Dove finiscono le tracce - Opere dalla collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

DOVE FINISCONO LE TRACCE

Dove finiscono le tracce. Opere dalla collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT è la nuova mostra diffusa di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in dialogo con Artissima presentata ieri alla stampa e che inaugurerà giovedì 26 ottobre.

In occasione del trentennale della fiera, il centro della città di Torino accoglierà un progetto espositivo nato e sostenuto dal desiderio della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT di valorizzare la propria collezione e affidato alla curatela di Artissima; un percorso itinerante in cinque luoghi del centro di Torino, una riscoperta della città attraverso l’esperienza di cinque opere testimoni della collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT acquisite nel corso degli ultimi vent’anni e conservate come patrimonio museale dalla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. 

L’esposizione, a cura di Artissima, racconta il rapporto tra grande storia e microstoria attraverso alcune opere iconiche degli artisti prescelti, in cui l’evoluzione degli eventi che segnano il decorso dei processi storici è accompagnata da riflessioni che declinano i sommovimenti epocali in chiave più intima e imperscrutabile, dando spazio al flusso degli eventi personali, alla soggettività degli artisti così come alla storia culturale del territorio. Ogni opera costruisce un rapporto indiziario con il suo tema di riferimento, mostrando come i rivolgimenti geopolitici, le transizioni della storia globale e la ricerca del sé siano osservati dagli artisti mediante prospettive elusive, spingendosi sin oltre tracce ed evidenze manifeste per svelare realtà nuove e immaginari inediti. Come suggeriva una delle maggiori voci della poesia italiana del novecento, quella di Piero Bigongiari, è dove finiscono le tracce, dove più nulla si legge, che si apre lo spazio di conoscenza dell’arte e della parola poetica.

Palazzo Perrone di San Martino, sede della Fondazione CRT, ospita Contrazione della metafisica n.2 (2007) dell’artista italiano Francesco Gennari, in comodato presso GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Il titolo indica sin da subito la prospettiva da cui osservare la scultura in marmo bianco di Francesco Gennari: quando qualcosa si contrae la sua forma si increspa, il volume diminuisce e la densità aumenta. Nel pensare l’opera Gennari immagina una forma scultorea che progressivamente si asciuga, concettualmente e formalmente, per rapprendersi infine nella figura di un osso animale. Lo scheletro a cui appartiene è, tuttavia, quello di una bestia immaginaria: un’anatomia impossibile in cui le ossa rappresentano l’elemento più denso, come negli organismi reali. E poiché l’animale esiste solo nella mente dell’artista, l’opera funziona come indizio della presenza nel mondo del suo autore, rivelando così la ragione che accompagna l’intera ricerca di Gennari: la volontà di affermare sé stesso mediante una costellazione di autoritratti.

Teatro Carignano accoglie l’opera City of Moscow (Map: Geodetic Bureau for the planning of the City of Moscow, 1940) (2009) dell’artista sudafricano William Kentridge, un arazzo in lana di mohair tessuta a mano in comodato presso GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, originariamente parte di una commissione dalla Metropolitan Opera di New York per la regia di una nuova messa in scena dell’opera per cui l’artista ha dato vita a un intero corpus di opere. Dal Don Chisciotte di Cervantes l’artista recupera un’iconografia equestre reinterpretata in chiave antieroica: la silhouette nera del cavallo si sovrappone a una mappa di Mosca nel 1940, città teatro degli sconvolgimenti della storia europea novecentesca e luogo in cui i sogni di cambiamento rivoluzionario hanno dapprima dato significato alle vite di molti, per poi crollare bruscamente dopo la salita al potere di Stalin.

Al Museo Nazionale del Risorgimento è possibile ascoltare l’installazione sonora dell’artista britannica Cally Spooner, Soundtrack for a Troubled Time (2017), in comodato presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Cally Spooner ha creato un’opera dai toni assurdi che riflette sul movimento dei dati e delle informazioni nel 2017, in un periodo in cui l’uso aggressivo e insensato del linguaggio, pur muovendosi sul piano incorporeo della parola, aveva prodotto una realtà “degradata” e pervasa da una violenza invisibile, restituendo la sensazione di essere sommersi da un’atmosfera linguistica e politica deteriorata, tramite una traccia audio a due canali che diffonde nello spazio la voce di un performer che conta fino a venti in spagnolo mentre viene travolto da secchiate d’acqua e, al contempo, il rumore secco dei colpi sferzati a una palla da golf attraversa l’ambiente.

