Remo Salvadori, L’osservatore non l'oggetto osservato (The observer not the object observed), 1981 – 2003 rame, 27 elementi misure variabili in altezza da 141 a 171,5 x 64 x 54 x 1 cm / copper, 27 elements variable in height GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Torino In comodato da/on loan from Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT Courtesy GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Torino Foto/Photo Studio Gonella

EXPANDED

Il 2 maggio 2024 nell’ambito del programma di EXPOSED Torino Foto Festival inaugura Expanded, un progetto espositivo che propone una lettura in tre capitoli della Collezione fotografica della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, e che unisce in un unico percorso coerente tre prestigiose sedi istituzionali: le OGR Torino con Expanded Without (2 maggio – 28 luglio 2024), in cui l’attenzione si focalizza su opere prodotte off-camera, nelle quali l’immagine è generata senza ricorrere al mezzo fotografico tradizionale; il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea con Expanded With (2 maggio – 25 agosto 2024), a cura di Marcella Beccaria, che presenta opere nelle quali il medium fotografico è il punto di partenza per indagare diversi tipi di relazione con il paesaggio, con opere di pionieri della Land Art, dell’Arte Povera e della Body Art; e la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino con Expanded – I Paesaggi dell’Arte (3 maggio – 1 settembre 2024), a cura di Elena Volpato, dedicata ad alcuni fotografi che hanno saputo restituire i molteplici aspetti dell’arte e ritrarne nel senso più ampio i suoi paesaggi composti di opere e architetture, del volto degli artisti e dei loro momenti di lavoro nello studio o nel paesaggio naturale.

Expanded indaga l’immagine quale campo allargato, citando gli scritti della teorica d’arte americana Rosalind Krauss. Nel 1979 Krauss pubblica Sculpture in the Expanded Field (La scultura nel campo allargato), testo fondamentale nel quale analizza il modo in cui la pratica di artiste e artisti attivi dal 1968-1970 modifica il concetto tradizionale di scultura per arrivare alla “costruzione di luoghi”. Krauss nota come gli artisti istituiscano nuove pratiche e modifichino il concetto di opera d’arte, utilizzando indifferentemente i media più diversi, tra cui fotografia, specchi, video, oltre alla scultura stessa.

“La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, in sinergia con Fondazione CRT, è orgogliosa di sostenere e promuovere EXPOSED, la prima edizione del Festival Internazionale di Fotografia di Torino” dichiara Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. “Il festival, che si terrà nel mese di maggio, coinvolgerà le principali istituzioni culturali e realtà indipendenti della città in un ricco programma di mostre ed eventi dedicati alla fotografia. La Fondazione partecipa al programma espositivo presentando per la prima volta gran parte del nucleo fotografico della Collezione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Il progetto si sviluppa in tre sedi: alle OGR Torino con Expanded Without, dedicata a immagini realizzate senza macchina fotografica, al Castello di Rivoli con Expanded With, a cura di Marcella Beccaria, e alla GAM con Expanded – I Paesaggi dell’Arte, a cura di Elena Volpato.

Per maggiori informazioni si rimanda al comunicato stampa.

 

Scarica il comunicato
Link alla cartella stampa

 

 

Opera in foto:

Remo Salvadori
L’osservatore non l’oggetto osservato (The observer not the object observed), 1981 – 2003

rame, 27 elementi misure variabili in altezza da 141 a 171,5 x 64 x 54 x 1 cm / copper, 27 elements variable in height

GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino

In comodato da/on loan from
Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT
Courtesy GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino
Foto/Photo Studio Gonella

ARCOMADRID

Nel corso della fiera ARCOmadrid la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha annunciato i vincitori della prima edizione del suo nuovo premio acquisizione: Tomás Saraceno (Pinksummer Gallery, Genova, Italia) e Abraham Gonzalez Pacheco (Campeche Gallery, Città del Messico, Messico).

La Fondazione ha acquisito a beneficio della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino un dipinto di Tomás SaracenoTBC, e una serie di 15 disegni di Abraham González Pacheco, per un totale di 36.000 euro.

Le opere vincitrici sono state selezionate da una giuria composta da Chiara Bertola (Direttrice della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino), Manuel Segade Lodeiro (Direttore del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía) e Hans Ulrich Obrist (Co-direttore della Serpentine Galleries, Londra).

Il premio acquisizione si inserisce all’interno del programma 2024-2027 della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e segna la prima collaborazione della Fondazione con una fiera d’arte al di fuori dei confini nazionali.

