LE NUOVE ACQUISIZIONI DELLA FONDAZIONE PER L’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA CRT AD ARTISSIMA 2024

Con il budget più alto degli ultimi 12 anni, anche quest’anno la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha confermato di credere alle proposte delle gallerie presenti ad Artissima acquisendo, nel corso dell’edizione 2024, 10 nuove opere realizzate da 5 artiste e artisti, destinandole come sempre alla fruizione pubblica: importanti lavori di importanti lavori di Sara Enrico, Chiara Fumai e Zhanna Kadyrova confluiranno nella collezione permanente del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, mentre le opere di Guglielmo Castelli e Chantal Joffe saranno rese disponibili per le sale della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.

Da quasi 25 anni, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ente “art oriented” della Fondazione CRT, è uno dei partner principali della fiera internazionale di Artissima, che sostiene attraverso differenti contributi, il più rilevante riferibile alla campagna acquisizioni; questo nella ferma convinzione che Artissima rappresenti per la città di Torino un’opportunità straordinaria per confermare e consolidare il proprio ruolo sulla scena internazionale. Tanto che, per questa edizione 2024, la Fondazione ha deciso di incrementare lo storico fondo destinato alle acquisizioni portandolo dai 200.000 euro dello scorso anno a 280.000 euro. Si tratta del budget più alto degli ultimi 12 anni per quanto riguarda le acquisizioni effettuate nell’ambito della fiera torinese.

“In occasione del trentunesimo anno di Artissima, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha incrementato il budget destinato alle acquisizioni in fiera a 280.000 euro. Si tratta dello stanziamento più elevato degli ultimi 12 anni, un segno del nostro impegno e una conferma del sostegno che la Fondazione assicura storicamente alla fiera. Le opere acquisite sono state scelte attraverso un accurato processo di selezione, operato dal prestigioso e autorevole Comitato scientifico della Fondazione, in sinergia con i direttori e i capo curatori del Castello di Rivoli e della GAM. Le opere sono destinate ai due musei, allo scopo di arricchire le loro collezioni in coerenza con le rispettive strategie e programmazioni” commenta Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.

La Fondazione sostiene le gallerie e le artiste e gli artisti presenti in fiera attraverso l’acquisizione di opere, alimentando così una estesa collezione di lavori di arte contemporanea, oggi tra le più prestigiose: oltre 930 opere che spaziano dalla pittura alla scultura, dal video alla fotografia, dalle grandi installazioni agli NFT, realizzate da circa 380 artisti – per un investimento complessivo di oltre 41,5 milioni di euro. A conferma della mission della Fondazione, le opere che entrano a far parte della propria collezione vengono immediatamente rese disponibili alla collettività e ai due Musei per le rispettive attività espositive e per i prestiti ad altre istituzioni, consentendo al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e a GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea un continuo aggiornamento delle proprie esposizioni e un dialogo costante con i principali attori della scena artistica internazionale.

Presente ad Artissima per il secondo anno il Comitato Scientifico della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, rappresentato quest’anno da Hans Ulrich Obrist (Direttore artistico Serpentine Galleries, Londra), Susanne Pfeffer (Direttrice Museum MMK für Moderne Kunst, Francoforte), e Manuel Segade Lodeiro (Direttore Museo Nacional de Arte Reina Sofía, Madrid); Suhanya Raffel (Direttrice Museum M Plus, Hong Kong), e Vicente Todolì (Direttore artistico Fondazione Pirelli Hangarbicocca, Milano) hanno contributo da remoto.

Da sempre organo consultivo della Fondazione in materia di acquisizioni, il Comitato ha partecipato alla scelta delle acquisizioni in fiera, in sinergia con i Direttori e i capo curatori del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della GAM – Galleria Civica d’ArteModerna e Contemporanea, e selezionando opere che valorizzeranno ulteriormente il patrimonio artistico di entrambi i musei, centri di eccellenza piemontese e punti cardine nell’avvicinare all’arte un pubblico esteso ed eterogeneo, a livello locale, nazionale e internazionale.

 

In merito alle acquisizioni il Comitato Scientifico della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha dichiarato: “Siamo lieti che queste nuove acquisizioni aggiornino la presenza dell’arte italiana nella collezione della GAM e del Castello di Rivoli. La maggior parte di queste opere sono di artiste donne di diverse generazioni. La selezione sottolinea la forza di Artissima come fiera in grado di rivelare talenti emergenti e artisti di generazioni precedenti il cui lavoro è stato sottovalutato: una protesta contro l’oblio!”.

