EXPOSED TORINO FOTO FESTIVAL 2025 | ECHOES

Inaugurata oggi la seconda edizione di EXPOSED Torino Foto Festival, la rassegna internazionale dedicata al mondo della fotografia contemporanea. Diretto da Menno Liauw e Salvatore Vitale, quest’anno EXPOSED Torino Foto Festival ruota attorno al tema Beneath the surface, tema che invita lo spettatore a esplorare la realtà nascosta sotto la superficie delle immagini e delle loro storie, non solo quelle catturate dagli obiettivi degli artisti, ma anche quelle trasformate, ritoccate e generate dalle tecnologie digitali e dall’intelligenza artificiale.  Sedici gli artisti internazionali che espongono a Torino e che riportano in primo piano, attraverso la loro ricerca artistica, temi come le disuguaglianze sociali, il cambiamento climatico, la prospettiva postcoloniale, i mutamenti degli equilibri geopolitici. 

Organizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino e promosso da Città di Torino, Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino, Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT in sinergia con Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, EXPOSED Torino Foto Festival si inaugura alle Gallerie d’Italia – Torino di Intesa Sanpaolo, alla presenza di Carrie Mae Weems, una delle più importanti esponenti della fotografia internazionale.  L’esposizione, inserita nel palinsesto di EXPOSED, è una retrospettiva con opere tratte dalle sue serie fotografiche più famose con, al centro, un progetto originale Preach commissionato da Intesa Sanpaolo. La mostra è curata da Sarah Meister, Executive Director di Aperture, con un passato da curatrice presso il Museum of Modern Art (MoMA) di New York.  L’artista e la curatrice incontrano il pubblico il 17 aprile alle ore 18.00 in Gallerie d’Italia – Torino.

Il quartier generale di EXPOSED è invece l’Accademia Albertina di Belle Arti, che ospita 5 mostre. Lisa Barnard, Valeria Cherchi, Gregory Halpern, Silvia Rosi e Georges Senga sono gli artisti in mostra, portatori nelle loro opere di riflessioni potenti sul nostro tempo, tessitori di narrazioni che si nutrono delle loro esperienze personali e culturali.

Il festival per la prima volta sarà quasi totalmente gratuito. Obiettivo dichiarato di questa seconda edizione di EXPOSED Torino Foto Festival è coinvolgere un pubblico ampio, con un occhio di riguardo ai giovani.  Di qui la scelta di rendere la manifestazione accessibile gratuitamente a tutti (su prenotazione tramite Qr Code), o con un prezzo speciale di 5 euro per la mostra alle Gallerie d’Italia – Torino Carrie Mae Weems: The Heart of the Matter.

Il Pass digitale potrà essere utilizzato dal 16 aprile al 2 giugno. Per averlo, è sufficiente cliccare su https://bit.ly/passexposed2025.

A far da corollario alle 12 mostre del programma principale, Echoes, un programma diffuso che copre tutta la città. Echoes coinvolge archivi, musei e spazi indipendenti per progetti speciali, happenings e laboratori tra arte e sperimentazione.  Un palinsesto di mostre, proiezioni, incontri e progetti speciali intreccia il mondo della fotografia, con quello dell’arte contemporanea, e della cultura in generale. Talk, laboratori, video proiezioni condurranno i visitatori in un viaggio nel mondo dell’arte contemporanea, all’insegna della sperimentazione artistica e della riflessione sulle nuove frontiere della fotografia, intesa nella sua accezione più ampia. L’idea di Echoes è stimolare il dialogo tra pubblico, artisti e curatori, creando una rete tra diverse istituzioni culturali, anche molto differenti tra loro, per dare vita a un evento diffuso in città, capace di superare i confini tradizionali del festival, per condurre la fotografia in contesti anche inediti e apparentemente lontani e riflettere sulle sue molteplici evoluzioni.

Per maggiori informazioni sul programma completo e i progetti speciali si prega di visitate il sito della manifestazione.

 

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Homepage photo credit: RE:Birth, Father 01, Sardinia, Italy – 2021
Valeria Cherchi

Il CIMAM (Comitato Internazionale per i Musei e le Collezioni d'Arte Moderna) è l'unica rete mondiale di direttori e curatori di musei d'arte moderna e contemporanea. Fondato all'Aia nel 1962, il CIMAM è un'organizzazione affiliata all'ICOM (International Council of Museums).

CIMAM 2025

Si aprirà il 28 novembre alle OGR Torino, hub di innovazione e cultura della Fondazione CRT, la 57ª Conferenza Annuale di CIMAM – International Committee for Museums and Collections of Modern Art. Fino al 30 novembre Torino sarà capitale internazionale dell’arte con oltre 300 delegati in arrivo da tutto il mondo.

L’evento, organizzato da CIMAM, è sostenuto dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e dalla Fondazione CRT, ed è curato dal Comitato dei Contenuti, in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Fondazione Torino Musei ed il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, con la partecipazione di musei e istituzioni della città.