Ogni anno la Fondazione acquisirà ad ARCOmadrid nuove opere che entreranno a far parte della sua collezione e che verranno destinate in comodato d’uso gratuito alternativamente alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Quest’anno le opere di Abraham González Pacheco saranno destinate alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, mentre nel 2025 l’opera vincitrice sarà destinata al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ha dichiarato: “Oggi la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha inaugurato ad ARCOmadrid il suo primo premio acquisizione. È la prima volta che la Fondazione collabora con una fiera d’arte fuori dall’Italia, nell’ambito del suo obiettivo di espandere la propria collezione e raggiungere un pubblico internazionale. Sono lieta di annunciare Tomás Saraceno e Abraham González Pacheco quali primi vincitori del premio. Le opere acquisite entreranno nella collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e saranno accessibili al pubblico presso la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.

Hans Ulrich Obrist, rappresentante della giuria, ha dichiarato: “In occasione di ARCOmadrid 2024, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha acquisito opere dell’affermato artista argentino Tomás Saraceno e del giovane artista messicano Abraham González Pacheco a beneficio della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Le acquisizioni sono accomunate da due immaginari, uno basato sulla potenza e sull’opera invisibile della natura, l’altro sulla storia del mito e del frammento archeologico.

Abraham González Pacheco è uno dei giovani artisti messicani più interessanti della fiorente scena artistica messicana. La sua pratica si concentra sul disegno, che sviluppa e applica a diverse scale, dal micro al macro, trattando la grande dimensione con la stessa intensità del dettaglio. González Pacheco guarda all’archeologia, non in modo nostalgico, ma per dimostrare che il futuro può essere reinventato partendo da frammenti del passato. Porta la narrazione del mito in una dimensione quotidiana e presente.

È noto il ruolo che Tomás Saraceno affida agli animali, suoi preziosi collaboratori da più di dieci anni. Lavora con ragni, cani, insetti, portandoci a vedere nella natura tecniche e soluzioni che scopriamo vicine alla nostra stessa esistenza. L’opera acquisita è l’impercettibile tela dorata di un ragno, trasformata in uno straordinario e prezioso disegno. Possiamo dire che siamo di fronte a una sorprendente collaborazione tra specie che conferma il necessario rapporto tra scienza e arte, tra ecologia e ambiente”.

Photo credits ARCOmadrid.

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JACOPO BENASSI. AUTORITRATTO CRIMINALE

La mostra “Jacopo Benassi. Autoritratto Criminale”, a cura di Elena Volpato, sarà presentata nella Wunderkammer della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino il 26 febbraio 2024.

L’esposizione prende vita con l’entrata dell’opera Panorama di La Spezia, 2022, nella collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. L’opera acquisita è un autoritratto in cui l’artista non compare mai, così come non compare la presenza umana. Appaiono invece foto di piante scattate nel buio della notte ai giardini pubblici, piante che coprono, almeno parzialmente, alcuni panorami della città ligure dipinti con vago sapore ottocentesco. Foto e tele sovrapposte, tenute insieme da grosse cinghie, sono appese a due pareti di cartongesso che per un po’ sono servite da studio temporaneo a Benassi, mentre preparava una sua esposizione proprio a La Spezia, sua città natale.

A partire da quell’occasione l’opera di Benassi si è progressivamente spostata dalla fotografia a uno spazio d’ombra compreso tra foto e dipinti, tra foto e calchi in gesso. Il suo lavoro fotografico, sviluppatosi sotto il segno del contrasto tra il buio di fondo e la luce del flash sparata impietosamente addosso a ogni soggetto, ha momentaneamente scelto come suo luogo d’elezione e nascondimento la parte non visibile delle cose, quella che resta custodita o prigioniera tra una cornice e l’altra, tra un’immagine e l’altra, quello che si può solo immaginare o desiderare. Dietro all’installazione di Panorama di La Spezia, usata come fosse un paravento, compare Serie di ritratti appesi, 2024, realizzata per la mostra, un’opera che porta alle estreme conseguenze il processo di cancellazione, presentando sospeso nel vuoto un pesante sandwich di cornici di cui si vedono solo due retri. Sono ritratti fotografici di personaggi famosi (Valentino, Nan Goldin, John Wayne, Biancaneve, Ando Gilardi…) frammisti a qualche autoritratto, tutti condannati all’invisibilità e così paradossalmente riattivati da Benassi nella loro capacità di essere immagini, di avere nuovo potere evocativo per via di negazione.

Oltre alle opere di Benassi saranno presenti in mostra, per desiderio dell’artista, il grande bozzetto in gesso che Leonardo Bistolfi realizzò per il monumento all’amico Cesare Lombroso, conservato nelle Collezioni della GAM, e il teschio a cui Benassi si ispira e dialoga con il video Autoritratto criminale.

La mostra è realizzata in collaborazione con il Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso”, Augustin Laforêt e la galleria Francesca Minini, e sarà visitabile dal 27 febbraio al 1 settembre 2024.

 

 

Jacopo Benassi, Panorama di La Spezia, 2022
opera ambientale: stampe artistiche, acrilici su tela, cornici d’artista, pannelli e strutture in legno.
Dimensioni variabili

Photo Credit: ©Jacopo Benassi e Francesca Minini – Courtesy GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino
Proprietà della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

SOMETHING BORROWED | SANFILIPPO

Something Borrowed è la rubrica social che parla dei viaggi delle opere della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT che da Torino vengono prestate ai musei di tutta Italia e del mondo. Seguitele con noi su Instagram, Facebook e Linkedin.