 

Le opere acquisite a favore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

 

L’acquisizione di La donna delinquente, 2011-13, di Chiara Fumai porta alla collezione il lavoro di una grande artista italiana prematuramente scomparsa che ha prodotto un importante corpus di opere incentrate sulla relazione con il mondo e con identità soprannaturali. Quest’opera, in cui riferimenti a figure storiche includono Cesare Lombroso, contribuisce inoltre alla valorizzazione del fondo Chiara Fumai presente presso il CRRI del Castello.

La pratica di Sara Enrico rinnova il linguaggio scultoreo riferendosi alla storia di un capo di abbigliamento come la tuta, che dalla sua invenzione nel periodo Futurista attraversa il secolo con molteplici connotati politici e sociali sino alle più contemporanee tematiche sull’uguaglianza di genere. L’opera acquisita, The Jumpsuit Theme, 2022, già esposta alla scorsa Biennale di Venezia, è tra le più importanti ad oggi realizzate dall’artista.

Palianytsia (Poland), 2022, di Zhanna Kadyrova e il cui titolo significa “pane”, simboleggia la perdita di un equilibrio domestico dovuto all’invasione russa in Ucraina, paese natale dell’artista.
Attraverso questo lavoro, l’artista supporta le organizzazioni umanitarie a favore di quanti colpiti da questa guerra” ha dichiarato il Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea Francesco Manacorda.

 

Chiara Fumai

La donna delinquente, 2011-13
Video installazione, video monocanale, b/n, suono, 10’48”, tessuto, tavolo conferenze, 5 sedie
Thonet, filo invisibile, struttura in ferro, 5 targhe in metallo, fiori artificiali, 2 vasi da fiori, proiettore, lettore dvd, altoparlanti, dimensioni variabili.

Guido Costa Projects

 

Sara Enrico

The Jumpsuit Theme, 2022
Cemento, pigmento
37 x 228 x 50 cm

Vistamare

 

Zhanna Kadyrova

Palianytsia (Poland), 2022
7 sculture in pietre di fiume
Dimensioni variabili, opera unica

Continua

 

Zhanna Kadyrova

Anxiety, 2023
Ricamo a mano con testo fatto a mano e ricamato a macchina
31 x 45 cm, opera unica

Continua

 

Zhanna Kadyrova

Anxiety, 2023
Ricamo a mano con testo fatto a mano e ricamato a macchina
31 x 45 cm, opera unica

Continua

 

Zhanna Kadyrova

KADYROVA’S PALIANYTSIA, 2023
video
20 minuti

Continua

 

 

Le opere acquisite a favore della GAM –Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

 

Guglielmo Castelli spesso affida al piccolo formato alcune delle sue opere più intense dove lo sguardo si addentra nella rappresentazione come tra le pagine di un libro.
Il mondo immaginario di Jingle Jangle Morning sprofonda, claustrofobico, nel piccolo teatro del dipinto, trascinando la figura in una rocambolesca caduta verso l’alto.

Altrettanto importante è dare conto della sua produzione extrapittorica, che spesso unisce elementi realizzati su carta – prima cifra del suo fare artistico – con materiali tessili.
Of Aggression and Possession è un’opera primaria, Castelli la considera un autoritratto e l’ha posta, quasi fosse un emblema di famiglia, nei primi spazi della sua personale a Venezia, in occasione dell’ultima Biennale.

Chantal Joffe ha rappresentato un punto di riferimento nella rinascita della pittura contemporanea italiana e internazionale degli ultimi anni. I due dipinti selezionati sono parte di una importante serie intitolata Writers con cui dà seguito alla tradizione dei ritratti d’artista. I soggetti sono autrici e autori dei quali Joffe vuole celebrare la personalità: Jay Bernard è un poeta e scrittore, vincitore del Sunday Times Young Writers Award 2020 e del Ted Hughes Award 2017, mentre Hanya Yanagihara è un’apprezzata scrittrice di romanzi ed editor” ha dichiarato la Direttrice della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea Chiara Bertola.

 

Guglielmo Castelli

Jingle Jangle morning, 2024
Olio su tavola
50 x 40 cm

Sylvia Kouvali Gallery

 

Guglielmo Castelli

Of aggression and possession, 2024
Tecnica mista su tessuto
90 x 70 cm

Sylvia Kouvali Gallery

 

Chantal Joffe

Jay Bernard, 2021
Olio su tela
100 x 70 x 2 cm

Monica De Cardenas Gallery

 

Chantal Joffe

Hanya Yanagihara, 2021
Olio su tavola
61 x 46 x 4 cm

Monica De Cardenas Gallery

 

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A questo link sono disponibili le immagini delle opere e i relativi credits.