Siamo orgogliosi che la 57ª Conferenza Annuale di CIMAM prenda il via alle OGR Torino, un luogo simbolo di innovazione e sperimentazione culturale, perfettamente in linea con lo spirito di questo prestigioso appuntamento internazionale – dichiara la Presidente della Fondazione CRT, Anna Maria Poggi La Fondazione CRT, anche attraverso il ruolo strategico della Fondazione per l’Arte CRT, sostiene con convinzione il dialogo tra le istituzioni culturali e il sistema dell’arte contemporanea, nella consapevolezza che cultura e creatività sono leve fondamentali per lo sviluppo e la crescita sociale e culturale del territorio. Il ritorno di CIMAM in Italia, con la realizzazione di un programma di eccellenza curato dal Comitato dei Contenuti della conferenza insieme alla Fondazione Sandretto, alla Fondazione Torino Musei e al Castello di Rivoli, è un’occasione preziosa per rafforzare il posizionamento del Paese e della città sulla scena artistica internazionale”.

CIMAM ritorna in Italia dopo quasi 50 anni dal 1976, anno in cui la conferenza si tenne a Bologna e Prato per la sua unica tappa nel nostro paese in oltre 60 anni di Conferenze Annuali.

Il Comitato per i Contenuti della Conferenza Annuale 2025 di CIMAM è composto dai membri del Consiglio Direttivo di CIMAM: Chus Martínez, Direttore dell’Istituto Art Gender Nature di Basilea – che sarà il Presidente;  Kamini Sawhney, Curatore indipendente, Bangalore; Malgorzata Ludwisiak, Ph.D., Esperta di gestione museale, Curatore indipendente, Docente universitaria, Varsavia; Leevi Haapala, Decano dell’Accademia di Belle Arti dell’Università delle Arti di Helsinki; Victoria Noorthoorn, Direttrice del Museo de Arte Moderno di Buenos Aires;  dai Direttori e Curatori delle istituzioni ospitanti Francesco Manacorda, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Chiara Bertola, Direttrice della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Bernardo Follini, Curatore Senior della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Davide Quadrio, Direttore del MAO Museo d’Arte Orientale.

A Torino – dichiara Suhanya Raffel – vorremmo proporre un esercizio dinamico, aperto e partecipativo, che consista nel riflettere insieme sulle difficoltà di affrontare cambiamenti dirompenti, mentre si sviluppano nuovi paradigmi nel nostro settore. Una conferenza basata su casi studio, orientata a fornirci un kit di strumenti realizzato collettivamente per contrastare le numerose sfide che troppo spesso ci fanno sentire sopraffatti e privi di potere nel nostro lavoro quotidiano come professionisti dell’arte. Epitteto – un filosofo stoico greco – scrisse: “Alcune cose sono in nostro potere, altre no. In nostro potere ci sono opinione, motivazione, desiderio, avversione e, in una parola, tutto ciò che è opera nostra. Ed è proprio questo che vorremmo analizzare insieme a Torino: le nostre azioni e la rilevanza di una cultura basata sulla pratica per garantire un futuro attento e intelligente per la vita.”

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione per l’Arte CRT e della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo: “Siamo lieti di ospitare la Conferenza Annuale di CIMAM a Torino, dove svilupperemo una riflessione collettiva tra il Comitato Scientifico e i relatori esterni su come l’arte e la cultura possano ancora plasmare il nostro futuro. Torino ha incarnato, attraverso secoli di storia, l’importanza della cultura per la società umana. Torino è una città laboratorio in cui l’approccio teorico si trasforma in pratica. Insieme alla comunità artistica transnazionale che CIMAM rappresenta, vorremmo ragionare sulle trasformazioni strutturali nel nostro settore, sui nuovi inizi che possiamo pensare e sulle nuove alleanze, anche con il settore economico, per garantire una posizione centrale dell’arte e della cultura nella nostra società”.

Nei prossimi mesi saranno ufficialmente annunciate le altre location che ospiteranno l’evento.

 

Informazioni sul CIMAM

Il CIMAM (Comitato Internazionale per i Musei e le Collezioni d’Arte Moderna) è l’unica rete mondiale di direttori e curatori di musei d’arte moderna e contemporanea. Fondato all’Aia nel 1962, il CIMAM è un’organizzazione affiliata all’ICOM (International Council of Museums).