 


 

La Fondazione annuncia con orgoglio il prestito di due opere dell’artista Antonio Sanfilippo (1923-1980), in comodato alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, al Museo RISO – Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo per la ricorrenza del centenario della nascita del pittore.

Le opere Nero e rosso (Schema Astratto 28/55) del 1955 e Senza titolo (Pittura 39/59) del 1959 sono ora esposte nella storica dimora di Palazzo Belmonte Riso, sede del museo, e contribuiranno alla diffusione della cultura artistica e al dialogo tra le due istituzioni.

Il progetto espositivo “Antonio Sanfilippo. Segni, Forme, Sogni della Pittura. Cento Anni”, curato dal critico d’arte prof Bruno Corà, è organizzato in collaborazione con il Comune di nascita dell’artista Partanna, l’Archivio Sanfilippo di Roma e la Fondazione Sebastiano Tusa. Questa sinergia ha visto il coinvolgimento di diverse sedi istituzionali: il Castello Grifeo di Partanna di Sicilia, in provincia di Trapani, per le opere giovanili; Villa Zito, sede della Fondazione Sicilia, e il Museo del Riso di Palermo per le opere della piena maturità artistica.

La mostra  ripercorre la ricca produzione artistica e sarà visitabile fino al 24 febbraio 2024.

 

 

 

Biografia Artista

Tra i giovani artisti che a Roma nel 1947 si riuniscono nell’ambito del gruppo Forma 1, Antonio Sanfilippo sostiene attivamente un rinnovamento del linguaggio artistico, partendo da premesse che si riallacciano alle esperienze della pittura geometrica. Dall’inizio degli anni Cinquanta, una serie di viaggi e di soggiorni a Parigi contribuiscono a un rapido sviluppo della sua pittura secondo la cifra stilistica al tempo detta “concreta”, caratterizzata da liberi aggregati plastici, disposti in accordi cromatici contrastanti. L’evoluzione è continua, ed è tra il 1953 e il 1954 che l’artista sviluppa le proprie opere attraverso trame di segni. […]

Link alla scheda dell’artista.

 

Progetto monitoraggio opere d'arte collezione

PROGETTO DI MONITORAGGIO DELLA COLLEZIONE

Nel mese di febbraio partirà un nuovo progetto per il monitoraggio dello stato di conservazione delle opere della Collezione di proprietà della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Scopo del progetto è la pianificazione di una puntuale azione di monitoraggio delle opere che permetta di verificare lo stato di conservazione del patrimonio, concesso in comodato alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e al Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea.

La Collezione è attualmente composta da oltre 900 opere, di cui una parte esposta al pubblico e la restante conservata presso i locali di deposito dei due Musei.
L’attività di monitoraggio sarà svolta dallo Studio Lucchini & Sanna Restauri privilegiando aspetti che vanno dall’importanza storico-artistica dell’opera, al valore economico, alla tecnica esecutiva e all’impiego di materiali che la rendano maggiormente sensibile a fenomeni di degrado, come anche, per le opere non esposte, al tempo intercorso dall’ultimo controllo dello stato di conservazione.

La fase operativa, che durerà circa un anno, vedrà i conservatori impegnati sia nei depositi che nelle sale espositive e coinvolgerà molte figure interne ai due Musei quali i registrar, gli archivisti, i curatori e il personale preposto alla movimentazione delle opere.

Beyond Production Symposium - convegno per riflettere sull'arte e nuove tecnologie.

BEYOND PRODUCTION SYMPOSIUM

Sono 14 gli speakers che tra sabato 4 e domenica 5 novembre hanno partecipato a Beyond Production Symposium, esperti provenienti dal mondo dell’arte, dalle imprese che si occupano di nuove tecnologie applicate alla cultura e all’arte, tecnici di aspetti legali ed etici, per stimolare la riflessione sul dialogo tra arte e tecnologia.

“Nel simposio sono emersi molti punti di vista complessi e articolati che hanno posto l’uomo al centro di un processo creativo, legislativo e tutelativo nel rapporto con l’AI. Non per fermare l’uso dell’AI, ma per renderlo davvero uno strumento capace di amplificare le potenzialità umane. È emerso che il concetto di originale non è più valido come lo pensavamo prima, che l’originale è derivativo e che in qualche modo le macchine che lavorano sulla quantità e non sulla qualità hanno bisogno dell’essere umano per creare contenuti interessanti. Gli artisti devono essere liberi di usare le tecnologie digitali e l’AI, ma deve essere tutelata la loro capacità di produrre e la possibilità di creare una carriera su questo senza che la creatività del singolo artista venga usata dalle grandi macchine, dalle grandi Corporation, per profitti da cui loro vengono esclusi.“ ha dichiarato Ilaria Bonacossa, curatrice di Beyond Production.