 

 

Brand identity Artissima 2024 – Grafica by Fionda

Vue du parvis de la Bourse de Commerce - Pinault Collection Paris-2024

ARTE POVERA | BOURSE DE COMMERCE

Apre oggi al pubblico alla Bourse de Commerce – Pinault Collection di Parigi, una grande mostra dedicata all’Arte Povera curata da Carolyn Christov-Bakargiev.

L’esposizione traccerà la nascita e lo sviluppo del movimento Arte Povera, presentando oltre 250 opere dei tredici protagonisti del movimento: Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, e Gilberto Zorio – oltre a nuove commissioni affidate agli artisti di questo gruppo storico e ad artisti internazionali delle generazioni successive il cui lavoro risuona fortemente con il pensiero e la pratica dell’Arte Povera.

La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT è orgogliosa di partecipare a questo grande progetto espositivo prestando 21 opere appartenenti alla propria collezione e depositate presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e la GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino:

Un importante evento che mette in dialogo le opere della collezione della Fondazione con i capolavori di altre rinomate istituzioni, Kunstmuseum Liechtenstein-Vaduz, del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, del Centre Pompidou di Parigi e della Tate di Londra, oltre ad altre importanti collezioni pubbliche e private. Questa mostra rappresenta un’opportunità unica per riflettere sul significato e l’eredità di un movimento che ha profondamente influenzato la scena artistica internazionale.

La mostra sarà visitabile dal 9 ottobre 2024 al 20 gennaio 2025.

Per maggiori informazioni, visitate il SITO della Bourse de Commerce – Pinault Collection.

 

 

 

Vue du parvis de la Bourse de Commerce – Pinault Collection Paris-2024
Giuseppe Penone, Idee di Pietra, 2010
Photo credit: Romain Laprade

 

 

Lorenza Boisi, Orfeo incanta gli animali con la musica, 2019, olio su tela, 120cm x 160cm | Courtesy GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Torino, foto di Galleria Ribot - Proprietà della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT

L’OPERA AL NERO | RADIS

Domenica 14 luglio alle ore 11.00 presso il Centro Civico e Culturale (l’antica canonica del paese) di Rittana (CN) inaugurerà il primo capitolo de L’opera al nero, mostra collettiva che accoglierà opere della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e della Fondazione CRC, curata da Marta Papini e Leonardo Pietropaolo, con l’artista Giulia Cenci. La mostra, la cui inaugurazione sarà accompagnata alle 16.30 dallo spettacolo LIVES! La vita di Louise Bourgeois in parole e in musica, con Nicolas Ballario e Rodrigo D’Erasmo, nasce nell’ambito di Radis, il nuovo progetto di arte nello spazio pubblico promosso e ideato dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT che nella sua prima edizione è realizzato in collaborazione con la Fondazione CRC.

Il progetto espositivo prende il titolo dall’omonimo romanzo della scrittrice Marguerite Yourcenar. La storia è ambientata nel XVI secolo e racconta la vita dell’alchimista, medico e filosofo Zenone. Al centro della narrazione vi è il corpo del protagonista, luogo di trasformazioni e punto di osservazione per indagare il rapporto dell’essere umano con il mondo. Questa indagine, perseguita da Zenone con un’attitudine libera che fonde l’alchimia con i principi materialisti propri di un medico, lo costringerà a nascondersi, a cambiare identità per sfuggire alle persecuzioni religiose, e infine a essere imprigionato e processato per eresia. Pubblicato nel 1968, il romanzo pone questioni sempre attuali: come cambia la nostra percezione del mondo influenzata dalla scienza e dalla tecnologia? In che relazione sono gli esseri umani con le altre specie viventi? Quali trasformazioni subisce il nostro corpo nel processo di invecchiamento? Che cosa succede al corpo dopo la morte? In che modo il nostro corpo può diventare luogo politico e sociale? Che parte hanno sogno, poesia e metamorfosi nella nostra vita?