**Presso Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica è esposta l’opera Failed States (2011) dell’artista austriaco Peter Friedl, in comodato d’uso presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Interessato all’arte come strumento critico per analizzare il reale, l’artista prende spunto dall’FSI (Fragile States Index), il report annuale dell’organizzazione statunitense no profit Fund for Peace che monitora la vulnerabilità dei Paesi ai conflitti e al fallimento economico, per mostrare la matrice ideologica di simili operazioni. La grande composizione esposta, realizzata da detenute ed ex-detenute del carcere Le Vallette di Torino, raccoglie 20 bandiere nazionali e, giocando in modo tagliente con il nome del report, avvicina nazioni solitamente indicate “ad alto rischio di fallimento” con quelle considerate a rischio inferiore, aggiungendo a queste anche le bandiere di Stati non riconosciuti, e non dichiarando i parametri della propria selezione, smascherando così la parzialità e l’arbitrarietà del documento.

Infine, il Teatro Regio di Torino ospita il film digitalizzato dell’artista britannico Simon Starling Four Thousand Seven Hundred and Twenty Five (Motion Control / Mollino) (2007), in comodato presso GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. In questo film in 35 mm i movimenti della macchina da presa percorrono da ogni angolazione possibile le forme di un’iconica sedia progettata da Carlo Mollino nel 1959. L’atto di osservare la sedia molliniana permette a Starling di evocare, attraverso i movimenti della cinepresa, l’autore che l’ha progettata. Il modo di procedere dell’inquadratura richiama non soltanto l’arabesco, linea emblematica delle creazioni di Mollino, ma anche i percorsi sinuosi e curvilinei degli sci e degli aeroplani, sue grandi passioni. Attraverso l’occhio filmico, Starling realizza così una lettura interpretativa inedita e maestosa, che dall’analisi formale si approssima a un atto di omaggio nei confronti del proprio oggetto.

La mostra sarà gratuita e visitabile dal pubblico a partire dal 26 ottobre fino al 12 novembre.

Tutte le sedi, dal giovedì alla domenica (26-29 ottobre, 2-5 novembre, 9-12 novembre 2023), dalle 11.00 alle 15.00*

*Teatro Regio dalle 11 alle 13

** La sede di Palazzo Madama non è disponibile nelle date 9-12 novembre 2023.

 

 

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FONDAZIONE ARTE CRT AD ARTISSIMA

Oltre a incrementare lo storico Fondo Acquisizioni, a promuovere il terzo episodio di Beyond Production, e a confermare il grant dell’OGR Award, Fondazione valorizza la propria collezione con la mostra Dove finiscono le tracce

Torino, 15 settembre 2023. La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT parteciperà con diverse e rinnovate iniziative ad Artissima, la principale fiera d’arte contemporanea in Italia, che si terrà dal 3 al 5 novembre 2023 a Torino, e il cui tema di quest’anno è Relations of Care.

“La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, che opera per conto e grazie alla Fondazione CRT nel campo dell’arte contemporanea, continua ad affiancare Artissima, principale fiera d’arte contemporanea in Italia, giunta al traguardo della sua trentesima edizione ” dichiara Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. “Per ribadire il suo sostegno, la Fondazione ha scelto di incrementare il budget destinato alle acquisizioni di opere in fiera a favore della GAM e del Castello di Rivoli; di rafforzare la collaborazione attraverso un progetto di mostra a cura della fiera e sostenuto interamente dalla Fondazione, per condividerlo con la comunità locale e internazionale; di dare continuità al dialogo tra arte e tecnologia avviato del 2021 con la terza edizione di Beyond Production; infine, di supportare gli artisti e le gallerie presenti in fiera attraverso l’OGR Award.”

La prima importante novità riguarda proprio la mostra Dove finiscono le tracce: progetto espositivo nato e sostenuto dal desiderio della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT di valorizzare la propria collezione e affidato alla curatela di Luigi Fassi (Direttore di Artissima) e all’organizzazione di Artissima. La mostra diffusa si disloca nei luoghi simbolici della città di Torino, con alcune iconiche opere della collezione della Fondazione attualmente in comodato alla GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e dal Castello di Rivoli Museo d’arte Contemporanea.

I luoghi della mostra diffusa e i relativi artisti ospitati saranno:

  • Il cortile di Palazzo Perrone di San Martino – sede della Fondazione CRT e della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT con Francesco Gennari;
  • La Corte Medievale di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica con Peter Friedl;
  • Il portico d’ingresso del Museo Nazionale del Risorgimento con Cally Spooner;
  • Il foyer del Teatro Carignano con William Kentridge;
  • La Sala del Caminetto del Teatro Regio di Torino con Simon Starling.

La mostra, gratuita, sarà visitabile dal pubblico con modalità che verranno comunicate prossimamente.

Un’altra notizia di rilievo riguarda il fondo destinato alle acquisizioni di opere in fiera, a favore della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, che da quest’anno verrà incrementato a 200.000 euro.

Spazio al dialogo tra arte e tecnologia con la terza edizione di Beyond Production: curato nuovamente da Ilaria Bonacossa (Direttrice del Museo Nazionale dell’Arte Digitale di Milano (MNAD) , il progetto di quest’anno si svilupperà in un un Symposium: un’occasione per proporre una riflessione approfondita sul rapporto tra le nuove tecnologie, l’arte e la società, attraverso tre punti di vista differenti – quello degli artisti e addetti del mondo dell’arte, quello dei tecnici e quello di coloro che si occupano degli aspetti legali ed etici di questi nuovi mezzi – con relatori internazionali, che coinvolgerà l’Intelligenza Artificiale nella restituzione dei contenuti del Simposio.

Infine, a Fondazione supporterà nuovamente gli artisti e le gallerie presenti in fiera attraverso l’OGR Award, riconoscendo due grant da 5.000 euro ciascuno per incoraggiare la ricerca di due artisti, scelti senza vincoli di sezione né di mezzo espressivo, che esprimano nel proprio lavoro un’affinità, un desiderio, una speciale attitudine a dialogare o confrontarsi con le nuove tecnologie. Il Premio, che verrà assegnato dalla giuria composta da Fatima Hellberg (direttrice del Bonner Kunstverein, Bonn), Samuele Piazza (curatore delle OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino) e Bettina Steinbrügge (direttrice del Mudam, Lussemburgo), riconferma il ruolo della Fondazione Arte CRT e OGR Torino come catalizzatori di innovazione creativa e attivatori di sinergie tra le diverse realtà culturali del territorio, con l’obiettivo di rafforzare la rete di collaborazioni tra gli attori culturali della città di Torino.

 

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EXPOSED. TORINO FOTO FESTIVAL

Dal 2 maggio al 2 giugno 2024 la prima edizione dal titolo
New Landscapes – Nuovi Paesaggi

15 mostre temporanee in 15 sedi e un unico cartellone di eventi dedicati alla fotografia, realizzati coinvolgendo nella loro progettazione e produzione le principali istituzioni culturali e realtà indipendenti cittadine.

EXPOSED. Torino Foto Festival, il nuovo Festival Internazionale di Fotografia di Torino, inizia il suo percorso già nel 2023 con una serie di tappe di avvicinamento organizzate in occasione dei più importanti appuntamenti internazionali dedicati alla fotografia e alla cultura contemporanea. Ogni anno il festival porterà nel capoluogo piemontese, nel mese di maggio, mostre temporanee, una fiera specializzata, attività didattiche, incontri, committenze artistiche ed eventi off declinati attorno a un tema e coinvolgendo le principali istituzioni culturali e realtà indipendenti cittadine. Obiettivo del Festival è quello di essere cassa di risonanza dei cambiamenti del panorama fotografico internazionale, offrendo un punto di vista inedito sulla storia della fotografia e su possibili scenari futuri.

Promosso da Città di Torino, Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino, Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT in sinergia con Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e organizzato da Fondazione per la Cultura Torino, EXPOSED nasce per rinsaldare il profondo legame tra Torino e la fotografia – è stata scattata qui la prima fotografia italiana esistente, nel lontano 1839 – e per sottolineare ancora una volta la vocazione culturale e artistica della città, che vede nelle iniziative incentrate su creatività e innovazione alcuni tra i principali motori di sviluppo e fattori di crescita, non solo turistica, del territorio.

La Direzione Artistica, selezionata attraverso una procedura internazionale ad evidenza pubblica, è stata affidata a Menno Liauw e Salvatore Vitale, rispettivamente Direttore e Direttore Artistico di FUTURES, piattaforma internazionale che comprende 19 importanti istituzioni artistiche europee con
impatto e influenza nel mondo della fotografia: una direzione artistica con un solido network alle spalle che, a partire dal dibattito più avanzato della fotografia contemporanea, fornirà la chiave di accesso per posizionare il Festival e la città a livello internazionale su temi come nuove tecnologie, digitale, creatività,
design.

La prima edizione di EXPOSED si svolgerà nel 2024, dal 2 maggio al 2 giugno – con le giornate di apertura delle principali mostre ed eventi concentrate dal 2 al 5 maggio – e si intitolerà New Landscapes – Nuovi Paesaggi: rifacendosi a uno dei temi centrali nella tradizione fotografica italiana, il Festival proporrà una riflessione sull’evoluzione odierna del medium fotografico, delle sue dinamiche di mercato e delle principali sfide e cambiamenti del mondo dell’immagine.

Il programma della prima edizione comprenderà la produzione e realizzazione di 15 mostre temporanee in 15 sedi e un unico cartellone di eventi dedicati alla fotografia: un palinsesto ambizioso che verrà realizzato grazie al coinvolgimento nella loro progettazione e produzione delle principali istituzioni cittadine – tra cui già confermate Fondazione Torino Musei con GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, MAO- Museo d’Arte Orientale, Palazzo Madama, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Castello di Rivoli, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Gallerie d’Italia, OGR – Officine Grandi Riparazioni, Museo del Cinema, Museo Egizio, Museo Regionale di Scienze Naturali – e grazie al coordinamento del Festival per mettere a sistema l’offerta fotografica dei diversi soggetti coinvolti.
In programma anche proposte e collaborazioni con realtà indipendenti come C2C Festival, SPRINT Milano e The Phair, la fiera del libro d’arte indipendente, e con attori della scena artistica cittadina come le gallerie di TAG Turin Art Galleries e gli artist run spaces come Almanac Inn, Cripta 747, Mucho Mas, Recontemporary, Witty Books.

Altro elemento centrale di EXPOSED sarà l’istituzione di un’importante committenza artistica assegnata su open call internazionale: già a partire da quest’anno, un bando rivolto ad artisti e curatori internazionali selezionerà un artista a cui verrà commissionata un’opera sul paesaggio in Piemonte, con un premio di 20.000 euro e la produzione di una mostra nel 2024. Questo tipo di committenza riprende una pratica che in città ha un passato illustre: con la mostra 6 x Torino vennero commissionate 300 fotografie a sei fotografi italiani di risalto internazionale, costruendo un vasto archivio sull’imponente trasformazione della città di Torino all’inizio degli anni 2000, oggi parte della collezione della GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea.

Arricchiranno e completeranno il calendario una serie di incontri pubblici, attività didattiche ed eventi interattivi, oltre a simposi per i professionisti della fotografia contemporanea: un programma vivace e dinamico, pensato per coinvolgere sia il pubblico di addetti ai lavori che quello degli appassionati, integrando vecchi e nuovi linguaggi.

 

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VENT’ANNI DI SOSTEGNO ALLA PIÙ IMPORTANTE FIERA D’ARTE CONTEMPORANEA ITALIANA

Presentata oggi in conferenza stampa alle Gallerie d’Italia la prossima edizione di Artissima che si terrà a Torino dal 4 al 6 novembre 2022.

La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT conferma anche quest’anno il proprio sostegno alla fiera attraverso la campagna di acquisizioni a favore della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e del Castello di Rivoli; lanciando il secondo episodio di Beyond Production, l’avventura progettuale iniziata nel 2021 con Surfing NFT e che nel 2022 affronterà il tema del Metaverso; confermando per il quinto anni il supporto ad OGR Award.

La Fondazione è partner convinto della fiera da 20 anni, e ne condivide da sempre la sua capacità di attrarre gallerie, artisti, collezionisti e curatori tra i più interessanti a livello internazionale, con la promessa di una fiera sperimentale, innovativa e di ricerca.

 

THE PHAIR 2022

In partenza la terza edizione di The Phair, la fiera dedicata alla fotografia che dal 27 al 29 maggio propone un’accurata selezione di gallerie che presentano progetti artistici legati al tema dell’immagine.

Quast’anno la fiera si allarga più che mai con il ricchissimo programma di Torino Photo Days al quale aderiscono gran parte delle gallerie e istituzioni culturali della città, per un vero e proprio viaggio nel mondo della fotografia.

La Fondazione per l’Arte per Moderna e Contemporanea CRT, che supporta la manifestazione sin dalla sua prima edizione, conferma anche quest’anno il proprio sostegno con un contributo destinato al ricco programma culturale che affianca la parte fieristica.

Per tutte le info, visitare il sito della manifestazione.