Scoprite qui il progetto e scaricate qui gli atti del convegno prodotti dall’Intelligenza Artificiale Alia.

 

GUARDA LE REGISTRAZIONI DEGLI INCONTRI:

 

Arte, Intelligenza Artificiale e ibridazioni 

Nuove tecnologie per l’arte: sfide e opportunità & Intelligenza Artificiale, etica e legislazione: un approccio empirico

Il Symposium visto dall’intelligenza artificiale 

 

 

Beyond Production Symposium @OGR Torino. Photo courtesy: Andrea Bottallo

Artissima - Oval 3-5 novembre 2023

LE NUOVE ACQUISIZIONI DELLA FONDAZIONE PER L’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA CRT AD ARTISSIMA 2023

Torino, 3 novembre 2023 – Anche quest’anno la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha ampliato la sua collezione acquisendo, nel corso dell’edizione 2023 di Artissima, 12 nuove opere realizzate da 6 artiste e artisti, destinandole come sempre alla fruizione pubblica: importanti lavori di Steffani Jemison, Marwa Arsanios e Cemile Sahin confluiranno nella collezione permanente della Fondazione, in comodato al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, mentre le opere di Lorenza Boisi, Francesco Cavaliere e Alessandro Pessoli saranno rese disponibili per le sale della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.

Da più di vent’anni la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ente “art oriented” della Fondazione CRT, è uno dei partner principali della fiera internazionale di Artissima, che sostiene attraverso differenti contributi, il più rilevante riferibile alla campagna acquisizioni; questo nella ferma convinzione che Artissima rappresenti per la città di Torino un’opportunità straordinaria per confermare e consolidare il proprio ruolo sulla scena internazionale. Tanto che, per questa edizione 2023, la Fondazione ha deciso di incrementare lo storico fondo destinato alle acquisizioni a 200.000 euro, investiti nell’acquisto di opere per un valore commerciale di 281.200 euro.

“In occasione del trentesimo anno di Artissima, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT conferma il proprio sostegno, incrementando a 200.000 euro il budget destinato alle acquisizioni in fiera. Le opere acquistate quest’anno sono state scelte attraverso un accurato processo di selezione, operato dal nuovo Comitato scientifico della Fondazione, in sinergia con i direttori e i capo curatori del Castello di Rivoli e della GAM. Le opere sono destinate ai due musei, allo scopo di arricchire le loro collezioni in coerenza con le rispettive strategie e programmazioni” commenta Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.

La Fondazione sostiene le gallerie e le artiste e gli artisti presenti in fiera attraverso l’acquisizione di opere, alimentando così una estesa collezione di lavori di arte contemporanea, oggi tra le più prestigiose: oltre 900 opere che spaziano dalla pittura alla scultura, dal video alla fotografia, dalle grandi installazioni agli NFT, realizzate da circa 300 artisti – per un investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro. A conferma della mission della Fondazione, le opere che entrano a far parte della propria collezione vengono immediatamente rese disponibili alla collettività attraverso il comodato ai due Musei per le rispettive attività espositive e per i prestiti ad altre istituzioni, consentendo a Castello di Rivoli e GAM un continuo aggiornamento delle proprie esposizioni e un dialogo costante con i principali attori della scena artistica internazionale.

Presente ad Artissima per la prima volta il nuovo Comitato Scientifico della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT: Hans Ulrich Obrist (Direttore artistico Serpentine Galleries, Londra), Susanne Pfeffer (Direttrice Museum MMK für Moderne Kunst, Francoforte), Suhanya Raffel (Direttrice Museum M Plus, Hong Kong), Manuel Segade Lodeiro (Direttore Museo Nacional de Arte Reina Sofía, Madrid) e Vicente Todolì (Direttore artistico Fondazione Pirelli Hangarbicocca, Milano).

Da sempre organo consultivo della Fondazione in materia di acquisizioni, il Comitato ha partecipato alla scelta delle acquisizioni in fiera, in sinergia con i Direttori e i capo curatori del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, e selezionando opere che valorizzeranno ulteriormente il patrimonio artistico di entrambi i musei, centri di eccellenza piemontese e punti cardine nell’avvicinare all’arte un pubblico esteso ed eterogeneo, a livello locale, nazionale e internazionale.

In merito alle acquisizioni il Comitato Scientifico della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha dichiarato: “Il nuovo Comitato Scientifico della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT si è riunito per la prima volta a Torino in occasione della Fiera Internazionale di Artissima. Siamo felici di poter lavorare con il Consiglio di Amministrazione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e con i nuovi Direttori del Castello di Rivoli (Francesco Manacorda) e della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino (Chiara Bertola). Ci impegniamo sin d’ora, e nel corso dei prossimi anni, a contribuire alla definizione di una nuova traiettoria per la collezione CRT, affinché le opere d’arte in essa contenute possano riflettere la diversità e l’inclusione del nostro tempo”.