Tra questi interrogativi, il primo capitolo della mostra affronta quelli riguardanti i rapporti tra l’essere umano e le altre specie viventi, osservando il rapporto tra corpo e mondo esterno. A partire da riflessioni sulla mitologia e sull’ecologia, le opere di Lorenza Boisi, Lin May Saeed e Tabita Rezaire presentano immagini in cui la figura umana convive con temi provenienti dall’universo animale e vegetale. Il dialogo tra i lavori di Steffani Jemison e Letícia Parente attiva invece una riflessione sul corpo come spazio di riflessione politica, come luogo in cui i tentativi di normare i corpi si scontrano con forme di resistenza individuale e collettiva.

L’opera tessile Mother Earth di Tabita Rezaire celebra la maternità e la fertilità e fa parte del secondo ciclo di una trilogia di divinità ricamate, realizzate in collaborazione con le donne Saramaka (Guyana francese). Mother Earth onora lo spirito della Terra, la sua abbondanza e la sua saggezza, e ci richiama alla responsabilità di prenderci cura dell’ambiente in cui viviamo.

Nella seconda sala sono in dialogo le opere di due artiste che riflettono sul corpo come spazio politico e, quindi, come prodotto culturale soggetto a oppressioni. Nell’opera video di Letícia Parente, Preparação I (1975), il gesto quotidiano di truccarsi davanti allo specchio diventa straniante quando la donna si incolla una striscia di nastro adesivo sulla bocca e sugli occhi, truccandoli. Resa cieca e muta, la donna si trasforma in un ibrido, a metà tra essere umano e bambola. Steffani Jemison riflette sul corpo afrodiscendente come spazio di libertà, contro la violenza in cui è confinato da secoli. I suoi lavori raffigurano corpi afrodiscendenti in movimento, con influenze che provengono dalla danza, dal cinema muto e dalla musica.

Nell’ultima sala le opere di Lorenza Boisi dialogano con il grande bassorilievo di Lin May Saeed NUS (NOC / NUT) in una riflessione sulle relazioni tra umani e animali. I dipinti Winter Life e Orfeo incanta gli animali con la musica di Boisi si collocano all’interno di una ricerca dell’artista legata a tematiche tradizionali e mitologiche, in cui la figura umana e la presenza del mondo animale sono temi ricorrenti. Allo stesso modo, l’opera di Lin May Saeed racconta di un momento originario, quando esseri umani e mondo animale erano un tutt’uno. Interessata alla nostra relazione con gli animali, l’artista immagina il momento in cui tutte le specie erano alla pari, prima che l’essere umano iniziasse il proprio dominio di violenza e sfruttamento.

La scansione in due capitoli della mostra asseconda la parabola narrativa del romanzo di Yourcenar: dopo un inizio in cui il giovane Zenone, errando per l’Europa, entra in contatto con persone provenienti dalle diverse culture e classi sociali del XVI secolo, negli anni della maturità il protagonista si fa sempre più isolato e riflessivo, fino alla minuziosa descrizione delle sensazioni che accompagnano la sua morte. Allo stesso modo, se il primo capitolo della mostra si concentra sulle relazioni tra umani e altri viventi, tra corpo e mondo esterno, nel secondo sarà l’esperienza del corpo dell’individuo a essere protagonista, in relazione alla tecnologia e ai processi di cambiamento e trasformazione.

La mostra L’opera al nero, realizzata con la sponsorizzazione tecnica di Big Broker Insurance Group – Ciaccio Arte, è parte del palinsesto di incontri estivi del public program di Radis, che avvicineranno il pubblico alla pratica artistica di Giulia Cenci e allo svelamento della sua opera, previsto per il 6 ottobre 2024 alle ore 15 nel Chiot Rosa (Rittana), e che la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT darà in comodato permanente al Comune di Rittana.

Il progetto Radis nasce con l’obiettivo di arricchire il territorio piemontese con un patrimonio di opere di arte pubblica per la comunità, con programmi educativi, incontri pubblici e progetti espositivi che restituiscano alla collettività parte della collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Un format che nella sua prima edizione è realizzato in collaborazione con la Fondazione CRC e che parte dalla Valle Stura, tra il Comune di Rittana e la Borgata Paraloup, e precisamente al Chiot Rosa, una radura costellata da alberi di betulla a 1.200 metri sul livello del mare.

 

Per informazioni: www.radis-crt.it

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Link – immagini

 

Photo credits: Lorenza Boisi, Orfeo incanta gli animali con la musica, 2019, olio su tela, 120cm x 160cm | Courtesy GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e Galleria Ribot

Design Studio Fionda

SOMETHING BORROWED | CAMONI

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La Fondazione annuncia con orgoglio il prestito di un opera dell’artista Chiara Camoni (1974), in comodato alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, al Pirelli HangarBicocca di Milano, in occasione della più grande esposizione personale mai realizzata. 

