aulArte 2024-2025

È online il Bando aulArte 2024-2025, un progetto ideato e promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT che si rivolge alle scuole del Piemonte, il cui obiettivo è quello di favorire la conoscenza e la divulgazione dell’arte contemporanea all’interno dei programmi scolastici, grazie alla collaborazione dei Dipartimenti Educazione dei musei e delle fondazioni d’arte contemporanea piemontesi.

La Fondazione Arte CRT crede profondamente nel ruolo educativo dell’arte contemporanea, nella funzione che può esercitare nei processi di apprendimento e nella vita collettiva di un gruppo scolastico composto di bambini e di adulti, di insegnanti e famiglie.

Dopo il successo della prima edizione che ha coinvolto otto istituti della scuola primaria (per un totale di 16 classi e circa 350 bambine e bambini), arriva oggi la seconda edizione di aulArte con cui la Fondazione rafforza il proprio impegno, contribuendo a favorire l’accesso ai luoghi di cultura da parte degli studenti e delle studentesse, con un’attenzione particolare agli istituti che operano in contesti di disagio economico e sociale.

Il nuovo bando è rivolto a tutte le scuole del Piemonte di ogni ordine e grado ed il contributo è destinato ad uscite scolastiche nei musei e nelle Fondazioni di arte contemporanea della regione.

Attraverso una procedura di selezione comparativa, la Fondazione erogherà un contributo di euro 2.500 destinato a 25 scuole (per un totale di euro 62.500), finalizzato alla copertura dei costi delle uscite scolastiche in una o più istituzioni d’arte contemporanea del Piemonte.

Il termine per l’invio delle candidature è il 24 maggio 2024, l’elenco delle scuole selezionate sarà pubblicato sul sito della Fondazione Arte CRT il 14 giugno 2024.

Oltre al bando rivolto alle scuole piemontesi, la seconda edizione di aulArte prevede un ulteriore contributo destinato alla formazione docenti; con la collaborazione dei Dipartimenti Educazione dei principali musei e fondazioni di arte contemporanea del territorio, verrà sviluppato un unico programma di formazione gratuito per i docenti i quali potranno scegliere a quali e quanti incontri partecipare, allo scopo di fornire un patrimonio di conoscenze spendibili autonomamente nell’ambito dei programmi scolastici.

Maggiori dettagli sul programma di formazione docenti verranno forniti prossimamente.

 

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APERTO

Con l’open call per il seminario in Practice-based research, inizia la prima edizione di Aperto, un programma gratuito di alta formazione per le professionalità dell’arte contemporanea, promosso e finanziato da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.

Il seminario è il formato scelto per approfondire uno specifico ambito: unisce l’acquisizione di nuove competenze alla dimensione teorica e riflessiva e all’attività laboratoriale. Il programma 2024 di Aperto  offre 6 seminari: Practice-based research (26-29 giugno), Relazionarsi al presente (17-20 luglio), Una scuola al Castello di Rivoli (13-15 settembre), Arte e scritture in atto (24-26 ottobre), Arte in pratica: allestimento e produzione (27-30 novembre), Management e sostenibilità dei progetti culturali (gennaio 2025).

Ogni seminario dura 4 giorni ed è tenuto da docenti e guest italiani e internazionali. È rivolto a un massimo di 25 partecipanti tra i 22 e i 35 anni, ammessi tramite singole open call. I/le partecipanti potranno scegliere di applicare ad uno o più seminari.

Aperto è una rete di istituzioni e spazi del contemporaneo con una riconosciuta expertise nel campo della formazione e ha luogo nelle loro sedi a Torino. I partner progettano i seminari insieme al team che ha ideato il progetto (Giorgina Bertolino, Irene Calderoni, Bernardo Follini, Vittoria Martini). L’edizione 2024 di Aperto coinvolge il Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Almanac, Cripta747, Mucho Mas!, Feat Venture.

Per maggior informazioni visita il sito web del progetto.

Segui il profilo Instagram del progetto.

 

OPEN CALL:

Seminario 1 | PRACTICE – BASED RESEARCH | 26-29 giugno 2024

Il seminario Practice-based research intende approfondire la relazione tra ricerca e pratica nel contesto artistico e curatoriale e nella cornice degli studi accademici o indipendenti, riflettendo sulla diffusione nell’arte contemporanea di pratiche situate nell’ambito della ricerca accademica e sulla diffusione negli studi universitari di modalità critiche verso una conoscenza teorica staccata dalla pratica.

Per applicare: manda la tua candidatura entro il 19 maggio 2024 all’indirizzo applications@aperto-crt.it

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Identity design by Fionda

RADIS

Radis è il nuovo progetto di arte nello spazio pubblico promosso da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per il quadriennio 2024-2027; la prima edizione ha luogo nella provincia di Cuneo, con la collaborazione della Fondazione CRC.

Marta Papini (Reggio Emilia IT, 1985) curatrice del progetto, ha invitato l’artista Giulia Cenci (Cortona IT, 1988) a realizzare un’opera destinata a un’area boschiva in Valle Stura, vicino al paese di Rittana. L’artista sarà in residenza a Rittana per entrare in contatto con gli abitanti e conoscere le storie e le tradizioni locali, e per ideare la propria opera. L’opera resterà di proprietà della Fondazione CRT, in comodato permanente al Comune di Rittana.

Nel quadriennio 2024-2027 Radis intende arricchire il territorio piemontese con un patrimonio di opere di arte pubblica e il coinvolgimento attivo degli abitanti, degli enti locali e delle associazioni. Per questo, oltre alla commissione dell’opera, saranno sviluppati un programma educativo, un public program e una mostra collettiva, come percorso di avvicinamento all’inaugurazione il 5 ottobre 2024 (press preview 4 ottobre).

Il luogo individuato per l’intervento è il Chiot Rosa, una radura costellata da alberi di betulla che si trova nel Comune di Rittana, a 1.200 metri sul livello del mare. È un luogo di ritrovo per gli amanti della montagna, grazie ai sentieri che da qui si snodano lungo le creste e le valli della zona. Da qui si accede alla Borgata Paraloup, un piccolo gruppo di case in cui fu organizzatala Resistenza contro il nazifascismo tra il 1943 e il 1944. A partire dal 2006 la borgata è stata acquisita e ricostruito dalla Fondazione Nuto Revelli attraverso un progetto architettonico innovativo e sostenibile.

Nel corso del Novecento le zone montane e collinari della provincia di Cuneo – dove si trova Rittana – sono state oggetto di un massiccio fenomeno di spopolamento che perdura a tutt’oggi. Nel secondo dopoguerra l’industrializzazione ha spintole persone a migrare dalle aree montane verso la pianura, dove le grandi fabbriche offrivano maggiori occasioni di impiego. Questo fenomeno ha modificato profondamente i rapporti tra gli abitanti, gli animali domestici e selvatici, e la conformazione stessa dell’ambiente naturale, che da essere dedicato alla pastorizia è tornato a essere boschivo.

Giulia Cenci lavorerà in dialogo con il territorio e i suoi abitanti per sviluppare un progetto site-specific che tenga conto della storia e delle caratteristiche del luogo. Con le sue opere Cenci ibrida il mondo umano con quello animale e vegetale, dando vita a installazioni dalle atmosfere post-apocalittiche che sfumano i confini tra naturale e artificiale. Cenci adotta materiali di riciclo, come gli scarti del sistema di produzione agricola o i rottami delle automobili, o anche frammenti di prototipi animali e umani che assembla e fonde in sculture complesse in cui convivono manualità e produzione seriale. Il suo interesse per i luoghi al confine tra natura e antropizzazione e la sua ricerca incentrata sulle relazioni tra essere umano, animali e ambiente naturale è statala ragione per cui l’artista è stata scelta per la prima edizione di Radis.

Il programma educativo, ideato da Feliz in collaborazione con l’associazione La Scatola Gialla, è offerto gratuitamente alle scuole del territorio. Avrà inizio con la realizzazione dell’Attesa, percorso pensato per avvicinare bambine e bambini delle scuole primarie all’arte pubblica e alla ricerca di Giulia Cenci. Il programma prosegue nel corso dell’anno scolastico 2024-25 con attività e laboratori che coinvolgono alunne e alunni di tutte le età.

Il public program, pensato dalla curatrice in dialogo con l’artista, è un percorso di avvicinamento all’opera e di approfondimento della poetica di Giulia Cenci e della storia del territorio. Gli appuntamenti saranno annunciati prima dell’estate e si svolgeranno a Rittana e nella provincia di Cuneo.

Il primo appuntamento del public program consiste in una mostra collettiva, che inaugurerà il 12 luglio. La selezione delle opere, provenienti dalle collezioni di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e Fondazione CRC, è il frutto della conversazione tra artista e team curatoriale.

 

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Per informazioni: www.radis-crt.it

Exposed Torino Foto Festival

EXPOSED TORINO FOTO FESTIVAL | EXPANDED

Dal 2 maggio al 2 giugno 2024 il capoluogo piemontese ospiterà la prima edizione di EXPOSED Torino Foto Festival, il nuovo Festival Internazionale di Fotografia di Torino, promosso da Città di Torino, Regione PiemonteCamera di Commercio di Torino, Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, in sinergia con Fondazione CRT, e organizzato da Fondazione per la Cultura Torino.

EXPOSED nasce dalla volontà di sottolineare, ancora una volta, la vocazione culturale e artistica della città, che vede nelle iniziative incentrate su creatività e innovazione alcuni tra i principali motori di sviluppo e fattori di crescita, non solo turistica, del territorio. Rifacendosi a uno degli argomenti centrali nella tradizione fotografica italiana, per il 2024 il Festival è dedicato al tema New Landscapes – Nuovi Paesaggi, e propone una riflessione sull’evoluzione odierna del medium fotografico e delle principali sfide e innovazioni del mondo dell’immagine, attraverso un cartellone di mostre temporanee, incontri, talk ed eventi nelle sedi delle principali istituzioni culturali torinesi.

La Direzione Artistica, selezionata attraverso una procedura internazionale ad evidenza pubblica, è affidata a Menno Liauw e Salvatore Vitale, rispettivamente Direttore e Direttore Artistico di FUTURES – piattaforma internazionale che comprende 19 importanti istituzioni artistiche europee con impatto e influenza nel mondo della fotografia.

Il programma della prima edizione di EXPOSED propone più di 20 mostre temporanee, una committenza artistica, due giorni di talk, una piattaforma didattica, un salone di editoria indipendente, incontri, screening, letture portfolio e altri eventi, tutti realizzati grazie al coinvolgimento nella progettazione e produzione delle principali istituzioni torinesi, delle realtà indipendenti e di attori della scena artistica cittadina e internazionale.

Tra le mostre, prodotte da EXPOSED o nate dalla collaborazione con le realtà partner, la Fondazione è lieta di annunciare Expanded, il grande progetto di rilettura in tre capitoli della propria Collezione fotografica, che unirà in un unico percorso coerente tre prestigiose sedi istituzionali: Castello di Rivoli, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e OGR Torino.

Expanded With al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, a cura di Marcella Beccaria, presenta opere nelle quali il medium fotografico è il punto di partenza per indagare diversi tipi di relazione con il paesaggio, con opere di pionieri della Land Art, dell’Arte Povera e della Body Art.

In Expanded Without (2 maggio – 31 luglio 2024) ospitata nel Binario 1 delle OGR Torino, l’attenzione si focalizza invece su opere prodotte off-camera, ovvero nelle quali l’immagine è generata senza ricorrere al mezzo fotografico tradizionale: le opere presentate sono installazioni, autentici campi esperienziali, all’interno dei quali l’osservatore diventa parte del processo di costruzione dell’immagine.

Infine, Expanded – I Paesaggi dell’Arte (3 maggio – 1 settembre 2024) alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, a cura di Elena Volpato, dedicata ad alcuni fotografi che hanno saputo restituire i molteplici aspetti dell’arte e ritrarne nel senso più ampio i suoi paesaggi composti di opere e architetture, del volto degli artisti e dei loro momenti di lavoro nello studio o nel paesaggio naturale.

 

Per maggiori informazioni si rimanda al comunicato stampa.

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Beyond Production Symposium - convegno per riflettere sull'arte e nuove tecnologie.

BEYOND PRODUCTION SYMPOSIUM

Sono 14 gli speakers che tra sabato 4 e domenica 5 novembre hanno partecipato a Beyond Production Symposium, esperti provenienti dal mondo dell’arte, dalle imprese che si occupano di nuove tecnologie applicate alla cultura e all’arte, tecnici di aspetti legali ed etici, per stimolare la riflessione sul dialogo tra arte e tecnologia.

“Nel simposio sono emersi molti punti di vista complessi e articolati che hanno posto l’uomo al centro di un processo creativo, legislativo e tutelativo nel rapporto con l’AI. Non per fermare l’uso dell’AI, ma per renderlo davvero uno strumento capace di amplificare le potenzialità umane. È emerso che il concetto di originale non è più valido come lo pensavamo prima, che l’originale è derivativo e che in qualche modo le macchine che lavorano sulla quantità e non sulla qualità hanno bisogno dell’essere umano per creare contenuti interessanti. Gli artisti devono essere liberi di usare le tecnologie digitali e l’AI, ma deve essere tutelata la loro capacità di produrre e la possibilità di creare una carriera su questo senza che la creatività del singolo artista venga usata dalle grandi macchine, dalle grandi Corporation, per profitti da cui loro vengono esclusi.“ ha dichiarato Ilaria Bonacossa, curatrice di Beyond Production.

Scoprite qui il progetto e scaricate qui gli atti del convegno prodotti dall’Intelligenza Artificiale Alia.

 

GUARDA LE REGISTRAZIONI DEGLI INCONTRI:

 

Arte, Intelligenza Artificiale e ibridazioni 

Nuove tecnologie per l’arte: sfide e opportunità & Intelligenza Artificiale, etica e legislazione: un approccio empirico

Il Symposium visto dall’intelligenza artificiale 

 

 

Beyond Production Symposium @OGR Torino. Photo courtesy: Andrea Bottallo

I vincitori della sesta edizione dell’OGR Award, il premio promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

OGR AWARD 2023

Sono Lawrence Abu Hamdan e Rebecca Moccia i vincitori della sesta edizione dell’OGR Award, il premio promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT che quest’anno cambia forma e supporta con due grant da 5.000 euro ciascuno la ricerca di due artisti che esprimano nel proprio lavoro una speciale attitudine a dialogare o confrontarsi con le nuove tecnologie.

Gli artisti Lawrence Abu Hamdan e Rebecca Moccia sono presentati rispettivamente dalle gallerie mor charpentier Paris, Bogotà e Mazzoleni, London, Torino.

Il premio è stato conferito da una giuria internazionale composta da María Berríos, direttrice Programma Curatoriale e Ricerca, MACBA, Barcellona, Samuele Piazza, curatore senior, OGR Torino, Bettina Steinbrügge, direttrice, MUDAM, Lussemburgo, con questa motivazione:

La giuria ha selezionato all’unanimità due artisti con una pratica esemplare basata sulla ricerca che si occupa dell’intersezione tra arte e tecnologia, dove ogni progetto rende visibile, con raffinata pregnanza estetica, ciò che la maggior parte di noi finisce per ignorare. Entrambi gli artisti riflettono criticamente sull’astrazione e l’alienazione delle nuove tecnologie in modo profondamente incarnato e corporeo attraverso il suono e la temperatura. Si addentrano nelle urgenze sociali e politiche con precisione, attenzione e profonda maestria.
Nel suo lavoro Lawrence Abu Hamdan indaga gli effetti politici dell’ascolto, espandendo l’udito per creare immagini sonore. In Air Conditioning lavora con i dati uditivi per fornire una resa visiva strutturata di quella che definisce violenza atmosferica. L’immagine mappa l’occupazione sonora dell’esercito israeliano nello spazio aereo libanese per un periodo di quindici anni. L’opera aggrega i dati di centinaia di documenti individuali dispersi in diverse posizioni della biblioteca digitale delle Nazioni Unite.
Nella sua ricerca artistica Rebecca Moccia esplora le strutture sociali, spesso attraverso pratiche di sentimento ed emozione umana. La sua formazione in scultura fonda le sue indagini sulla connessione tra spazio, corpi e contesto, attraverso la materialità e le immagini termiche. La sua opera Ministry of Loneliness esplora i sentimenti di solitudine e isolamento, non attraverso l’individuazione, ma come fenomeno collettivo legato all’avanzamento dell’ordine tecnoscientifico.

In linea con la missione delle OGR Torino, hub internazionale dedicato all’innovazione e alla cultura contemporanea e centro di sperimentazione tra i più dinamici in Europa, l’assegnazione del Premio in occasione di Artissima evidenzia e racconta il sofisticato rapporto tra arte e tecnologia, punto focale del riconoscimento. Il Premio riconferma il ruolo delle due istituzioni come catalizzatori di innovazione creativa e attivatori di sinergie tra le diverse realtà culturali del territorio, con l’obiettivo di rafforzare la rete di collaborazioni tra gli attori culturali della città di Torino.

Nel 2022 l’OGR Award è stato assegnato a Rebeca Romero, della galleria Copperfield di Londra, per la sua opera Semilla SAGRADA, svelata nella sua versione fisica negli spazi del Duomo delle OGR Torino e nella sua versione 3D in un Duomo virtuale ospitato sulla piattaforma Spatial nel Metaverso.

Photo credit: Artissima 2023 | Perottino, Piva, Peirone

Dove finiscono le tracce - Opere dalla collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

DOVE FINISCONO LE TRACCE

Dove finiscono le tracce. Opere dalla collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT è la nuova mostra diffusa di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in dialogo con Artissima presentata ieri alla stampa e che inaugurerà giovedì 26 ottobre.

In occasione del trentennale della fiera, il centro della città di Torino accoglierà un progetto espositivo nato e sostenuto dal desiderio della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT di valorizzare la propria collezione e affidato alla curatela di Artissima; un percorso itinerante in cinque luoghi del centro di Torino, una riscoperta della città attraverso l’esperienza di cinque opere testimoni della collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT acquisite nel corso degli ultimi vent’anni e conservate come patrimonio museale dalla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. 

L’esposizione, a cura di Artissima, racconta il rapporto tra grande storia e microstoria attraverso alcune opere iconiche degli artisti prescelti, in cui l’evoluzione degli eventi che segnano il decorso dei processi storici è accompagnata da riflessioni che declinano i sommovimenti epocali in chiave più intima e imperscrutabile, dando spazio al flusso degli eventi personali, alla soggettività degli artisti così come alla storia culturale del territorio. Ogni opera costruisce un rapporto indiziario con il suo tema di riferimento, mostrando come i rivolgimenti geopolitici, le transizioni della storia globale e la ricerca del sé siano osservati dagli artisti mediante prospettive elusive, spingendosi sin oltre tracce ed evidenze manifeste per svelare realtà nuove e immaginari inediti. Come suggeriva una delle maggiori voci della poesia italiana del novecento, quella di Piero Bigongiari, è dove finiscono le tracce, dove più nulla si legge, che si apre lo spazio di conoscenza dell’arte e della parola poetica.

Palazzo Perrone di San Martino, sede della Fondazione CRT, ospita Contrazione della metafisica n.2 (2007) dell’artista italiano Francesco Gennari, in comodato presso GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Il titolo indica sin da subito la prospettiva da cui osservare la scultura in marmo bianco di Francesco Gennari: quando qualcosa si contrae la sua forma si increspa, il volume diminuisce e la densità aumenta. Nel pensare l’opera Gennari immagina una forma scultorea che progressivamente si asciuga, concettualmente e formalmente, per rapprendersi infine nella figura di un osso animale. Lo scheletro a cui appartiene è, tuttavia, quello di una bestia immaginaria: un’anatomia impossibile in cui le ossa rappresentano l’elemento più denso, come negli organismi reali. E poiché l’animale esiste solo nella mente dell’artista, l’opera funziona come indizio della presenza nel mondo del suo autore, rivelando così la ragione che accompagna l’intera ricerca di Gennari: la volontà di affermare sé stesso mediante una costellazione di autoritratti.

Teatro Carignano accoglie l’opera City of Moscow (Map: Geodetic Bureau for the planning of the City of Moscow, 1940) (2009) dell’artista sudafricano William Kentridge, un arazzo in lana di mohair tessuta a mano in comodato presso GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, originariamente parte di una commissione dalla Metropolitan Opera di New York per la regia di una nuova messa in scena dell’opera per cui l’artista ha dato vita a un intero corpus di opere. Dal Don Chisciotte di Cervantes l’artista recupera un’iconografia equestre reinterpretata in chiave antieroica: la silhouette nera del cavallo si sovrappone a una mappa di Mosca nel 1940, città teatro degli sconvolgimenti della storia europea novecentesca e luogo in cui i sogni di cambiamento rivoluzionario hanno dapprima dato significato alle vite di molti, per poi crollare bruscamente dopo la salita al potere di Stalin.

Al Museo Nazionale del Risorgimento è possibile ascoltare l’installazione sonora dell’artista britannica Cally Spooner, Soundtrack for a Troubled Time (2017), in comodato presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Cally Spooner ha creato un’opera dai toni assurdi che riflette sul movimento dei dati e delle informazioni nel 2017, in un periodo in cui l’uso aggressivo e insensato del linguaggio, pur muovendosi sul piano incorporeo della parola, aveva prodotto una realtà “degradata” e pervasa da una violenza invisibile, restituendo la sensazione di essere sommersi da un’atmosfera linguistica e politica deteriorata, tramite una traccia audio a due canali che diffonde nello spazio la voce di un performer che conta fino a venti in spagnolo mentre viene travolto da secchiate d’acqua e, al contempo, il rumore secco dei colpi sferzati a una palla da golf attraversa l’ambiente.

**Presso Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica è esposta l’opera Failed States (2011) dell’artista austriaco Peter Friedl, in comodato d’uso presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Interessato all’arte come strumento critico per analizzare il reale, l’artista prende spunto dall’FSI (Fragile States Index), il report annuale dell’organizzazione statunitense no profit Fund for Peace che monitora la vulnerabilità dei Paesi ai conflitti e al fallimento economico, per mostrare la matrice ideologica di simili operazioni. La grande composizione esposta, realizzata da detenute ed ex-detenute del carcere Le Vallette di Torino, raccoglie 20 bandiere nazionali e, giocando in modo tagliente con il nome del report, avvicina nazioni solitamente indicate “ad alto rischio di fallimento” con quelle considerate a rischio inferiore, aggiungendo a queste anche le bandiere di Stati non riconosciuti, e non dichiarando i parametri della propria selezione, smascherando così la parzialità e l’arbitrarietà del documento.

Infine, il Teatro Regio di Torino ospita il film digitalizzato dell’artista britannico Simon Starling Four Thousand Seven Hundred and Twenty Five (Motion Control / Mollino) (2007), in comodato presso GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. In questo film in 35 mm i movimenti della macchina da presa percorrono da ogni angolazione possibile le forme di un’iconica sedia progettata da Carlo Mollino nel 1959. L’atto di osservare la sedia molliniana permette a Starling di evocare, attraverso i movimenti della cinepresa, l’autore che l’ha progettata. Il modo di procedere dell’inquadratura richiama non soltanto l’arabesco, linea emblematica delle creazioni di Mollino, ma anche i percorsi sinuosi e curvilinei degli sci e degli aeroplani, sue grandi passioni. Attraverso l’occhio filmico, Starling realizza così una lettura interpretativa inedita e maestosa, che dall’analisi formale si approssima a un atto di omaggio nei confronti del proprio oggetto.

La mostra sarà gratuita e visitabile dal pubblico a partire dal 26 ottobre fino al 12 novembre.

Tutte le sedi, dal giovedì alla domenica (26-29 ottobre, 2-5 novembre, 9-12 novembre 2023), dalle 11.00 alle 15.00*

*Teatro Regio dalle 11 alle 13.

** La sede di Palazzo Madama non è disponibile nelle date 9-12 novembre 2023.

 

 

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BEYOND PRODUCTION PRESENTA SYMPOSIUM

Nel 2021, Beyond Production ha presentato Surfing NFT, un progetto focalizzato sull’indagine di un fenomeno che aveva iniziato ad animare il dibattito contemporaneo: gli NFT e il loro rapporto con l’arte contemporanea, la sua filiera e il mercato. Nel 2022, con il capitolo incentrato sul Metaverso dal titolo METAmorphosis, Beyond Production ha indagato questo complesso fenomeno, mettendone in risalto potenzialità e limiti e proponendone una visione critica, formativa ed educativa sia per i professionisti del mondo dell’arte che per il pubblico di appassionati.

Giunto al suo terzo volume, nel 2023 Beyond Production conferma la curatela di Ilaria Bonacossa (Direttrice del Museo Nazionale dell’Arte Digitale di Milano) e propone un Symposium, una riflessione approfondita sul rapporto tra le nuove tecnologie, l’arte e la società adottando tre punti di vista differenti: quello degli artisti e addetti del mondo dell’arte; quello dei tecnici e delle aziende che operano in questo settore; quello di coloro che si occupano degli aspetti legali ed etici di questi nuovi mezzi. Un ciclo di studi aperto al pubblico che mira alla valorizzazione e riflessione del percorso svolto finora grazie a interventi di relatori internazionali d’eccezione.

Ingrediente progettuale e in linea con i tratti identitari di Beyond Production sarà il coinvolgimento dell’Intelligenza Artificiale nella restituzione dei contenuti del simposio.  Alia, un’entità artificiale sviluppata dal dipartimento Deep Learning e Big Data di Alkemy Spa in collaborazione con MNAD e MEET, società partner del progetto che opera per migliorare la competitività di grandi e medie aziende grazie all’innovazione tecnologica, affiancherà i mediatori del simposio nella rielaborazione dei contenuti emersi come una redazione live “smart” e verrà interrogato su diversi temi durante il talk di restituzione che si terrà in fiera. La cura grafica e l’implementazione del progetto digitale di restituzione finale saranno dirette da Artshell, software house per il mercato dell’arte e storico partner di Beyond Production.

L’obiettivo di questo coinvolgimento è affrontare la domanda che anima il dibattito contemporaneo: l’AI è un alleato, un sostituto o un nemico?

 

Il Simposio sarà ospitato presso OGR Torino nella giornata di sabato 4 novembre dalle ore 9.30 alle h 13.30 (ingresso libero con iscrizione).

Il talk di restituzione è previsto per domenica 5 novembre alle ore 16.30 presso l’Oval (per partecipare occorre avere un titolo di ingresso valido per la fiera). 

 

SABATO 4 NOVEMBRE H 9.30 – OGR TORINO (Binario 3)

Arte, Intelligenza Artificiale e ibridazioni  – Moderano Ilaria Bonacossa e Luisa Ausenda 

Rebeca Romero, artista

Eva e Franco Mattes, artisti

Wolf Lieser, founder e director DAM Digital Art Museum, Berlino

 

Nuove tecnologie per l’arte: sfide e opportunità – Moderano Ilaria Bonacossa e Matteo Pessione

Bruno Bolfo, founder Particle e collezionista

Fabrizio D’Aloia, co-founder Artsquare

Brando Bonaretti, ceo e co-founder Ninfa Labs

 

Intelligenza Artificiale, etica e legislazione: un approccio empirico – Moderano Ilaria Bonacossa e Edoardo Raffiotta

Massimo Sterpi, avvocato e collezionista

Maria Abdulhamid, Lecturer “Phenomenology of Media” – Lecturer “Ethics in Technology and Communication”

Annapaola Negri Clementi, avvocato e collezionista

 

DOMENICA 5 NOVEMBRE H 16.30 – ARTISSIMA (Meeting Point)

Artissima ospiterà negli spazi dell’Oval Lingotto un talk guidato dai mediatori del Symposium che, al fine di valorizzare e restituire la giornata di studi di sabato 4 novembre in OGR Torino, dialogheranno con Alia, un’entità artificiale sviluppata dal dipartimento Deep Learning e Big Data di Alkemy Spa, società partner del progetto.

I relatori in dialogo saranno: Ilaria Bonacossa, direttrice del Museo Nazionale dell’Arte Digitale (MNAD, con sede a Milano) e curatrice di Beyond Production Symposium; Luisa Ausenda, curatrice d’arte new media e fondatrice di Studio Leggero; Matteo Pessione, Coordinatore delle OGR Tech; l’Avv. Edoardo Raffiotta, LCA Studio Legale, partner nella realizzazione di Beyond Production.

 

 

Visita il sito del progetto.

Immagine by Artshell generata con AI

Aularte kick-off progetto educativo per la divulgazione dell'arte nelle scuole

AULARTE KICK-OFF

Ieri, 3 ottobre 2023, è ufficialmente partito il progetto “aulArte” dedicato alle scuole primarie del Piemonte e volto a favorire la conoscenza e la divulgazione dell’arte contemporanea nell’ambito dei programmi scolastici.

Nel corso dell’evento kick-off gli otto istituti vincitori del bando hanno incontrato i Dipartimenti Educazione delle eccellenze museali del territorio piemontese.

Sguardo, libertà, cambiamento, scoperta, trasformazione.

Mail art, fotografia, cooperative learning, peer tutoring, formazione di gruppo.

Questi sono solo alcuni dei focus e delle idee progettuali su cui le classi coinvolte, con il supporto dei docenti e dei Dipartimenti Educazione, si confronteranno nel corso di questo anno scolastico traendo spunto dai linguaggi, dai temi, dalle opere, dagli artisti e dalle correnti dell’arte contemporanea.

Agli studenti sono stati consegnati i gettoni targati Fondazione Arte CRT che daranno la possibilità alle famiglie degli alunni e delle alunne delle classi partecipanti al bando di visitare gratuitamente i musei coinvolti.

“SVILUPPI METAMORFICI” NEL METAVERSO

Elisabetta Rotolo, Valentino Catricalà e Ilaria Bonacossa sono stati i protagonisti del secondo appuntamento di approfondimento del progetto METAmorphosis dal titolo “Sviluppi METAmorfici. Come si trasformeranno l’arte, la produzione creativa?”.

Potete rivedere l’incontro qui mentre “passeggiate” nel metaverso di OGR Torino, dove troverete anche la registrazione del primo appuntamento e “Semilla SAGRADA”, l’opera di Rebeca Romero, vincitrice dell’ultima edizione di OGR Award.

Buona visione!