La visione del CIMAM è quella di un mondo in cui l’impatto culturale, sociale ed economico dei musei, delle collezioni e degli archivi d’arte moderna e contemporanea sulla società sia ampiamente riconosciuto. Per realizzare questa visione, la missione del CIMAM è quella di creare un forum internazionale e professionale per discutere e condividere le conoscenze su argomenti di interesse attraverso iniziative chiave, come la Conferenza annuale del CIMAM, fornire un supporto in linea con i valori etici dell’ICOM e del Codice etico del CIMAM, stabilire linee guida, protocolli e parametri di riferimento per le migliori pratiche museali e contribuire alla crescita del settore facilitando la cooperazione e lo sviluppo professionale. Guidata da un Consiglio Internazionale di Direttori di Musei d’Arte Moderna e Contemporanea, l’organizzazione si avvale dell’esperienza collettiva dei suoi membri per far progredire il settore e realizzare la visione condivisa. www.cimam.org

 

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CIMAM 2025

In occasione dell’Assemblea Generale di CIMAM, che si è svolta ieri, 8 dicembre a Los Angeles, Suhanya Raffel, Presidente di CIMAM e Direttrice di M+ a Hong Kong, e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, hanno annunciato che Torino sarà la prossima città che ospiterà la 57ª Conferenza Annuale di CIMAM nel 2025.

L’evento, organizzato da CIMAM, è sostenuto dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e dalla Fondazione CRT ed è curato dal Comitato dei Contenuti, in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Fondazione Torino Musei e il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, con la partecipazione di musei e istituzioni della città.

CIMAM ritorna in Italia dopo quasi 50 anni dal 1976, anno in cui la conferenza si tenne a Bologna e Prato per la sua unica tappa nel nostro paese in oltre 60 anni di Conferenze Annuali.

Il Comitato Scientifico per la Conferenza Annuale 2025 di CIMAM è composto dai membri del Consiglio Direttivo di CIMAM Chus Martinez, Direttore dell’Istituto Art Gender Nature di Basilea – che sarà il Presidente – Kamini Sawhney, Curatore indipendente, Malgorzata Ludwisiak, Direttore Artistico del Museo d’Arte Moderna di Varsavia, Leevi Haapala, Decano dell’Accademia di Belle Arti dell’Università delle Arti di Helsinki, e Victoria Noorthoorn, Direttrice del Museo de Arte Moderno di Buenos Aires e dai Direttori e Curatori delle istituzioni ospitanti Francesco Manacorda, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Chiara Bertola, Direttrice della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Bernardo Follini, Curatore Senior della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Davide Quadrio, Direttore del MAO Museo d’Arte Orientale.

A Torino – dichiara Suhanya Raffel – vorremmo proporre un esercizio dinamico, aperto e partecipativo, che consista nel riflettere insieme sulle difficoltà di affrontare cambiamenti dirompenti, mentre si sviluppano nuovi paradigmi nel nostro settore. Una conferenza basata su casi studio, orientata a fornirci un kit di strumenti realizzato collettivamente per contrastare le numerose sfide che troppo spesso ci fanno sentire sopraffatti e privi di potere nel nostro lavoro quotidiano come professionisti dell’arte. Epitteto – un filosofo stoico greco – scrisse: “Alcune cose sono in nostro potere, altre no. In nostro potere ci sono opinione, motivazione, desiderio, avversione e, in una parola, tutto ciò che è opera nostra. Ed è proprio questo che vorremmo analizzare insieme a Torino: le nostre azioni e la rilevanza di una cultura basata sulla pratica per garantire un futuro attento e intelligente per la vita.”

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione per l’Arte CRT e della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo: “Siamo lieti di ospitare la Conferenza Annuale di CIMAM a Torino, dove svilupperemo una riflessione collettiva tra il Comitato Scientifico e i relatori esterni su come l’arte e la cultura possano ancora plasmare il nostro futuro. Torino ha incarnato, attraverso secoli di storia, l’importanza della cultura per la società umana. Torino è una città laboratorio in cui l’approccio teorico si trasforma in pratica. Insieme alla comunità artistica transnazionale che CIMAM rappresenta, vorremmo ragionare sulle trasformazioni strutturali nel nostro settore, sui nuovi inizi che possiamo pensare e sulle nuove alleanze, anche con il settore economico, per garantire una posizione centrale dell’arte e della cultura nella nostra società”.

 

Informazioni sul CIMAM

Il CIMAM (Comitato Internazionale per i Musei e le Collezioni d’Arte Moderna) è l’unica rete mondiale di direttori e curatori di musei d’arte moderna e contemporanea. Fondato all’Aia nel 1962, il CIMAM è un’organizzazione affiliata all’ICOM (International Council of Museums).

La visione del CIMAM è quella di un mondo in cui l’impatto culturale, sociale ed economico dei musei, delle collezioni e degli archivi d’arte moderna e contemporanea sulla società sia ampiamente riconosciuto. Per realizzare questa visione, la missione del CIMAM è quella di creare un forum internazionale e professionale per discutere e condividere le conoscenze su argomenti di interesse attraverso iniziative chiave, come la Conferenza annuale del CIMAM, fornire un supporto in linea con i valori etici dell’ICOM e del Codice etico del CIMAM, stabilire linee guida, protocolli e parametri di riferimento per le migliori pratiche museali e contribuire alla crescita del settore facilitando la cooperazione e lo sviluppo professionale. Guidata da un Consiglio Internazionale di Direttori e Curatori di Musei, l’organizzazione si avvale dell’esperienza collettiva dei suoi membri per far progredire il settore e realizzare la visione condivisa. www.cimam.org

 

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Dove finiscono le tracce - Opere dalla collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

DOVE FINISCONO LE TRACCE

Dove finiscono le tracce. Opere dalla collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT è la nuova mostra diffusa di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in dialogo con Artissima presentata ieri alla stampa e che inaugurerà giovedì 26 ottobre.