Figura di spicco nel panorama artistico italiano e internazionale, Chiara Camoni esplora con le sue opere temi profondi come il femminile, la spiritualità e le connessioni tra cultura, storia e quotidianità, invitando i visitatori a immergersi in un paesaggio fantastico. L’opera Sister #2 del 2020 contribuirà allo scambio artistico tra le due istituzioni.

La mostra “Chiamare a raduno. Sorelle. Falene e fiammelle. Ossa di leonesse, pietre e serpentesse”, curata da Lucia Aspesi e Fiammetta Griccioli, è concepita come un’esplorazione immersiva nella pratica dell’artista, e raduna il corpus più ampio delle sue opere mai presentato, insieme a una serie di nuove produzioni, dando vita a un’architettura di collettività e raccoglimento che si ispira alle forme del giardino all’italiana tardo-rinascimentale e agli anfiteatri antichi.

La mostra sarà visitabile fino al 21 luglio 2024.

 

SOMETHING BORROWED | ACCARDI

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La Fondazione annuncia con orgoglio il prestito di tre opere dell’artista Carla Accardi (1924-2014), in comodato alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, in occasione della mostra dedicata al centenario della sua nascita.

Le opere Arciere su bianco del 1955 , Labirinto n. 12 del 1958 e Materico con grigi del 1954 sono ora esposte contribuiranno allo scambio artistico tra le due istituzioni.

Il progetto espositivo curato da Daniela Lancioni e Paola Bonani, riunisce circa 100 opere nella più esaustiva antologica, mai dedicata all’artista. L’esposizione offre un viaggio cronologico attraverso la sua straordinaria carriera, mettendo in luce le diverse fasi del suo percorso creativo. Carla Accardi, figura di spicco nel panorama artistico italiano e internazionale, ha influenzato profondamente l’arte contemporanea con il suo linguaggio innovativo e radicale. La mostra esplora il suo contributo pionieristico e la sua continua ricerca di libertà espressiva, permettendo ai visitatori di immergersi nell’universo creativo di una delle protagoniste della cultura visiva del XX secolo.

La mostra promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo, realizzata in collaborazione con l’Archivio Accardi Sanfilippo e della Fondazione Silvano Toti, sarà prorogate e visitabile fino al 1 settembre 2024.

 

Biografia Artista

Cresciuta in Sicilia e, come lei stessa ricorda, abbracciando la luce, i colori mediterranei, lo spirito di confine e la memoria di antiche civiltà che la caratterizzano, nell’immediato dopoguerra Carla Accardi si trasferisce a Roma. Qui, partecipa al clima di rinnova- mento impegnandosi con passione nel dibattito artistico allora in corso. Unica artista donna, nel 1947 firma il manifesto del gruppo Forma 1. In aperta polemica antirealista, il gruppo di giovani artisti firmatari promuove una pittura astratta, riallacciandosi idealmente all’avanguardia europea della prima metà del secolo. Accardi si distingue immediatamente per la libertà dai rigori della geometria. […]

Link alla scheda dell’artista.

 

PRIMA ACQUISIZIONE A THE PHAIR

Sostenitrice della fiera sin dagli esordi, per la prima volta la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha acquistato un’opera nel corso di The Phair, appuntamento annuale dedicato alla fotografia e ormai punto di riferimento per collezionisti, artisti, galleristi e appassionati del settore.

Per la sua quinta edizione The Phair ha cambiato sede, dal 3 al 5 maggio sarà infatti possibile visitare le oltre 50 gallerie europee coinvolte nella Sala Fucine di OGR Torino.

Questa acquisizione contribuisce a sostenere le gallerie e le artiste e gli artisti presenti in fiera, e ad alimentare il fondo fotografico presente all’interno della propria collezione che oggi comprende oltre 930 opere di arte contemporanea di oltre 300 artisti italiani e internazionali, incomodato presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino; ed è proprio a favore di quest’ultima che è destinata la nuova acquisizione, dal momento che alla GAM è custodito il fondo fotografico della Fondazione.