 

Le opere acquisite a favore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

 Steffani Jemison
Untitled (Same Time/Go Figure)
(Senza titolo – Stesso tempo/Vai a capire), 2023
Stampa lenticolare; opera unica
200 x 354 x 5 cm
Galeria Madragoa

 

 Steffani Jemison
Untitled (Same Time)
(Senza titolo – Stesso tempo), 2023
Vetri trovati specchiati, carta, grafite; opera unica
21.6 x 45.7 cm
Galeria Madragoa

 

Steffani Jemison
Untitled (Same Time)
(Senza titolo – Stesso tempo), 2023
Vetri trovati specchiati, carta, acrilico; opera unica
21.6 x 45.7 cm
Galeria Madragoa

 

Steffani Jemison
Untitled (Same Time)
(Senza titolo  – Stesso Tempo), 2023
Vetri trovati specchiati, carta, acrilico; opera unica
21.6 x 45.7 cm
Galeria Madragoa

 

Steffani Jemison
Untitled (Same Time) (Senza titolo  – Stesso Tempo), 2023
Vetri trovati specchiati, carta, grafite; opera unica
21.6 x 45.7 cm
Galeria Madragoa

 

Marwa Arsanios
Who is Afraid of Ideology? Part I (Chi ha paura dell’ideologia? Parte I), 2017
Video digitale, colore, suono. Edizione di 5 + 2 AP.
18 min 16 sec
mor charpentier

 

Marwa Arsanios
Untitled (Senza titolo), 2023
Serigrafia su tessuto; pezzo unico.
400 x 200 cm
mor charpentier

 

Cemile Sahin
Simple things (Cose semplici), 2023
Video installazione HD singolo canale (colore, suono), 6 stampe UV su pannelli di vetro fluorescent a forma di cuore (87.5 x 80 cm ciascuno), carta da parati, tappeto
Esther Schipper

 

Le opere acquisite a favore della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

Lorenza Boisi
Winter life (Vita invernale), 2019
Olio su tela
160 x 120 cm
Galleria Ribot

 

Lorenza Boisi
Orfeo incanta gli animali con la musica, 2019
Olio su tela
160 x 120 cm
Galleria Ribot

 

Francesco Cavaliere
Sabanas II – serie Creature abissali, 2023
Vetro soffiato di Murano verde acqua con elementi in verde Lamborghini, sistema Hifi
120 X 37 X 40 cm
Galleria Colli

 

Alessandro Pessoli
Me and him (Io e lui), 2020
Olio, pittura spray, pastelli morbidi su tela
195,6 × 144,8 cm
Zero…

 

 

A questo link sono disponibili le immagini delle opere e i relativi credits.

Dove finiscono le tracce - Opere dalla collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

DOVE FINISCONO LE TRACCE

Dove finiscono le tracce. Opere dalla collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT è la nuova mostra diffusa di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in dialogo con Artissima presentata ieri alla stampa e che inaugurerà giovedì 26 ottobre.

In occasione del trentennale della fiera, il centro della città di Torino accoglierà un progetto espositivo nato e sostenuto dal desiderio della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT di valorizzare la propria collezione e affidato alla curatela di Artissima; un percorso itinerante in cinque luoghi del centro di Torino, una riscoperta della città attraverso l’esperienza di cinque opere testimoni della collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT acquisite nel corso degli ultimi vent’anni e conservate come patrimonio museale dalla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. 

L’esposizione, a cura di Artissima, racconta il rapporto tra grande storia e microstoria attraverso alcune opere iconiche degli artisti prescelti, in cui l’evoluzione degli eventi che segnano il decorso dei processi storici è accompagnata da riflessioni che declinano i sommovimenti epocali in chiave più intima e imperscrutabile, dando spazio al flusso degli eventi personali, alla soggettività degli artisti così come alla storia culturale del territorio. Ogni opera costruisce un rapporto indiziario con il suo tema di riferimento, mostrando come i rivolgimenti geopolitici, le transizioni della storia globale e la ricerca del sé siano osservati dagli artisti mediante prospettive elusive, spingendosi sin oltre tracce ed evidenze manifeste per svelare realtà nuove e immaginari inediti. Come suggeriva una delle maggiori voci della poesia italiana del novecento, quella di Piero Bigongiari, è dove finiscono le tracce, dove più nulla si legge, che si apre lo spazio di conoscenza dell’arte e della parola poetica.