In occasione del trentennale della fiera, il centro della città di Torino accoglierà un progetto espositivo nato e sostenuto dal desiderio della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT di valorizzare la propria collezione e affidato alla curatela di Artissima; un percorso itinerante in cinque luoghi del centro di Torino, una riscoperta della città attraverso l’esperienza di cinque opere testimoni della collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT acquisite nel corso degli ultimi vent’anni e conservate come patrimonio museale dalla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. 

L’esposizione, a cura di Artissima, racconta il rapporto tra grande storia e microstoria attraverso alcune opere iconiche degli artisti prescelti, in cui l’evoluzione degli eventi che segnano il decorso dei processi storici è accompagnata da riflessioni che declinano i sommovimenti epocali in chiave più intima e imperscrutabile, dando spazio al flusso degli eventi personali, alla soggettività degli artisti così come alla storia culturale del territorio. Ogni opera costruisce un rapporto indiziario con il suo tema di riferimento, mostrando come i rivolgimenti geopolitici, le transizioni della storia globale e la ricerca del sé siano osservati dagli artisti mediante prospettive elusive, spingendosi sin oltre tracce ed evidenze manifeste per svelare realtà nuove e immaginari inediti. Come suggeriva una delle maggiori voci della poesia italiana del novecento, quella di Piero Bigongiari, è dove finiscono le tracce, dove più nulla si legge, che si apre lo spazio di conoscenza dell’arte e della parola poetica.

Palazzo Perrone di San Martino, sede della Fondazione CRT, ospita Contrazione della metafisica n.2 (2007) dell’artista italiano Francesco Gennari, in comodato presso GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Il titolo indica sin da subito la prospettiva da cui osservare la scultura in marmo bianco di Francesco Gennari: quando qualcosa si contrae la sua forma si increspa, il volume diminuisce e la densità aumenta. Nel pensare l’opera Gennari immagina una forma scultorea che progressivamente si asciuga, concettualmente e formalmente, per rapprendersi infine nella figura di un osso animale. Lo scheletro a cui appartiene è, tuttavia, quello di una bestia immaginaria: un’anatomia impossibile in cui le ossa rappresentano l’elemento più denso, come negli organismi reali. E poiché l’animale esiste solo nella mente dell’artista, l’opera funziona come indizio della presenza nel mondo del suo autore, rivelando così la ragione che accompagna l’intera ricerca di Gennari: la volontà di affermare sé stesso mediante una costellazione di autoritratti.

Teatro Carignano accoglie l’opera City of Moscow (Map: Geodetic Bureau for the planning of the City of Moscow, 1940) (2009) dell’artista sudafricano William Kentridge, un arazzo in lana di mohair tessuta a mano in comodato presso GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, originariamente parte di una commissione dalla Metropolitan Opera di New York per la regia di una nuova messa in scena dell’opera per cui l’artista ha dato vita a un intero corpus di opere. Dal Don Chisciotte di Cervantes l’artista recupera un’iconografia equestre reinterpretata in chiave antieroica: la silhouette nera del cavallo si sovrappone a una mappa di Mosca nel 1940, città teatro degli sconvolgimenti della storia europea novecentesca e luogo in cui i sogni di cambiamento rivoluzionario hanno dapprima dato significato alle vite di molti, per poi crollare bruscamente dopo la salita al potere di Stalin.

Al Museo Nazionale del Risorgimento è possibile ascoltare l’installazione sonora dell’artista britannica Cally Spooner, Soundtrack for a Troubled Time (2017), in comodato presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Cally Spooner ha creato un’opera dai toni assurdi che riflette sul movimento dei dati e delle informazioni nel 2017, in un periodo in cui l’uso aggressivo e insensato del linguaggio, pur muovendosi sul piano incorporeo della parola, aveva prodotto una realtà “degradata” e pervasa da una violenza invisibile, restituendo la sensazione di essere sommersi da un’atmosfera linguistica e politica deteriorata, tramite una traccia audio a due canali che diffonde nello spazio la voce di un performer che conta fino a venti in spagnolo mentre viene travolto da secchiate d’acqua e, al contempo, il rumore secco dei colpi sferzati a una palla da golf attraversa l’ambiente.

