemia che ci ha travolti per indagarne le opportunità di innovazione nella sfera politica, economica e della comunicazione, grazie al contributo di tre donne giovani e in gamba che si sono distinte nel loro campo.

Ad inaugurare il secondo semestre del Public Program e la rassegna sarà Francesca Bria, presidente del Fondo Nazionale per l’Innovazione, da luglio è entrata nel consiglio d’amministrazione della Rai. Già Assessora per la digitalizzazione e l’innovazione per la città di Barcellona in Spagna, è advisor della Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen sulla New European Bauhaus.

L’incontro è accessibile alle persone sorde o ipoudenti.

 

BIOGRAFIE

Anna Masera è giornalista dedicata all’innovazione, garante dei lettori de La Stampa, l’unica in un giornale italiano, dove è caporedattrice, ex web editor e social media editor. Ha diretto il Master in Giornalismo all’Università di Torino dal 2016 al 2020 dopo essere stata nel 2014 e 2015 Capo dell’Ufficio Stampa e Responsabile della Comunicazione della Camera dei deputati per digitalizzarne la comunicazione. È laureata in Storia a Yale con un Master in giornalismo alla Columbia University. È coautrice di “Internet, i nostri diritti” edito da Laterza e Garante del Centro Nexa per Internet e Società.

Francesca Bria è Presidente del Fondo Nazionale Innovazione-CDP Venture Capital SGR. Già Assessore per la digitalizzazione e l’innovazione per la città di Barcellona in Spagna, è Consulente Senior per le Nazioni Unite sulle smart cities. Francesca è Senior Adviser in materia di tecnologia, innovazione e policy digitale per la Commissione Europea e membro dell’High-level Expert Group sull’impatto economico e sociale dell’innovazione della Commissione (ESIR). È la fondatrice del progetto DECODE (http://decodeproject.eu), Consorzio di sei paesi che lavora su soluzioni per la sovranità dei dati in Europa. È inoltre membro del gruppo di esperti di alto livello per il New European Bahuaus della Commissione europea.

Francesca è Honorary Professor presso l’Institute for Innovation and Public Purpose della Global University College (UCL) di Londra. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Economia dell’innovazione ed entrepreneurship presso l’Imperial College di Londra e un Master in Digital Economy presso l’Università di Londra, Birbeck. In passato presso Nesta, l’agenzia per l’innovazione del Regno Unito, ha guidato il progetto D-CENT, il più grande progetto UE sulla democrazia digitale, e ha guidato il progetto DSI sull’innovazione sociale digitale, fornendo consulenza alla Commissione Europea sulle policy di innovazione digitale.

Francesca è stata inserita nella Top 50 Women in Tech dalla rivista Forbes e tra le 20 persone più influenti al mondo nel governo digitale da Apolitical. È stata anche presente nella rivista italiana Repubblica “D”, tra le 100 donne che cambiano il mondo. Nel 2020 è stata nominata “Culture Person of the year” dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung.

Francesca Bria è Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

www.francescabria.com

Per maggiori informazioni e registrazione, visitare il sito delle OGR.

OGR PUBLIC PROGRAM / SETTEMBRE 2021

Con il mese di settembre riparte la programmazione di OGR Public Program che si terrà in presenza nei magnifici spazi delle OGR Torino!

DUOMO – 21 settembre h 18 / Innovazione nella politica: quale rapporto tra tecnologia e democrazia?
Con Francesca Bria
Per la rassegna “Scintille” curata per questa seconda parte dell’anno da Anna Masera, giornalista de La Stampa.

DUOMO –  28 settembre h 18.30 / Come tutto finì (e anche un po’ perché)
con Franco “Bifo” Berardi

Entrambi gli incontri sono accessibili alle persone sorde o ipoudenti.

Tutti gli incontri sono gratuiti, è richiesta la prenotazione su Eventbrite.
Per maggiori dettagli visita la pagina Education/ Public Program sul sito OGR Torino.

KENOBIT OSPITE DI “OGR SUMMER VIBES”

Martedì 22 giugno 2021 h 19 – DEHORS OGR TORINO

Kenobit, esponente della chiptune dal 2009 e fondatore con Arottenbit di Milano Chiptune Underground, si esibisce per la rassegna OGR Summer Vibes in due performance profondamente differenti, dal gusto anni ’80 eppure estremamente contemporanee.