Palazzo Perrone di San Martino, sede della Fondazione CRT, ospita Contrazione della metafisica n.2 (2007) dell’artista italiano Francesco Gennari, in comodato presso GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Il titolo indica sin da subito la prospettiva da cui osservare la scultura in marmo bianco di Francesco Gennari: quando qualcosa si contrae la sua forma si increspa, il volume diminuisce e la densità aumenta. Nel pensare l’opera Gennari immagina una forma scultorea che progressivamente si asciuga, concettualmente e formalmente, per rapprendersi infine nella figura di un osso animale. Lo scheletro a cui appartiene è, tuttavia, quello di una bestia immaginaria: un’anatomia impossibile in cui le ossa rappresentano l’elemento più denso, come negli organismi reali. E poiché l’animale esiste solo nella mente dell’artista, l’opera funziona come indizio della presenza nel mondo del suo autore, rivelando così la ragione che accompagna l’intera ricerca di Gennari: la volontà di affermare sé stesso mediante una costellazione di autoritratti.

Teatro Carignano accoglie l’opera City of Moscow (Map: Geodetic Bureau for the planning of the City of Moscow, 1940) (2009) dell’artista sudafricano William Kentridge, un arazzo in lana di mohair tessuta a mano in comodato presso GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, originariamente parte di una commissione dalla Metropolitan Opera di New York per la regia di una nuova messa in scena dell’opera per cui l’artista ha dato vita a un intero corpus di opere. Dal Don Chisciotte di Cervantes l’artista recupera un’iconografia equestre reinterpretata in chiave antieroica: la silhouette nera del cavallo si sovrappone a una mappa di Mosca nel 1940, città teatro degli sconvolgimenti della storia europea novecentesca e luogo in cui i sogni di cambiamento rivoluzionario hanno dapprima dato significato alle vite di molti, per poi crollare bruscamente dopo la salita al potere di Stalin.

Al Museo Nazionale del Risorgimento è possibile ascoltare l’installazione sonora dell’artista britannica Cally Spooner, Soundtrack for a Troubled Time (2017), in comodato presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Cally Spooner ha creato un’opera dai toni assurdi che riflette sul movimento dei dati e delle informazioni nel 2017, in un periodo in cui l’uso aggressivo e insensato del linguaggio, pur muovendosi sul piano incorporeo della parola, aveva prodotto una realtà “degradata” e pervasa da una violenza invisibile, restituendo la sensazione di essere sommersi da un’atmosfera linguistica e politica deteriorata, tramite una traccia audio a due canali che diffonde nello spazio la voce di un performer che conta fino a venti in spagnolo mentre viene travolto da secchiate d’acqua e, al contempo, il rumore secco dei colpi sferzati a una palla da golf attraversa l’ambiente.

**Presso Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica è esposta l’opera Failed States (2011) dell’artista austriaco Peter Friedl, in comodato d’uso presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Interessato all’arte come strumento critico per analizzare il reale, l’artista prende spunto dall’FSI (Fragile States Index), il report annuale dell’organizzazione statunitense no profit Fund for Peace che monitora la vulnerabilità dei Paesi ai conflitti e al fallimento economico, per mostrare la matrice ideologica di simili operazioni. La grande composizione esposta, realizzata da detenute ed ex-detenute del carcere Le Vallette di Torino, raccoglie 20 bandiere nazionali e, giocando in modo tagliente con il nome del report, avvicina nazioni solitamente indicate “ad alto rischio di fallimento” con quelle considerate a rischio inferiore, aggiungendo a queste anche le bandiere di Stati non riconosciuti, e non dichiarando i parametri della propria selezione, smascherando così la parzialità e l’arbitrarietà del documento.

Infine, il Teatro Regio di Torino ospita il film digitalizzato dell’artista britannico Simon Starling Four Thousand Seven Hundred and Twenty Five (Motion Control / Mollino) (2007), in comodato presso GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. In questo film in 35 mm i movimenti della macchina da presa percorrono da ogni angolazione possibile le forme di un’iconica sedia progettata da Carlo Mollino nel 1959. L’atto di osservare la sedia molliniana permette a Starling di evocare, attraverso i movimenti della cinepresa, l’autore che l’ha progettata. Il modo di procedere dell’inquadratura richiama non soltanto l’arabesco, linea emblematica delle creazioni di Mollino, ma anche i percorsi sinuosi e curvilinei degli sci e degli aeroplani, sue grandi passioni. Attraverso l’occhio filmico, Starling realizza così una lettura interpretativa inedita e maestosa, che dall’analisi formale si approssima a un atto di omaggio nei confronti del proprio oggetto.

La mostra sarà gratuita e visitabile dal pubblico a partire dal 26 ottobre fino al 12 novembre.

Tutte le sedi, dal giovedì alla domenica (26-29 ottobre, 2-5 novembre, 9-12 novembre 2023), dalle 11.00 alle 15.00*

*Teatro Regio dalle 11 alle 13.