Si tratta di un’opera di Vincenzo Agnetti dal titolo Photo-graffia, 1980, della Galleria Montrasio Arte, selezionata dalla direttrice della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino Chiara Bertola con la seguente motivazione: “L’opera di Vincenzo Agnetti Photo-graffia del 1980 fa parte della serie delle Photo-graffie, realizzata tra il 1979 e il 1981, e rappresenta un momento significativo nella sua ricerca artistica e nel panorama dell’arte contemporanea. La sua pratica sperimentale coinvolge l’uso della pellicola fotografica esposta alla luce e manipolata attraverso graffi e colori, rivelando un approccio unico e innovativo alla rappresentazione visiva. Le Photo-Graffie di Agnetti si distinguono per la loro natura concettuale e poetica, dove l’azione di “recuperare” l’immagine attraverso l’annerimento e la successiva manipolazione diventano un atto di rigenerazione creativa. Questo processo alterato si traduce in opere che sfidano le convenzioni tradizionali della fotografia e della pittura, offrendo nuove modalità di espressione artistica che si collocano al confine tra queste due discipline. L’importanza di acquisire un’opera di Agnetti per la collezione della GAM risiede nella necessità di rappresentare in modo più completo e approfondito la ricchezza e la diversità delle ricerche artistiche italiane del periodo. Attualmente, la GAM possiede solo un libro d’artista di Agnetti, Image of an exhibition, del 1974. L’aggiunta di un’opera di questa serie consente di evidenziare il contributo significativo dell’artista alla fotografia sperimentale e alla pratica concettuale. Inoltre, rappresenta una risorsa per le future generazioni di artisti e fotografi, offrendo loro un esempio di innovazione e sperimentazione.”

 

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In foto:

Vincenzo Agnetti
(Milano 1926 • 1981)

Photo-graffia, 1980
carta fotografica esposta e graffiata
pezzo unico
25.5×35 cm • 10×13.8 in

provenienza:
dono dell’artista a Vanni Scheiwiller
già collezione Alina Kalczyńska Scheiwiller, Milano
Montrasio Arte, Monza, Milano, Piacenza

SOMETHING BORROWED | ANSELMO

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La Fondazione annuncia con orgoglio il prestito di due opere dell’artista Giovanni Anselmo (1934-2023), in comodato al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea Rivoli-Torino, al Museo Guggenheim di Bilbao per celebrare l’unicità della sua produzione, fondamentale per il movimento dell’Arte Povera.

Le opere Respiro del 1969 e Interferenza nella gravitazione universale del 1969-2016 sono ora esposte nel progetto espositivo  e contribuiranno alla diffusione della cultura artistica italiana all’estero attraverso il dialogo tra le due istituzioni.

Il progetto espositivo “Giovanni Anselmo: Beyond The Horizon”, curato da Gloria Moure, riunisce le opere più importanti della carriera di Anselmo con altre opere realizzate appositamente per questa occasione. Vuole essere un viaggio, un flusso continuo. Anselmo è stato determinante nell’organizzazione di questa mostra fino a pochi giorni prima della sua morte, avvenuta lo scorso dicembre. Questo titolo, tradotto come “Oltre l’orizzonte”, trasmette fedelmente la profondità della sua vitalità, la grandezza della sua eredità e l’importanza dei suoi contributi.

La mostra  ripercorre la ricca produzione artistica e sarà visitabile fino al 19 maggio 2024.

 

 

Biografia Artista

Le sue prime ricerche artistiche nascono all’interno della disciplina pittorica, ma Anselmo da subito cerca di non avere un approccio nostalgico nella realizzazione del dipinto che comunque percepisce come uno spazio chiuso in sé, separato dalla sensibilità dell’artista. Come racconta Jean-Christophe Ammann, Anselmo ha detto: “È vero che il dipinto ha un suo fascino, però ti esclude, rimani da solo con le tue emozioni”. Noto è il racconto dell’artista del giorno in cui all’alba, sulla cima dello Stromboli, ha avuto netta la percezione di quell’infinito del quale tutte le sue opere, da allora, sono diventate nuclei. A differenza di quanto accade al di fuori del chiuso piano immaginativo della tela, i fulcri energetici creati attraverso le sue installazioni comprendono in sé il tutto. L’artista, lo spettatore, le geometrie cosmiche sono inclusi. Nessun elemento resta isolato nella solitudine della sua realtà finita. […]

Link alla scheda dell’artista.