Si comincia con un’esibizione dalle sonorità ambient, con un Nintendo DS con Elektroplankton, abbinato a un rarissimo Tenori-on, un synth luminoso creato dal giapponese Toshio Iwai.
Ma la vera musica bit si fa con due Game Boy del 1989, collegati direttamente a un mixer, senza effetti e senza computer. Tutto il suono esce dalle console dell’epoca, per un sound autentico ma al tempo stesso sorprendente. Un Game Boy è in grado di far tremare i subwoofer!

L’accesso al dehors di Snodo è possibile sia da Corso Castelfidardo 22 che da via Borsellino 21/E.

Prenotazione consigliata: 011 0243771 | info@snodo.com

OGR PUBLIC PROGRAM/EVOLUZIONE ESTETICA E TECNOLOGICA DEL VIDEOGIOCO ARCADE 

La prima parte della programmazione di OGR Public Program si conclude con un  appuntamento dedicato agli appassionati di retrogaming e, più in generale, degli anni ’80!

Martedì 22 giugno 2021 h 18 – OGR TECH

A cura di Marco Vernillo e Fabio Bortolotti (in arte Kenobit)

Agli albori dell’industria videoludica la resa grafica di un videogioco era piuttosto limitata e l’immaginario del videogiocatore doveva essere colmato arricchendo il contesto di suoni, luci, colori, immagini evocative del gioco molto più definite di quelle che lo schermo (spesso in bianco e nero) era in grado di fornire. Nacquero chip dedicati al suono, si implementarono specchi, luci fluorescenti, plastiche colorate; i mobili arcade si trasformarono da meri contenitori a casse di risonanza multimediali. Il tutto per rendere una profondità (di colore, di spazio e più genericamente sensoriale) che il gioco in sé non poteva fornire. Oggi quelle tecniche vengono riprese per restaurare e creare nuove suggestioni, per preservare e perpetrare l’immaginario caratteristico di una generazione.

Questo appuntamento fa parte anche della programmazione delle Settimane della Scienza 2021 (qui il programma completo).

Per maggiori informazioni e registrazione visitare il sito delle OGR.

OGR PUBLIC PROGRAM / DOMENICHE IN FESTA

Domenica 13 giugno 2021 h 11 e h 15 – SALA FUCINE OGR CULT

A cura di Zonarte.

Dopo il successo dell’appuntamento di maggio, prosegue la rassegna delle Domeniche in Festa a cura del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, sostenuto da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, nell’ambito del Public Program OGR, con una nuova proposta dal titolo Rosso come un papavero.

Io ho nelle mie mani un piccolo papavero rosso… un fiore intensamente semplice … Tutto seta e fuoco, un calice scarlatto tagliato perfettamente tutt’intorno … Non è possibile immaginare un tipo di fiore più completo, più genuino e assolutamente puro; dentro e fuori tutto fiore. Nessuna limitazione di colore … nessun segreto interiore; aperto al sole che l’ha creato.

Così John Ruskin (1819-1900), scrittore, pittore, poeta e critico d’arte britannico descriveva il papavero. Un fiore che trova nel colore rosso la sua identità. Sovradimensionato nelle forme, nell’opera di Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen Fiore caduto (Dropped flower), oggi lo ritroviamo nella mostra Cut a rug a round square, curata dall’artista americana Jessica Stockholder. Un’esposizione innovativa, pensata per mettere in dialogo opere provenienti da due importanti collezioni filantropiche internazionali: la Collezione d’Arte Contemporanea “la Caixa” di Barcellona e la Collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.

Protagonista dell’attività per le famiglie sarà il colore rosso abbinato al nero che contraddistingue l’interno del fiore, che fiorendo in questa stagione, connota il paesaggio arricchendolo di nuova energia. Un abbinamento cromatico essenziale, per realizzare enormi fiori pop, papaveri giganti e altri elementi, ancora una volta ispirati alle forme e ai colori della mostraallestita alle OGR.
Rosso! perché il rosso è vita, dinamismo e passione.

Una nuova occasione per ritrovarsi e stare bene insieme in sicurezza e nel rispetto di tutte le norme anti COVID.

Ingresso gratuito. Indispensabile la prenotazione: 011.9565213, educa@castellodirivoli.org

 

Per maggiori informazioni visitare il sito delle OGR.