**Presso Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica è esposta l’opera Failed States (2011) dell’artista austriaco Peter Friedl, in comodato d’uso presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Interessato all’arte come strumento critico per analizzare il reale, l’artista prende spunto dall’FSI (Fragile States Index), il report annuale dell’organizzazione statunitense no profit Fund for Peace che monitora la vulnerabilità dei Paesi ai conflitti e al fallimento economico, per mostrare la matrice ideologica di simili operazioni. La grande composizione esposta, realizzata da detenute ed ex-detenute del carcere Le Vallette di Torino, raccoglie 20 bandiere nazionali e, giocando in modo tagliente con il nome del report, avvicina nazioni solitamente indicate “ad alto rischio di fallimento” con quelle considerate a rischio inferiore, aggiungendo a queste anche le bandiere di Stati non riconosciuti, e non dichiarando i parametri della propria selezione, smascherando così la parzialità e l’arbitrarietà del documento.

Infine, il Teatro Regio di Torino ospita il film digitalizzato dell’artista britannico Simon Starling Four Thousand Seven Hundred and Twenty Five (Motion Control / Mollino) (2007), in comodato presso GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. In questo film in 35 mm i movimenti della macchina da presa percorrono da ogni angolazione possibile le forme di un’iconica sedia progettata da Carlo Mollino nel 1959. L’atto di osservare la sedia molliniana permette a Starling di evocare, attraverso i movimenti della cinepresa, l’autore che l’ha progettata. Il modo di procedere dell’inquadratura richiama non soltanto l’arabesco, linea emblematica delle creazioni di Mollino, ma anche i percorsi sinuosi e curvilinei degli sci e degli aeroplani, sue grandi passioni. Attraverso l’occhio filmico, Starling realizza così una lettura interpretativa inedita e maestosa, che dall’analisi formale si approssima a un atto di omaggio nei confronti del proprio oggetto.

La mostra sarà gratuita e visitabile dal pubblico a partire dal 26 ottobre fino al 12 novembre.

Tutte le sedi, dal giovedì alla domenica (26-29 ottobre, 2-5 novembre, 9-12 novembre 2023), dalle 11.00 alle 15.00*

*Teatro Regio dalle 11 alle 13.

** La sede di Palazzo Madama non è disponibile nelle date 9-12 novembre 2023.

 

 

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FONDAZIONE ARTE CRT AD ARTISSIMA

Oltre a incrementare lo storico Fondo Acquisizioni, a promuovere il terzo episodio di Beyond Production, e a confermare il grant dell’OGR Award, Fondazione valorizza la propria collezione con la mostra Dove finiscono le tracce

Torino, 15 settembre 2023. La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT parteciperà con diverse e rinnovate iniziative ad Artissima, la principale fiera d’arte contemporanea in Italia, che si terrà dal 3 al 5 novembre 2023 a Torino, e il cui tema di quest’anno è Relations of Care.

“La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, che opera per conto e grazie alla Fondazione CRT nel campo dell’arte contemporanea, continua ad affiancare Artissima, principale fiera d’arte contemporanea in Italia, giunta al traguardo della sua trentesima edizione ” dichiara Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. “Per ribadire il suo sostegno, la Fondazione ha scelto di incrementare il budget destinato alle acquisizioni di opere in fiera a favore della GAM e del Castello di Rivoli; di rafforzare la collaborazione attraverso un progetto di mostra a cura della fiera e sostenuto interamente dalla Fondazione, per condividerlo con la comunità locale e internazionale; di dare continuità al dialogo tra arte e tecnologia avviato del 2021 con la terza edizione di Beyond Production; infine, di supportare gli artisti e le gallerie presenti in fiera attraverso l’OGR Award.”

La prima importante novità riguarda proprio la mostra Dove finiscono le tracce: progetto espositivo nato e sostenuto dal desiderio della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT di valorizzare la propria collezione e affidato alla curatela di Luigi Fassi (Direttore di Artissima) e all’organizzazione di Artissima. La mostra diffusa si disloca nei luoghi simbolici della città di Torino, con alcune iconiche opere della collezione della Fondazione attualmente in comodato alla GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e dal Castello di Rivoli Museo d’arte Contemporanea.

I luoghi della mostra diffusa e i relativi artisti ospitati saranno:

  • Il cortile di Palazzo Perrone di San Martino – sede della Fondazione CRT e della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT con Francesco Gennari;
  • La Corte Medievale di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica con Peter Friedl;
  • Il portico d’ingresso del Museo Nazionale del Risorgimento con Cally Spooner;
  • Il foyer del Teatro Carignano con William Kentridge;
  • La Sala del Caminetto del Teatro Regio di Torino con Simon Starling.

La mostra, gratuita, sarà visitabile dal pubblico con modalità che verranno comunicate prossimamente.

Un’altra notizia di rilievo riguarda il fondo destinato alle acquisizioni di opere in fiera, a favore della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, che da quest’anno verrà incrementato a 200.000 euro.

Spazio al dialogo tra arte e tecnologia con la terza edizione di Beyond Production: curato nuovamente da Ilaria Bonacossa (Direttrice del Museo Nazionale dell’Arte Digitale di Milano (MNAD) , il progetto di quest’anno si svilupperà in un un Symposium: un’occasione per proporre una riflessione approfondita sul rapporto tra le nuove tecnologie, l’arte e la società, attraverso tre punti di vista differenti – quello degli artisti e addetti del mondo dell’arte, quello dei tecnici e quello di coloro che si occupano degli aspetti legali ed etici di questi nuovi mezzi – con relatori internazionali, che coinvolgerà l’Intelligenza Artificiale nella restituzione dei contenuti del Simposio.

Infine, a Fondazione supporterà nuovamente gli artisti e le gallerie presenti in fiera attraverso l’OGR Award, riconoscendo due grant da 5.000 euro ciascuno per incoraggiare la ricerca di due artisti, scelti senza vincoli di sezione né di mezzo espressivo, che esprimano nel proprio lavoro un’affinità, un desiderio, una speciale attitudine a dialogare o confrontarsi con le nuove tecnologie. Il Premio, che verrà assegnato dalla giuria composta da Fatima Hellberg (direttrice del Bonner Kunstverein, Bonn), Samuele Piazza (curatore delle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino) e Bettina Steinbrügge (direttrice del Mudam, Lussemburgo), riconferma il ruolo della Fondazione Arte CRT e OGR Torino come catalizzatori di innovazione creativa e attivatori di sinergie tra le diverse realtà culturali del territorio, con l’obiettivo di rafforzare la rete di collaborazioni tra gli attori culturali della città di Torino.

 

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AULARTE | I PROGETTI VINCITORI

Sono stati selezionati gli otto progetti vincitori del Bando aulArte, un progetto ideato e promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT rivolto a tutte le scuole primarie della regione Piemonte, volto a favorire la conoscenza e la divulgazione dell’arte contemporanea nell’ambito dei programmi scolastici.

Tra le molte candidature ricevute, la commissione, composta da Gianni Arnaudo (Architetto e designer, già Consigliere Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT), Daniela Tornielli (Responsabile Progetti per le Scuole Fondazione CRT), Maria Cecilia Micheletti (Dirigente Tecnico Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte), Emanuela Delpiano (Responsabile Dipartimento Educazione Fondazione Ferrero) ha selezionato i progetti di otto istituti piemontesi:

 

Istituto Comprensivo Druento, Druento, TO

Istituto Comprensivo Revello, Revello, CN

Direzione Didattica di Leini “Anna Frank” Scuola Primaria, Leini, TO

Istituto Comprensivo Gaetano Salvemini, Torino, TO

Istituto Comprensivo Caselette, Caselette, TO

Istituto Comprensivo Tommaseo, Torino, TO

Istituto Comprensivo Cavaglià, Viverone, BI

Istituto Comprensivo Leonardo Da Vinci, Verzuolo, CN

 

Con la seguente motivazione: “Questo bando è l’ennesima dimostrazione di come l’arte sappia compiere la magia di far collaborare le persone, in questo caso gli studenti, in un percorso creativo capace di esprimersi nei modi più svariati, sviluppando la creatività e diventando veicolo di unione tra le persone e il territorio, di crescita, e di collaborazione tra realtà diverse. Perché è nella molteplicità che ritroviamo l’unità.

L’entusiasmo e la creatività degli istituti partecipanti ha reso davvero difficile la scelta dei vincitori, gli insegnanti hanno dimostrato grande interesse e passione nell’ideare e strutturare le proposte, nel coinvolgere i bambini, i colleghi, il territorio e soprattutto nel documentare i percorsi utilizzando la tecnologia e supporti moderni; tutti i progetti si sono distinti per l’individuazione di chiari obiettivi, indirizzati prevalentemente alla sensibilizzazione e al coinvolgimento degli alunni verso la sostenibilità nel suo rapporto con l’arte e con il territorio. Per la maggior parte dei progetti puntuale è stata la descrizione delle fasi progettuali e delle risorse umane e materiali necessarie.

Gli otto progetti premiati, in particolare, si sono distinti per l’originalità nella ricerca di strategie didattiche innovative finalizzate a generare percorsi trasversali riferiti sia agli obiettivi dell’Agenda 2030 sia alla sfera più ampia dell’educazione civica in un approccio inclusivo.

Un plauso alla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT che ha saputo inventare un nuovo strumento per la comunità scolastica, per agevolarne i processi di inclusione e l’apprendimento interattivo e multi disciplinare”.

 

Il progetto prenderà avvio con l’inizio del nuovo anno scolastico 2023/24; gli istituti selezionati collaboreranno con i Dipartimenti Educazione delle eccellenze museali del territorio piemontese: Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, GAM – Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Merz, Parco Arte Vivente, Pinacoteca Agnelli, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero.

 

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EXPOSED. TORINO FOTO FESTIVAL

Dal 2 maggio al 2 giugno 2024 la prima edizione dal titolo
New Landscapes – Nuovi Paesaggi

15 mostre temporanee in 15 sedi e un unico cartellone di eventi dedicati alla fotografia, realizzati coinvolgendo nella loro progettazione e produzione le principali istituzioni culturali e realtà indipendenti cittadine.

EXPOSED. Torino Foto Festival, il nuovo Festival Internazionale di Fotografia di Torino, inizia il suo percorso già nel 2023 con una serie di tappe di avvicinamento organizzate in occasione dei più importanti appuntamenti internazionali dedicati alla fotografia e alla cultura contemporanea. Ogni anno il festival porterà nel capoluogo piemontese, nel mese di maggio, mostre temporanee, una fiera specializzata, attività didattiche, incontri, committenze artistiche ed eventi off declinati attorno a un tema e coinvolgendo le principali istituzioni culturali e realtà indipendenti cittadine. Obiettivo del Festival è quello di essere cassa di risonanza dei cambiamenti del panorama fotografico internazionale, offrendo un punto di vista inedito sulla storia della fotografia e su possibili scenari futuri.

Promosso da Città di Torino, Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino, Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT in sinergia con Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e organizzato da Fondazione per la Cultura Torino, EXPOSED nasce per rinsaldare il profondo legame tra Torino e la fotografia – è stata scattata qui la prima fotografia italiana esistente, nel lontano 1839 – e per sottolineare ancora una volta la vocazione culturale e artistica della città, che vede nelle iniziative incentrate su creatività e innovazione alcuni tra i principali motori di sviluppo e fattori di crescita, non solo turistica, del territorio.

La Direzione Artistica, selezionata attraverso una procedura internazionale ad evidenza pubblica, è stata affidata a Menno Liauw e Salvatore Vitale, rispettivamente Direttore e Direttore Artistico di FUTURES, piattaforma internazionale che comprende 19 importanti istituzioni artistiche europee con
impatto e influenza nel mondo della fotografia: una direzione artistica con un solido network alle spalle che, a partire dal dibattito più avanzato della fotografia contemporanea, fornirà la chiave di accesso per posizionare il Festival e la città a livello internazionale su temi come nuove tecnologie, digitale, creatività,
design.

La prima edizione di EXPOSED si svolgerà nel 2024, dal 2 maggio al 2 giugno – con le giornate di apertura delle principali mostre ed eventi concentrate dal 2 al 5 maggio – e si intitolerà New Landscapes – Nuovi Paesaggi: rifacendosi a uno dei temi centrali nella tradizione fotografica italiana, il Festival proporrà una riflessione sull’evoluzione odierna del medium fotografico, delle sue dinamiche di mercato e delle principali sfide e cambiamenti del mondo dell’immagine.

Il programma della prima edizione comprenderà la produzione e realizzazione di 15 mostre temporanee in 15 sedi e un unico cartellone di eventi dedicati alla fotografia: un palinsesto ambizioso che verrà realizzato grazie al coinvolgimento nella loro progettazione e produzione delle principali istituzioni cittadine – tra cui già confermate Fondazione Torino Musei con GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, MAO- Museo d’Arte Orientale, Palazzo Madama, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Castello di Rivoli, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Gallerie d’Italia, OGR – Officine Grandi Riparazioni, Museo del Cinema, Museo Egizio, Museo Regionale di Scienze Naturali – e grazie al coordinamento del Festival per mettere a sistema l’offerta fotografica dei diversi soggetti coinvolti.
In programma anche proposte e collaborazioni con realtà indipendenti come C2C Festival, SPRINT Milano e The Phair, la fiera del libro d’arte indipendente, e con attori della scena artistica cittadina come le gallerie di TAG Turin Art Galleries e gli artist run spaces come Almanac Inn, Cripta 747, Mucho Mas, Recontemporary, Witty Books.

Altro elemento centrale di EXPOSED sarà l’istituzione di un’importante committenza artistica assegnata su open call internazionale: già a partire da quest’anno, un bando rivolto ad artisti e curatori internazionali selezionerà un artista a cui verrà commissionata un’opera sul paesaggio in Piemonte, con un premio di 20.000 euro e la produzione di una mostra nel 2024. Questo tipo di committenza riprende una pratica che in città ha un passato illustre: con la mostra 6 x Torino vennero commissionate 300 fotografie a sei fotografi italiani di risalto internazionale, costruendo un vasto archivio sull’imponente trasformazione della città di Torino all’inizio degli anni 2000, oggi parte della collezione della GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea.

Arricchiranno e completeranno il calendario una serie di incontri pubblici, attività didattiche ed eventi interattivi, oltre a simposi per i professionisti della fotografia contemporanea: un programma vivace e dinamico, pensato per coinvolgere sia il pubblico di addetti ai lavori che quello degli appassionati, integrando vecchi e nuovi linguaggi.

 

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THE PHAIR 2023

Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, da sempre impegnata nella promozione delle principali manifestazioni artistiche e culturali torinesi, sostiene The Phair fin dalla sua prima edizione, nel 2019, nella convinzione la fiera abbia saputo conquistare una posizione di rilievo nel panorama della fotografia internazionale.

Nell’ambito della manifestazione The Phair 2023 verrà inaugurata la mostra Forma e Poesia, dedicata agli scatti inediti di Mario Giacomelli, fotografo italiano di fama internazionale, parte delle collezioni del MoMa di New York dal 1964; la mostra è frutto della disponibilità di una collezione privata londinese, che verrà esposta all’interno degli spazi della fiera. La mostra prevede inoltre l’allestimento di una parete dedicata a una selezione di opere fotografiche dell’artista appartenenti alla collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, creando un dialogo tra collezioni e scatti di periodi differenti.

Ente art oriented della Fondazione CRT, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT nasce nel 2000 al fine di promuovere l’arte contemporanea come fattore di sviluppo e innovazione sociale, un obiettivo che viene portato avanti in primo luogo attraverso l’acquisizione di opere d’arte contemporanea destinate ad arricchire le collezioni della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, e in secondo luogo sostenendo progetti innovativi nei campi dell’educazione e della formazione, in collaborazione con le principali istituzioni del territorio.

All’interno della collezione, che oggi conta oltre 900 opere d’arte di oltre 300 artisti di rilievo del panorama internazionale, assume particolare rilevanza il nucleo fotografico di oltre 300 opere dei più importanti fotografi italiani del secolo scorso: Claudio Abate, Aurelio Amendola, Sandro Becchetti, Gianni Berengo Gardin, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Francesco Jodice, Mimmo Jodice, Uliano Lucas, Ugo Mulas, Ferdinando Scianna e Melania Comoretto.

La selezione degli scatti di Mario Giacomelli destinati alla mostra Forma e Poesia rappresenta uno scorcio prezioso di questo nucleo della collezione. Le opere oggetto del prestito da parte della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT sono le seguenti:

  1. Mario Giacomelli, Segni della natura, 1956
  2. Mario Giacomelli, Da “Il teatro della neve” di Francesco Permunian, 1984-1986
  3. Mario Giacomelli, La buona terra, 1964-1966
  4. Mario Giacomelli, La buona terra, 1964-1966
  5. Mario Giacomelli, La buona terra, 1964-1966
  6. Mario Giacomelli, La buona terra, 1965-1967
  7. Mario Giacomelli, Segni sul bianco della neve, 1960
  8. Mario Giacomelli, Sassoferrato, 1955-1956
  9. Mario Giacomelli, Da “Il teatro della neve” di Francesco Permunian, 1985-1986
  10. Mario Giacomelli, Caroline Branson (da Spoon River), 1971-1973

 

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Photo credit: La buona terra (1964/66) / Mario Giacomelli © Archivio Mario Giacomelli
Courtesy Collezione Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in comodato presso GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

TORINO ART GALLERIES NIGHT

Torna anche quest’anno la Torino Art Galleries Night, un’inaugurazione coordinata e prolungata delle 18 gallerie associate di Torino Art Galleries.

Sabato 5 novembre dalle h 17 alle h 24, le gallerie dell’Associazione aprono al pubblico con un opening collettivo di mostre di caratura internazionale.

Inoltre quest’anno una grande sorpresa!

Dal 4 al 6 novembre dalle h 9.30 alle h 12 prima edizione di TAG Art Coffee Breakfasts! Colazioni firmate da Nims, del Gruppo Lavazza, presso le 18 gallerie associate di TAG, con ingresso libero e gratuito.

Credendo fortemente nel suo ruolo di associazione culturale capace di organizzare eventi di richiamo in città e capace di valorizzare al meglio il ruolo e l’identità delle gallerie d’arte contemporanea, anche quest’anno la Fondazione Arte CRT è al fianco di TAG, sostenendo la Art Night.

 

Per tutte le info sul programma – www.torinoartgalleries.it

THE PHAIR 2022

In partenza la terza edizione di The Phair, la fiera dedicata alla fotografia che dal 27 al 29 maggio propone un’accurata selezione di gallerie che presentano progetti artistici legati al tema dell’immagine.

Quast’anno la fiera si allarga più che mai con il ricchissimo programma di Torino Photo Days al quale aderiscono gran parte delle gallerie e istituzioni culturali della città, per un vero e proprio viaggio nel mondo della fotografia.

La Fondazione per l’Arte per Moderna e Contemporanea CRT, che supporta la manifestazione sin dalla sua prima edizione, conferma anche quest’anno il proprio sostegno con un contributo destinato al ricco programma culturale che affianca la parte fieristica.

Per tutte le info, visitare il sito della manifestazione.