 

EXPANDED

Il 2 maggio 2024 nell’ambito del programma di EXPOSED Torino Foto Festival inaugura Expanded, un progetto espositivo che propone una lettura in tre capitoli della Collezione fotografica della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, e che unisce in un unico percorso coerente tre prestigiose sedi istituzionali: le OGR Torino con Expanded Without (2 maggio – 28 luglio 2024), in cui l’attenzione si focalizza su opere prodotte off-camera, nelle quali l’immagine è generata senza ricorrere al mezzo fotografico tradizionale; il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea con Expanded With (2 maggio – 25 agosto 2024), a cura di Marcella Beccaria, che presenta opere nelle quali il medium fotografico è il punto di partenza per indagare diversi tipi di relazione con il paesaggio, con opere di pionieri della Land Art, dell’Arte Povera e della Body Art; e la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino con Expanded – I Paesaggi dell’Arte (3 maggio – 1 settembre 2024), a cura di Elena Volpato, dedicata ad alcuni fotografi che hanno saputo restituire i molteplici aspetti dell’arte e ritrarne nel senso più ampio i suoi paesaggi composti di opere e architetture, del volto degli artisti e dei loro momenti di lavoro nello studio o nel paesaggio naturale.

Expanded indaga l’immagine quale campo allargato, citando gli scritti della teorica d’arte americana Rosalind Krauss. Nel 1979 Krauss pubblica Sculpture in the Expanded Field (La scultura nel campo allargato), testo fondamentale nel quale analizza il modo in cui la pratica di artiste e artisti attivi dal 1968-1970 modifica il concetto tradizionale di scultura per arrivare alla “costruzione di luoghi”. Krauss nota come gli artisti istituiscano nuove pratiche e modifichino il concetto di opera d’arte, utilizzando indifferentemente i media più diversi, tra cui fotografia, specchi, video, oltre alla scultura stessa.

“La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, in sinergia con Fondazione CRT, è orgogliosa di sostenere e promuovere EXPOSED, la prima edizione del Festival Internazionale di Fotografia di Torino” dichiara Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. “Il festival, che si terrà nel mese di maggio, coinvolgerà le principali istituzioni culturali e realtà indipendenti della città in un ricco programma di mostre ed eventi dedicati alla fotografia. La Fondazione partecipa al programma espositivo presentando per la prima volta gran parte del nucleo fotografico della Collezione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. Il progetto si sviluppa in tre sedi: alle OGR Torino con Expanded Without, dedicata a immagini realizzate senza macchina fotografica, al Castello di Rivoli con Expanded With, a cura di Marcella Beccaria, e alla GAM con Expanded – I Paesaggi dell’Arte, a cura di Elena Volpato.

Per maggiori informazioni si rimanda al comunicato stampa.

 

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Identity design Studio Fionda

ARCOMADRID

Nel corso della fiera ARCOmadrid la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha annunciato i vincitori della prima edizione del suo nuovo premio acquisizione: Tomás Saraceno (Pinksummer Gallery, Genova, Italia) e Abraham Gonzalez Pacheco (Campeche Gallery, Città del Messico, Messico).

La Fondazione ha acquisito a beneficio della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino un dipinto di Tomás SaracenoTBC, e una serie di 15 disegni di Abraham González Pacheco, per un totale di 36.000 euro.

Le opere vincitrici sono state selezionate da una giuria composta da Chiara Bertola (Direttrice della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino), Manuel Segade Lodeiro (Direttore del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía) e Hans Ulrich Obrist (Co-direttore della Serpentine Galleries, Londra).

Il premio acquisizione si inserisce all’interno del programma 2024-2027 della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e segna la prima collaborazione della Fondazione con una fiera d’arte al di fuori dei confini nazionali.

Ogni anno la Fondazione acquisirà ad ARCOmadrid nuove opere che entreranno a far parte della sua collezione e che verranno destinate in comodato d’uso gratuito alternativamente alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Quest’anno le opere di Abraham González Pacheco saranno destinate alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, mentre nel 2025 l’opera vincitrice sarà destinata al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ha dichiarato: “Oggi la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha inaugurato ad ARCOmadrid il suo primo premio acquisizione. È la prima volta che la Fondazione collabora con una fiera d’arte fuori dall’Italia, nell’ambito del suo obiettivo di espandere la propria collezione e raggiungere un pubblico internazionale. Sono lieta di annunciare Tomás Saraceno e Abraham González Pacheco quali primi vincitori del premio. Le opere acquisite entreranno nella collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e saranno accessibili al pubblico presso la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.