** La sede di Palazzo Madama non è disponibile nelle date 9-12 novembre 2023.

 

 

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LA FONDAZIONE ARTE CRT NOMINA IL NUOVO COMITATO SCIENTIFICO

Torino, 2 ottobre 2023. A seguito della nomina espressa dal CdA della Fondazione CRT mercoledì 12 luglio 2023, si è formalmente insediato il nuovo CdA della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, composto da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (Presidente), Giuseppe Iannaccone (Vicepresidente), Roberto Spada (Consigliere) e Luigi Cerutti (Segretario Generale),

Il nuovo Consiglio, che ha già iniziato a lavorare alle direttive che guideranno la Fondazione per il quadriennio 2023-2026, ha deliberato un rinnovamento dei membri del Comitato Scientifico, selezionando figure di massimo spicco nel panorama dell’arte contemporanea internazionale.

Da sempre fondamentale organo consultivo in sinergia con i Direttori del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, il Comitato Scientifico della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, che avrà in futuro un ruolo ancora più incisivo e operativo in merito alla politica delle acquisizioni di opere, sarà da oggi così composto: Rudi Fuchs (Presidente Onorario), Hans Ulrich Obrist, Susanne Pfeffer, Suhanya Raffel, Manuel Segade Lodeiro, Vicente Todolì.

Hans Ulrich Obrist, curatore, critico e storico dell’arte, è nato a Zurigo nel 1968 e nel 2009 si è classificato al primo posto della lista di Art Review delle cento personalità più influenti del mondo dell’arte; è co-direttore della Serpentine Galleries di Londra ed è stato curatore del Padiglione svizzero alla 14a Biennale Internazionale di Architettura di Venezia, co-fondatore del progetto di ricerca multipiattaforma 89plus, curatore del Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, oltre a essere stato nominato Honorary Fellow del Royal Institute of British Architects (RIBA) e ad aver ricevuto il CCS Bard Award per Curatorial Excellence e l’International Folkwang Prize.

Susanne Pfeffer, attiva a livello internazionale come curatrice, è nata ad Hagen nel 1973 e ha iniziato la sua carriera come assistente espositiva per Udo Kittelmann al Kölnischer Kunstverein a Colonia ed è attualmente direttrice del Museum MMK für Moderne Kunst di Francoforte; è stata direttrice del Museo Fridericianum di Kassel, curatrice del Padiglione Tedesco alla 57a Biennale di Venezia del 2017, chief curator presso il KW Institute for Contemporary Art di Berlino e Artistic director del Künstlerhaus di Bremen; è stata guest curator alla Biennale di San Paolo, alla Biennale di Lione, al Museo d’Arte di Tel Aviv, al Museo Boijmans Van Beuningen, al Museo di Arte Moderna di Varsavia e al Museion di Bolzano.

Suhanya Raffel, storica dell’arte, è Direttrice dell’M+ Museum di Hong Kong dal 2016, dove supervisiona tutte le attività museali. È presidente del CIMAM, il Comitato Internazionale per i Musei e le Collezioni di Arte Moderna, ed è stato membro del Consiglio CIMAM per 6 anni. È inoltre membro del Gruppo Bizot e fiduciario del Geoffrey Bawa Trust e del Lunuganga Trust, Sri Lanka. È stata insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordre des Arts et des Lettres dal governo francese nel 2020. In precedenza, è stata vicedirettrice e direttrice delle collezioni presso la Art Gallery of New South Wales (AGNSW) di Sydney (2013–16).

Manuel Segade Lodeiro, nato a La Curuña nel 1977, è direttore del Museo Reina Sofía di Madrid e ha ricoperto la posizione di direttore del Centro de Arte Dos de Mayo (CA2M), conservatore capo del Centro Gallego de Arte Contemporáneo di Santiago de Compostela, coordinatore del Metrònom di Barcellona; ha realizzato progetti con diverse istituzioni spagnole come La Casa Encendida a Madrid, la Fondazione Joan Miró a Barcellona, il Museo di Arte Contemporanea di León, il MUSAC e il Centro artistico La Panera, a Lérida. Ha inoltre svolto attività di curatela fuori dalla Spagna per il Pavillon Vendôme e la Fondazione Kadist, la Biennale di Cuenca in Ecuador, la 13 la Fiera ArteBA di Buenos Aires e il TENT Art Center di Rotterdam.

Vicente Todolì, nato a Valencia nel 1958, è Direttore Artistico di Pirelli HangarBicocca. È stato Direttore della Tate Modern di Londra e precedentemente Direttore del Museo Serralves di Porto e Direttore Artistico dell’IVAM, Istituto Valenciano de Arte Moderno. Nel corso della sua carriera, ha lavorato nel team curatoriale della Biennale di Venezia del 1997 e ha curato le mostre personali dei più rilevanti artisti contemporanei. Todolí ha fatto parte degli Advisory Board e dei Comitati di numerose istituzioni tra cui: Centro Reina Sofia, (Madrid), ICA di Amsterdam, Carnegie International (Pittsburgh), Manifesta International Art Foundation (Rotterdam) e Museo Serralves (Porto). Attualmente è presidente dell’Advisory Board del Centro Botín (Santander) e Art Advisor per Inelcom Collection (Madrid).

È stata confermata la carica di Rudi Fuchs quale Presidente Onorario. Nato nel 1942 a Eindhoven, è stato direttore del Van Abbemuseum di Eindhoven, direttore artistico di documenta 7 a Kassel, in Germania, primo Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, direttore del Geementemuseum a L’Aia e in seguito dello Stedelijk Museum di Amsterdam.

Link immagini – Ritratti Comitato scientifico.

 

Ph. Credit Perottino-Piva-Peirone / Artissima 2023

FONDAZIONE ARTE CRT AD ARTISSIMA

Oltre a incrementare lo storico Fondo Acquisizioni, a promuovere il terzo episodio di Beyond Production, e a confermare il grant dell’OGR Award, Fondazione valorizza la propria collezione con la mostra Dove finiscono le tracce

Torino, 15 settembre 2023. La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT parteciperà con diverse e rinnovate iniziative ad Artissima, la principale fiera d’arte contemporanea in Italia, che si terrà dal 3 al 5 novembre 2023 a Torino, e il cui tema di quest’anno è Relations of Care.

“La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, che opera per conto e grazie alla Fondazione CRT nel campo dell’arte contemporanea, continua ad affiancare Artissima, principale fiera d’arte contemporanea in Italia, giunta al traguardo della sua trentesima edizione ” dichiara Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. “Per ribadire il suo sostegno, la Fondazione ha scelto di incrementare il budget destinato alle acquisizioni di opere in fiera a favore della GAM e del Castello di Rivoli; di rafforzare la collaborazione attraverso un progetto di mostra a cura della fiera e sostenuto interamente dalla Fondazione, per condividerlo con la comunità locale e internazionale; di dare continuità al dialogo tra arte e tecnologia avviato del 2021 con la terza edizione di Beyond Production; infine, di supportare gli artisti e le gallerie presenti in fiera attraverso l’OGR Award.”

La prima importante novità riguarda proprio la mostra Dove finiscono le tracce: progetto espositivo nato e sostenuto dal desiderio della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT di valorizzare la propria collezione e affidato alla curatela di Luigi Fassi (Direttore di Artissima) e all’organizzazione di Artissima. La mostra diffusa si disloca nei luoghi simbolici della città di Torino, con alcune iconiche opere della collezione della Fondazione attualmente in comodato alla GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e dal Castello di Rivoli Museo d’arte Contemporanea.

I luoghi della mostra diffusa e i relativi artisti ospitati saranno:

  • Il cortile di Palazzo Perrone di San Martino – sede della Fondazione CRT e della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT con Francesco Gennari;
  • La Corte Medievale di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica con Peter Friedl;
  • Il portico d’ingresso del Museo Nazionale del Risorgimento con Cally Spooner;
  • Il foyer del Teatro Carignano con William Kentridge;
  • La Sala del Caminetto del Teatro Regio di Torino con Simon Starling.

La mostra, gratuita, sarà visitabile dal pubblico con modalità che verranno comunicate prossimamente.

Un’altra notizia di rilievo riguarda il fondo destinato alle acquisizioni di opere in fiera, a favore della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, che da quest’anno verrà incrementato a 200.000 euro.

Spazio al dialogo tra arte e tecnologia con la terza edizione di Beyond Production: curato nuovamente da Ilaria Bonacossa (Direttrice del Museo Nazionale dell’Arte Digitale di Milano (MNAD) , il progetto di quest’anno si svilupperà in un un Symposium: un’occasione per proporre una riflessione approfondita sul rapporto tra le nuove tecnologie, l’arte e la società, attraverso tre punti di vista differenti – quello degli artisti e addetti del mondo dell’arte, quello dei tecnici e quello di coloro che si occupano degli aspetti legali ed etici di questi nuovi mezzi – con relatori internazionali, che coinvolgerà l’Intelligenza Artificiale nella restituzione dei contenuti del Simposio.

Infine, a Fondazione supporterà nuovamente gli artisti e le gallerie presenti in fiera attraverso l’OGR Award, riconoscendo due grant da 5.000 euro ciascuno per incoraggiare la ricerca di due artisti, scelti senza vincoli di sezione né di mezzo espressivo, che esprimano nel proprio lavoro un’affinità, un desiderio, una speciale attitudine a dialogare o confrontarsi con le nuove tecnologie. Il Premio, che verrà assegnato dalla giuria composta da Fatima Hellberg (direttrice del Bonner Kunstverein, Bonn), Samuele Piazza (curatore delle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino) e Bettina Steinbrügge (direttrice del Mudam, Lussemburgo), riconferma il ruolo della Fondazione Arte CRT e OGR Torino come catalizzatori di innovazione creativa e attivatori di sinergie tra le diverse realtà culturali del territorio, con l’obiettivo di rafforzare la rete di collaborazioni tra gli attori culturali della città di Torino.

 

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