Hans Ulrich Obrist, rappresentante della giuria, ha dichiarato: “In occasione di ARCOmadrid 2024, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha acquisito opere dell’affermato artista argentino Tomás Saraceno e del giovane artista messicano Abraham González Pacheco a beneficio della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Le acquisizioni sono accomunate da due immaginari, uno basato sulla potenza e sull’opera invisibile della natura, l’altro sulla storia del mito e del frammento archeologico.

Abraham González Pacheco è uno dei giovani artisti messicani più interessanti della fiorente scena artistica messicana. La sua pratica si concentra sul disegno, che sviluppa e applica a diverse scale, dal micro al macro, trattando la grande dimensione con la stessa intensità del dettaglio. González Pacheco guarda all’archeologia, non in modo nostalgico, ma per dimostrare che il futuro può essere reinventato partendo da frammenti del passato. Porta la narrazione del mito in una dimensione quotidiana e presente.

È noto il ruolo che Tomás Saraceno affida agli animali, suoi preziosi collaboratori da più di dieci anni. Lavora con ragni, cani, insetti, portandoci a vedere nella natura tecniche e soluzioni che scopriamo vicine alla nostra stessa esistenza. L’opera acquisita è l’impercettibile tela dorata di un ragno, trasformata in uno straordinario e prezioso disegno. Possiamo dire che siamo di fronte a una sorprendente collaborazione tra specie che conferma il necessario rapporto tra scienza e arte, tra ecologia e ambiente”.

Photo credits ARCOmadrid.

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JACOPO BENASSI. AUTORITRATTO CRIMINALE

La mostra “Jacopo Benassi. Autoritratto Criminale”, a cura di Elena Volpato, sarà presentata nella Wunderkammer della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino il 26 febbraio 2024.

L’esposizione prende vita con l’entrata dell’opera Panorama di La Spezia, 2022, nella collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. L’opera acquisita è un autoritratto in cui l’artista non compare mai, così come non compare la presenza umana. Appaiono invece foto di piante scattate nel buio della notte ai giardini pubblici, piante che coprono, almeno parzialmente, alcuni panorami della città ligure dipinti con vago sapore ottocentesco. Foto e tele sovrapposte, tenute insieme da grosse cinghie, sono appese a due pareti di cartongesso che per un po’ sono servite da studio temporaneo a Benassi, mentre preparava una sua esposizione proprio a La Spezia, sua città natale.

A partire da quell’occasione l’opera di Benassi si è progressivamente spostata dalla fotografia a uno spazio d’ombra compreso tra foto e dipinti, tra foto e calchi in gesso. Il suo lavoro fotografico, sviluppatosi sotto il segno del contrasto tra il buio di fondo e la luce del flash sparata impietosamente addosso a ogni soggetto, ha momentaneamente scelto come suo luogo d’elezione e nascondimento la parte non visibile delle cose, quella che resta custodita o prigioniera tra una cornice e l’altra, tra un’immagine e l’altra, quello che si può solo immaginare o desiderare. Dietro all’installazione di Panorama di La Spezia, usata come fosse un paravento, compare Serie di ritratti appesi, 2024, realizzata per la mostra, un’opera che porta alle estreme conseguenze il processo di cancellazione, presentando sospeso nel vuoto un pesante sandwich di cornici di cui si vedono solo due retri. Sono ritratti fotografici di personaggi famosi (Valentino, Nan Goldin, John Wayne, Biancaneve, Ando Gilardi…) frammisti a qualche autoritratto, tutti condannati all’invisibilità e così paradossalmente riattivati da Benassi nella loro capacità di essere immagini, di avere nuovo potere evocativo per via di negazione.

Oltre alle opere di Benassi saranno presenti in mostra, per desiderio dell’artista, il grande bozzetto in gesso che Leonardo Bistolfi realizzò per il monumento all’amico Cesare Lombroso, conservato nelle Collezioni della GAM, e il teschio a cui Benassi si ispira e dialoga con il video Autoritratto criminale.

La mostra è realizzata in collaborazione con il Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso”, Augustin Laforêt e la galleria Francesca Minini, e sarà visitabile dal 27 febbraio al 1 settembre 2024.

 

 

Jacopo Benassi, Panorama di La Spezia, 2022
opera ambientale: stampe artistiche, acrilici su tela, cornici d’artista, pannelli e strutture in legno.
Dimensioni variabili

Photo Credit: ©Jacopo Benassi e Francesca Minini – Courtesy GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino
Proprietà della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT