ENDURING GAME: ESPANDERE NUOVI MODELLI DI COSTRUZIONE MUSEALE

Dal 28 al 30 novembre si terrà alle OGR Torino, al Teatro Carignano e alla Centrale Nuvola Lavazza la 57ª Conferenza Annuale di CIMAM – International Committee for Museums and Collections of Modern Art. L’evento, organizzato da CIMAM, è sostenuto dalla Fondazione Arte CRT e dalla Fondazione CRT, ed è curato dal Comitato dei Contenuti, in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Fondazione Torino Musei ed il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, con la partecipazione di musei e istituzioni della città. Questa collaborazione tra le principali istituzioni culturali torinesi sottolinea l’impegno della città nel promuovere l’arte contemporanea e il dialogo culturale.

L’edizione 2025 intitolata “Enduring Game: Espandere nuovi modelli di Costruzione museale”, con il motto guida “Of Necessity Virtue” (Di Necessità Virtù), segna il ritorno di CIMAM in Italia dopo quasi cinquant’anni, dal suo ultimo appuntamento italiano a Bologna e Prato nel 1976. L’evento, che coinvolgerà oltre 300 delegate e delegati da circa 90 Paesi, mira a riunire professionisti museali del settore dell’arte moderna e contemporanea in uno spirito di indagine critica e immaginazione collettiva per esplorare il ruolo in evoluzione delle istituzioni d’arte contemporanea in un contesto globale sempre più complesso. Attraverso il Travel Grant Program, giunto alla 20esima edizione, inoltre, è garantita la partecipazione di voci e prospettive diverse provenienti da economie emergenti, che arricchiscono il dibattito e promuovono una maggiore equità all’interno del settore.

Il ritorno in Italia della Conferenza Annuale di CIMAM, ospitata a Torino, è un riconoscimento del ruolo che la città e le sue istituzioni hanno saputo costruire nel panorama internazionale dell’arte contemporanea. La Fondazione CRT è orgogliosa di sostenere questo appuntamento, che valorizza il dialogo tra musei, artisti e professionisti provenienti da tutto il mondo e rafforza il posizionamento di Torino come laboratorio di idee, creatività e innovazione culturale – dichiara la Presidente della Fondazione CRT Anna Maria Poggi -. Il 2025 è un anno particolarmente significativo per la Fondazione CRT: l’arte contemporanea è da sempre al centro della nostra azione, anche grazie all’impegno della Fondazione Arte CRT che da 25 anni contribuisce in modo determinante alla crescita e alla valorizzazione del patrimonio artistico del territorio. L’apertura al pubblico del nuovo progetto espositivo Il Museo Immaginario e le recenti acquisizioni effettuate alla Fiera Internazionale di Artissima – ben 26 opere, rese possibili dal budget più alto degli ultimi anni – testimoniano una visione strategica che mette in dialogo collezione e pubblico. Eventi come la Conferenza Annuale di CIMAM ci ricordano quanto il ‘fare sistema’ tra istituzioni, fondazioni e comunità sia fondamentale per rendere la cultura un motore di meraviglia e di sviluppo condiviso”.

Città in continua evoluzione, Torino incarna il potere trasformativo della cultura nel ridefinire l’identità di una città e, in una certa misura, di un intero Paese. Un tempo sinonimo dell’industria automobilistica italiana, Torino ha subito una profonda rigenerazione post-industriale, trasformando ex fabbriche e magazzini in vivaci spazi culturali che sono ora al centro della vita urbana contemporanea, rendendola un’importante destinazione culturale europea. Un elemento centrale di questo successo è la sinergia con cui le istituzioni artistiche pubbliche e private della città lavorano fianco a fianco, continuando a plasmare il suo panorama culturale attuale. Culla di uno dei movimenti artistici più influenti del XX secolo, l’Arte Povera, è da sempre un luogo di sperimentazione artistica e oggi si offre come scenario ideale per una conversazione globale sul ruolo dei musei e dell’arte contemporanea nella trasformazione sociale.

Ho creduto fortemente, fin dall’inizio, nella candidatura di Torino a città ospite della Conferenza annuale di CIMAM”, spiega Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente dell’omonima Fondazione e dal 2023 alla presidenza della Fondazione Arte CRT. “Città di musei e fondazioni, di artisti, artiste, gallerie, case editrici e imprese culturali, Torino conta su una preziosa eredità storica sulla quale ha fondato la propria vocazione di città-laboratorio della contemporaneità. Grazie all’impegno corale di istituzioni pubbliche e private, grazie alla visione di persone illuminate e a una rete di relazioni internazionali, Torino ha costruito nel tempo un ecosistema dell’arte strutturato e flessibile, che è stato capace di farsi protagonista della vita e della cultura della città nelle sue diverse stagioni. Ha saputo rispondere ai cambiamenti, trasformando le necessità e le difficoltà in invenzioni, sperimentazioni e nuove pratiche. La Conferenza di CIMAM è dunque un capitolo significativo del nostro percorso e, soprattutto, è un’occasione rara e straordinaria per unire voci, esperienze, culture, per scambiare e cambiare le nostre idee sul ruolo dell’arte e delle istituzioni artistiche nel presente e immaginare insieme i nostri futuri”.

Il tema Enduring Game (e il mantra Of Necessity Virtue) di questa 57esima edizione della Conferenza risponde alle sfide urgenti che i musei affrontano a livello globale: le pressioni finanziarie e politiche, le divisioni sociali e la necessità di reinventarsi, interrogandosi al contempo sul modo in cui i musei possano bilanciare resistenza e resilienza, ripensando al contempo la governance, le pratiche curatoriali, le strutture dei team e l’impegno comunitario, al fine di costruire istituzioni radicate nella solidarietà, nella cura e nell’immaginazione.

La Conferenza Annuale 2025 di CIMAM è curata da un Comitato dei Contenuti composto da Chus Martínez (Direttrice dell’Istituto Art Gender Nature di Basilea) che ne sarà presidente, Chiara Bertola (Direttrice della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino), Bernardo Follini (Curatore Senior della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo), Leevi Haapala (Preside dell’Accademia di Belle Arti dell’Università delle Arti di Helsinki), Malgorzata Ludwisiak (Ph.D., Esperta di gestione museale, Curatrice indipendente, Docente universitaria, Varsavia), Francesco Manacorda (Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea), Victoria Noorthoorn (Direttrice del Museo de Arte Moderno di Buenos Aires), Davide Quadrio (Direttore del MAO Museo d’Arte Orientale) e Kamini Sawhney (Responsabile Progetti d’Arte Pubblica, BlrHubba, esperta museale e curatrice indipendente, Bangalore).

La conferenza di quest’anno vuole essere un momento collettivo di pausa e di riflessione, un’opportunità per affrontare questioni difficili e per immaginare nuovi modelli istituzionali in risposta a un panorama sempre più complesso. Analizzando l’attuale clima di antagonismo politico e sociale, cercando di prevedere le future traiettorie per le istituzioni d’arte contemporanea, ci si interrogherà su come i musei potranno ritrovare il proprio equilibrio e riaffermare la loro rilevanza, così come le loro missioni sociali, pedagogiche e culturali, in un mondo frammentato.

Incentrata su un tema chiave che affronta le questioni urgenti del settore, la Conferenza offre un contesto dinamico per la riflessione critica e lo scambio attraverso un ricco programma che include keynote lectures, panel, workshop e visite ai luoghi d’arte della città ospitante. Attraverso tre giornate tematiche che combinano keynote accademiche di spicco come quelle di Françoise Vergès, Elizabeth Povinelli e Mariana Mazzucato con interventi artistici di performer quali Alessandro Sciarroni, Abdullah Miniawy e Diana Anselmo, chiamati a interpretare il presente che tutti affrontiamo e a innovare collettivamente strategie e metodologie, il programma è strutturato per superare il dialogo convenzionale e generare strategie concrete sia attraverso l’ascolto che il contributo attivo dei partecipanti.

Le tre keynote speaker principali – Françoise Vergès, Mariana Mazzucato e Elizabeth Povinelli – condividono un impegno profondo nel ripensare le eredità del colonialismo, della modernità e del potere. Ognuna lavora in modo interdisciplinare (abbracciando storia, teoria politica, filosofia e antropologia) per interrogare le strutture che plasmano il nostro presente culturale, immaginando al contempo alternative per il futuro. Ciò che le unisce è la loro capacità di intrecciare il pensiero speculativo e performativo con una rigorosa conoscenza del passato, aprendo possibilità etiche e politiche per futuri più giusti, plurali e decoloniali.

Come Presidente della Fondazione Torino Musei, che rappresenta le collezioni civiche della città di Torino dichiara Massimo Broccio, Presidente della Fondazione Torino Musei sono onorato che il CIMAM 2025 si tenga nella nostra città, dove esiste un eccellente sistema museale, attento all’inclusione e alle innovazioni e con una stretta collaborazione tra le varie istituzioni culturali pubbliche e private che lo compongono. Il comitato organizzativo e curatoriale, del quale fanno parte con nostro grande orgoglio anche i direttori della GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea e del MAO Museo d’Arte Orientale, ha pensato a un format nuovo per questi tre giorni di incontri, in cui gli interventi e i workshops, di altissimo livello, sono innestati e contaminati attraverso il linguaggio performativo artistico, fortemente poetico e ideale. In questo formato sostenibilità museale, collaborazione e trasformazione innovativa diventano paradigmi e temi di dialogo urgente, aprendo a nuove opportune possibilità di evoluzione dei musei contemporanei.”

Torino ha un ecosistema di istituzioni pubbliche e private dedicate all’arte contemporanea veramente prezioso – dichiara Francesco Manacorda, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea –, accogliere il CIMAM in questo contesto è un’occasione di scambio e di crescita che mette in luce il ruolo che la contemporaneità ha sempre avuto per questa città. Il tema del convegno è quanto mai urgente e le persone coinvolte di qualità stellare. Da questo evento la città ne uscirà rafforzata e con contatti e conversazioni aperte fondamentali a punti strategici chiave quali la sua innovazione e internazionalizzazione”.

Nel 2025, il CIMAM celebra il 20° anniversario del suo Travel Grant Program, che quest’anno sostiene 39 direttori, curatori e ricercatori provenienti da 20 Paesi per partecipare alla Conferenza Annuale. Il programma garantisce inclusività e diversità supportando professionisti provenienti da economie emergenti, consentendo loro di contribuire con le proprie prospettive a questi dibattiti globali e rafforzando il loro sviluppo professionale attraverso il dialogo e lo scambio. Il Travel Grant Program del 2025 è finanziato da Getty Foundation, Saastamoinen Foundation, Teresa A. L. Bulgheroni, Colección Patricia Phelps de Cisneros (CPPC), Mercedes Vilardell, Aimée Labarrere de Servitje, Eloisa Haudenschild, Fernando Zobel de Ayala, Chitra Talwar.

Il CIMAM (Comitato Internazionale per i Musei e le Collezioni d’Arte Moderna) è l’unica rete mondiale di direttori e curatori di musei d’arte moderna e contemporanea. Fondato all’Aia nel 1962, il CIMAM è un’organizzazione affiliata all’ICOM (International Council of Museums).

La visione del CIMAM è quella di un mondo in cui l’impatto culturale, sociale ed economico dei musei, delle collezioni e degli archivi d’arte moderna e contemporanea sulla società sia ampiamente riconosciuto. Per realizzare questa visione, la missione del CIMAM è quella di creare un forum internazionale e professionale per discutere e condividere le conoscenze su argomenti di interesse attraverso iniziative chiave, come la Conferenza annuale del CIMAM, fornire un supporto in linea con i valori etici dell’ICOM e del Codice etico del CIMAM, stabilire linee guida, protocolli e parametri di riferimento per le migliori pratiche museali e contribuire alla crescita del settore facilitando la cooperazione e lo sviluppo professionale. Guidata da un Consiglio Internazionale di Direttori di Musei d’Arte Moderna e Contemporanea, l’organizzazione si avvale dell’esperienza collettiva dei suoi membri per far progredire il settore e realizzare la visione condivisa. www.cimam.org

La 57ª Conferenza Annuale di CIMAM – International Committee for Museums and Collections of Modern Art si avvale del patrocinio del Ministero della Cultura.

Si ringraziano: Camera di Commercio Torino, il Consorzio Residenze Reali Sabaude e la Venaria Reale (Dinner Partners), OGR Torino, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Centrale Nuvola Lavazza (Venue Partners), Ceretto Aziende Vitivinicole, Pirelli HangarBicocca (Post-Conference Tour Support).

 

 

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LA FONDAZIONE ARTE CRT E L’ART WEEK TORINESE 2025

Nell’anno del suo venticinquesimo anniversario la Fondazione Arte CRT si conferma grande protagonista della Art Week torinese attraverso il sostegno a numerose iniziative nell’ambito della Fiera Internazionale di Artissima, nella Città di Torino ma anche fuori città!

AD ARTISSIMA

La campagna acquisizioni
In occasione della trentaduesima edizione di Artissima, la Fondazione Arte CRT incrementa a 300.000 euro lo storico Fondo Acquisizioni a beneficio delle collezioni di GAM – Galleria Civica di Arte Moderna di Torino e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.


IN CITTA’
31 ottobre – 2 novembre

La collezione

Le opere della collezione della Fondazione Arte CRT saranno grandi protagoniste dei riallestimenti delle collezioni della GAM e del Castello di Rivoli, oltre che presenti nelle grandi mostre temporanee di prossima apertura. Per maggiori dettagli vi invitiamo a visitare i siti dei musei.

 

Luci d’Artista 

La manifestazione giunta alla sua 28esima edizione torna ad illuminare il cielo della città di Torino con 32 installazioni luminose arricchite quest’anno da ben quattro nuove opere firmate da grandi protagonisti della scena artistica. Tra le nuove luci, due portano la firma della Fondazione CRT, da sempre al fianco di Luci d’Artista: la prestigiosa opera al neon di Tracey EminSex and Solitude, donata alla Città di Torino dalla Fondazione Arte CRT in occasione del suo 25esimo anniversario, e il progetto speciale delle OGR TorinoMummer Love, che animerà il monumentale cortile con un’opera dei Soundwalk Collective insieme a Patti Smith Philip Glass.

 

Ouverture – TAG 25th Annivesary

Partner storico di numerosi progetti e iniziative della Art Week, la Fondazione si conferma sostenitore unico degli eventi organizzati da TAG Torino Art Galleries, il collettivo di gallerie anch’esso giunto al venticinquesimo anno della sua istituzione. Con l’occasione, per la prima volta, dieci gallerie del circuito TAG inaugurano uno scambio culturale con le gallerie di Palma di Maiorca, associate in Art Palma Contemporani: il progetto Torino Art Gallery meets Art Palma Contemporani vedrà le sedi torinesi accogliere artisti e mostre provenienti da Maiorca durante l’art week torinese, per poi nel 2026 essere ospitate a loro volta sull’isola con mostre dedicate ai propri artisti.

Sabato 1 novembre le gallerie aprono contemporaneamente dalle h 18 alle h 23 per la Notte delle Arti Contemporanee; torna anche l’iniziativa mattutina Tag Art Coffee Break i visitatori potranno recarsi nelle gallerie associate venerdì 31 ottobre, sabato 1 e domenica 2 novembre dalle h 10 alle h 12 e partecipare alle “colazioni con l’arte”, un momento conviviale per incontrare artisti, galleristi e curatori.

 


FUORI CITTA’

La Art Week rappresenta un’occasione imperdibile per una gita fuori porta e scoprire “Abetare (un giorno a scuola), 2025. Disegni e scarabocchi dei banchi delle scuole di Dogliani e dei Balcani., la nuova opera pubblica realizzata da Petrit Halilaj per la seconda edizione di Radis a Dogliani (CN).

Sempre a Dogliani sarà possibile visitare fino al 7 dicembre (venerdì, sabato e domenica, dalle h 10 alle h 17) “Tutto ciò che tocchi cambia. Tutto ciò che cambi, ti cambia”, mostra curata da Marta Papini nell’ambito del progetto Radis che mette in dialogo opere della Fondazione Arte CRT e della Fondazione CRC.


… Infine sabato 1 novembre tutti gli occhi puntati su La Mole Antonelliana illuminata in occasione del venticinquennale della Fondazione Arte CRT.

In foto: Tracey Emin, Sex and Solitude, Ph. Andrea Guermani

APERTO 2025 | ARTE IN PRATICA

Prosegue la seconda edizione di Aperto, un programma gratuito di alta formazione per le professionalità dell’arte contemporanea, ideato e promosso da Fondazione Arte CRT.

Aperto è una rete di istituzioni e spazi del contemporaneo con una riconosciuta expertise nel campo della formazione e ha luogo nelle loro sedi a Torino. I partner progettano i seminari insieme al team che ha ideato il progetto (Giorgina Bertolino, Irene Calderoni, Bernardo Follini, Vittoria Martini). L’edizione 2025 di Aperto coinvolge il  Castello di Rivoli, Almanac Inn, Cripta 747, Mucho Mas!, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Artissima.

Il seminario è il formato scelto per approfondire uno specifico ambito: unisce l’acquisizione di nuove competenze alla dimensione teorica e riflessiva e all’attività laboratoriale.

Il programma 2025 di Aperto offre 4 seminari da luglio 2025 a febbraio 2026.

Per maggior informazioni visita il sito web del progetto.

Segui il profilo Instagram del progetto.

 


Seminario 3 | ARTE IN PRATICA: ALLESTIMENTO E PRODUZIONE | dal 10  al 12 dicembre 2025

Arte in pratica: allestimento e produzione è il terzo seminario intensivo e gratuito di Aperto.

La produzione e l’allestimento di una mostra o di una singola opera sono aspetti centrali nell’organizzazione e nel sistema dell’arte contemporanea e richiedono professionalità dotate di una pluralità di competenze sempre più specialistiche e aggiornate. Arte in pratica: allestimento e produzione è il terzo seminario del programma Aperto 2025, ed è pensato per fornire strumenti, tecniche, contenuti e spunti di confronto alle figure chiave dell’organizzazione di mostre e delle produzioni artistiche, come producer, project manager, coordinator di allestimenti ed exhibition designer, dando visibilità e attenzione ad abilità e funzioni spesso circoscritte al backstage dei progetti d’arte. Attraverso lezioni, workshop e momenti di discussione, il seminario ha due principali obiettivi. Il primo: affrontare e approfondire il ruolo di queste professionalità all’interno dei processi e delle fasi che preparano la presentazione pubblica di un’opera o di un’esposizione; il secondo: acquisire nuove conoscenze, facendo esperienza direttamente sul campo, nei luoghi in cui si produce arte e nelle mostre. Con una serie di casi studio, appresi direttamente dalla voce di esperti invitati, affronteremo i temi dell’organizzazione, dell’allestimento e della produzione alla luce della relazione fondamentale con artisti, curatori, architetti, conservatori, restauratori, con lo spazio espositivo, la committenza, le istituzioni. Entreremo direttamente in contatto con realtà e professionisti della produzione d’arte, esplorando tecniche e materiali di alto artigianato e strumentazioni tecnologiche avanzate.

Il seminario, destinato a 20 partecipanti (dai 22 ai 40 anni) si rivolge ad allestitori, exhibition designer, architetti, producer e project manager e richiede formazione o esperienze pregresse in questi ambiti. È pensato come occasione per apprendere e sperimentare e per ampliare la propria rete di contatti.

Arte in pratica: allestimento e produzione è un seminario curato da Giuseppe Tassone, responsabile del dipartimento tecnico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, con cui collabora da vent’anni realizzando le mostre interne e in sedi esterne e seguendo le produzioni di esposizioni e opere, e da Leonardo Pietropaolo, assistente curatore della Fondazione dal 2025. Il programma è stato progettato in collaborazione con Il programma è stato progettato in collaborazione con la faculty di Aperto.

Strutturato in lezioni e workshop, il seminario intensivo si svolgerà dal 10 al 12 dicembre 2025 presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Fonderia Artistica De Carli e il
MAUTO – Museo Nazione dell’Automobile.

Il termine per inviare la propria candidatura è il 14 novembre entro le h 12 all’indirizzo applications@aperto-crt.it

 

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LUCI D’ARTISTA 2025 | OPENING

Venerdì 24 ottobre, dalle ore 18:15, Torino tornerà a brillare e il cielo della città si trasformerà in un grande palcoscenico di luce, con 32 installazioni luminose, arricchite quest’anno da ben quattro nuove opere firmate da grandi protagonisti della scena artistica: Tracey Emin, il collettivo Soundwalk Collective insieme alla poetessa e musicista Patti Smith e al compositore Philip Glass, Riccardo Previdi e Gintaras Didžiapetris. Saranno coinvolti nuovi spazi della città che entreranno a far parte della mappa luminosa di Luci d’Artista, confermando la vocazione della manifestazione a rinnovarsi e a estendere la propria presenza nel tessuto urbano di Torino.

Le Luci d’Artista della 28° edizione resteranno accese dal 24 ottobre 2025 all’11 gennaio 2026 e in questi mesi piazze, monumenti e luoghi simbolo della città dialogheranno con l’arte contemporanea, trasformando Torino in un museo dove la protagonista è la luce.

Tra le nuove installazioni luminose, due portano la firma della Fondazione CRT, da sempre al fianco di Luci d’Artista: la prestigiosa opera al neon di Tracey Emin, Sex and Solitude, donata alla Città di Torino dalla Fondazione Arte CRT, e il progetto speciale delle OGR Torino, Mummer Love, che animerà il monumentale cortile con un’opera dei Soundwalk Collective insieme a Patti Smith e Philip Glass.

Luci d’Artista accoglie infatti tra i suoi protagonisti un’icona dell’arte contemporanea internazionale: la britannica Tracey Emin. Si tratta della prima e unica opera pubblica in Italia dell’artista. Un ingresso reso possibile proprio grazie alla Fondazione Arte CRT che per celebrare il suo venticinquesimo anniversario ha deciso di donare alla Città una prestigiosa opera al neon dal titolo Sex and Solitude, collocata nei Giardini Reali bassi, firmata da una delle figure più acclamate al mondo, autrice, tra i molti linguaggi praticati, di celebri creazioni luminose.

 

 

L'opera di Tracey Emin, Sex and Solitude, Ph. Andrea Guermani

Tracey Emin, Sex and Solitude, Ph. Andrea Guermani

Sex and Solitude di Tracey Emin

Un neon di 106 x 804 cm che riproduce la grafia inconfondibile dell’artista, sarà allestita ai Giardini Reali, divenendo parte del patrimonio luminoso della città. Realizzata originariamente per l’omonima mostra a Palazzo Strozzi, l’opera racchiude i due poli centrali della ricerca di Emin – la sessualità (sex) e la vulnerabilità (solitude) – restituendo, attraverso la luce, l’intensità emotiva e la tensione poetica che caratterizzano il suo lavoro. Per la prima volta in Italia, un’opera di Tracey Emin verrà allestita in uno spazio pubblico ed entrerà a far parte di una collezione permanente (quella di Luci d’Artista).

Da oltre trent’anni, Tracey Emin impiega il neon come mezzo espressivo fondamentale nella sua arte. Ogni sua creazione nasce da un’ispirazione profonda: un messaggio, un pensiero o un’emozione. La sua prima opera realizzata con questo materiale risale al 1995.

Il suo legame con il neon affonda le radici nella sua infanzia trascorsa a Margate, situata sull’Isola di Thanet, nel Kent, affacciata sul Mare del Nord, in cui le insegne luminose erano un elemento abituale del paesaggio costiero. L’artista trae ispirazione proprio da questi ricordi giovanili, evocati dalla luce vibrante e scintillante delle insegne.

A differenza di molti artisti che, a partire dagli anni Sessanta, hanno utilizzato il neon con caratteri standard e frasi distaccate, Tracey Emin adotta un approccio radicalmente diverso, distinguendosi per l’uso della propria calligrafia, abbinata a frasi brevi, intense e profondamente personali. Le sue scritte, spesso incisive e dirette, esplorano temi come la fragilità dell’amore e l’esistenza umana.

L’artista ritiene che il neon abbia la straordinaria capacità di suscitare sentimenti. Come ha affermato lei stessa: «Il neon è emozionale per tutti. I gas neon e argon ci fanno sentire qualcosa di positivo, ed è per questo che li troviamo nei luna park, nei casinò, nei quartieri a luci rosse e nei bar. Il neon può persino aiutare chi soffre di depressione».

Nelle sue installazioni al neon, Emin condensa poesia, mistero, colore e luce, rendendo ogni opera un’intima sintesi della sua persona.

 

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In foto: Tracey Emin, Sex and Solitude, Ph. Andrea Guermani

IL DIARIO DI RADIS 2025 | 6^ puntata

Arriva nelle Langhe il progetto che l’artista kosovaro porta avanti da quasi quindici anni. Per la seconda edizione di Radis, al posto di una piccola scuola di borgata, in disuso dagli anni Settanta, una scultura permanente di Halilaj si integra con il paesaggio che abbraccia le Alpi e le colline.

Con la sesta puntata del Diario, intitolata Il racconto di Petrit Halilaj, si chiude il diario della seconda edizione; la curatrice Marta Papini raccoglie la testimonianza dell’artista kosovaro che il 5 ottobre ha inaugurato nelle Langhe Abetare (un giorno a scuola), prima sua opera permanente in Italia. I segni incisi sui banchi della vecchia scuola di Borgata Valdibà diventano una scultura pubblica dove la memoria personale e collettiva, dall’infanzia a Runik alle tracce lasciate dai bambini delle Langhe, convergono in un racconto condiviso di immaginazione e futuro.

Per leggere il Diario completo scaricare QUI.

Buona lettura!

 

 

AULARTE 2025 | FORMAZIONE DOCENTI

Dopo il successo dello scorso anno che ha coinvolto più di 400 insegnanti di ogni ordine e grado, è stata presentata ieri alla GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino la seconda edizione del programma di formazione docenti di aulArte, bando ideato e promosso dalla Fondazione Arte CRT in collaborazione con la Direzione Scolastica Regionale del Piemonte.

Insieme ai rappresentanti dei Dipartimenti Educazione delle istituzioni coinvolte nel progetto – Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Merz, PAV Parco Arte Vivente, Pinacoteca Agnelli – sono state illustrate le proposte e le modalità per poter partecipare alle giornate di formazione, che si terranno tra ottobre 2025 e marzo 2026.

Al contributo per favorire l’accesso ai luoghi di cultura da parte degli studenti e delle studentesse dei 30 istituti piemontesi selezionati a giugno, aulArte affianca per il secondo anno un programma di formazione docenti a cura dei Dipartimenti Educazione delle istituzioni di arte contemporanea, con l’obiettivo di fornire gli strumenti utili a sviluppare autonomamente una didattica che utilizzi l’arte contemporanea nell’ambito dei programmi scolastici. Le e i docenti potranno accedere, a titolo gratuito e previa prenotazione, a una o più delle attività proposte, al termine di ciascuna delle quali verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Il primo appuntamento, L’arte come scintilla per nuove prospettive: il potere trasformativo della domanda, organizzato dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e curato da Paola Zanini (Responsabile Dipartimento Educazione Castello di Rivoli), si terrà sabato 18 ottobre. La giornata di formazione teorico-pratica esplorerà il potere intrinseco dell’arte di generare domande, stimolando la curiosità e il pensiero critico. L’incontro si inserisce nell’ambito dell’Accademia della Curiosità del Castello di Rivoli, che mira a coltivare la capacità di interrogarsi e agire con responsabilità attraverso l’arte. Un secondo incontro dall’analogo format si terrà sabato 7 febbraio 2026, focalizzato specificamente sulle nuove opere della Collezione del Museo e sulle mostre in programma.

Sabato 8 novembre, Equilibrio dove sei? Un percorso di conoscenza dell’equilibrio corporeo a partire dall’idea di Open School del Terzo Paradiso, organizzato da Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e curato dall’Ufficio Ambienti d’ Apprendimento e Formazione in collaborazione con le esperte dell’Associazione Sportiva Circobiloba e di Open School del Terzo Paradiso. L’attività offrirà un percorso esperienziale incentrato sull’equilibrio fisico ed emotivo, legato ai temi dell’innovazione didattica, inclusione e benessere a scuola, combinando teorie educative e pratiche corporee. Sabato 17 gennaio 2026 Nasce prima il libro o la gallina? Un esercizio di scrittura creativa e collettiva sui passi di Zoe Salvamondo e del Terzo Paradiso, una mattinata di formazione teorico-pratica che guiderà le e i docenti in un percorso di creazione collettiva ispirato al personaggio di Zoe Salvamondo e al concetto di Terzo Paradiso.

M²/M² [MarioMerz] è organizzato dalla Fondazione Merz e si terrà martedì 11 novembre. In occasione del ventesimo anniversario della Fondazione, la formazione per insegnanti sarà dedicata all’approfondimento dei punti di contatto tra il lavoro di Mario Merz e Marisa Merz, con un momento teorico dedicato all’opera di Mario Merz e una sessione pratica incentrata sull’apprendimento della tecnica dell’intreccio del vimini, interpretata come linguaggio propedeutico alla creazione di oggetti scultorei, con l’obiettivo di stimolare una consapevolezza critica nella fruizione e produzione artistica. Martedì 10 marzo 2026 l’incontro M²/M²[MarisaMerz] analizza i disegni e le tessiture di Marisa Merz come espressione di una gestualità ciclica e in dialogo con il tempo, mentre la sessione laboratoriale sarà dedicata all’apprendimento dei principi base della tecnica dell’uncinetto.

GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino organizza tre appuntamenti: il primo, il workshop con Alessandra Racca Dialoghi immersivi – Parole di Notte si terrà lunedì 17 novembre. La mostra Notti. La rappresentazione del Notturno dal Settecento a oggi sarà lo spunto per un laboratorio di scrittura poetico-narrativa dedicato a docenti delle scuole secondarie di primo grado; l’attività include una visita alla mostra. Un secondo appuntamento con il medesimo format sarà dedicato a docenti delle scuole secondarie di secondo grado, lunedì 24 novembre; lunedì 1° dicembre, infine, Dialoghi Immersivi – Come per incanto proporrà un incontro con Elisabetta di Maggio e un workshop dedicato ai docenti delle scuole primarie focalizzato sulla mostra Frangibile dell’artista, che esplora gli aspetti materiali e la manualità dell’arte.

PAV Parco Arte Vivente organizza mercoledì 10 dicembre Wunderkammer d’Altrove, a cura della curatrice Orietta Brombin e dell’educatrice museale Elisabetta Reali. L’incontro propone un viaggio tra arte, identità e natura, ispirandosi al lavoro dell’artista italo-senegalese Binta Diaw, ed esplorando temi come migrazione, appartenenza, corpo e territorio, diaspora, genere, memoria, decolonizzazione e multiculturalità. Mercoledì 18 marzo 2026 l’incontro Bioma Preview offrirà una visita primaverile agli spazi esterni del PAV e fornirà informazioni sulla nuova mostra interattiva Bioma di Piero Gilardi e sul PAV_Herbarium, la collezione di specie botaniche.

Sabato 31 gennaio 2026 L’educazione informale in Pinacoteca Agnelli. Identità della nostra epoca, organizzato dalla Pinacoteca Agnelli, attiverà riflessioni sull’identità attraverso l’arte, con una visita alla mostra Alice Neel. I am the century, occasione per esplorare il tema del ritratto e le questioni umane, sociali e politiche sollevate dall’artista, e un workshop pratico per approfondire il tema in chiave contemporanea. Il secondo appuntamento, L’educazione informale in Pinacoteca Agnelli. Dal museo al territorio e ritorno si terrà sabato 14 marzo e prevederà una visita guidata alla Pista 500, storico circuito di collaudo delle automobili FIAT, oggi percorso espositivo all’aperto che ospita un progetto di installazioni artistiche che saranno oggetto di riflessione del workshop e permetteranno di approfondire l’impatto che il museo contemporaneo può avere sul territorio che lo accoglie.

 

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RADIS 2025 | OPENING

La Fondazione Arte CRT ringrazia coloro che hanno partecipato all’inaugurazione dell’opera pubblica Abetare (un giorno a scuola), 2025. Disegni e scarabocchi dei banchi delle scuole di Dogliani e dei Balcani di Petrit Halilaj, che si è tenuta domenica 5 ottobre presso Borgata Valdibà a Dogliani (CN) nell’ambito di Radis, il  progetto quadriennale di arte nello spazio pubblico realizzato in collaborazione con la Fondazione CRC.

L’opera site-specific è stata concessa in comodato d’uso gratuito al Comune di Dogliani, Cuneo.

Un sentito ringraziamento all’artista Petrit Halilaj, alla curatrice Marta Papini e a tutto il team per aver reso possibile il progetto. Grazie a Mauro Gola, Presidente della Fondazione CRC, per aver prontamente accettato di condividere competenze, risorse e conoscenze, e a Claudio Raviola, Sindaco del Comune di Dogliani, insieme a l’Assessore Gianluca Navello per l’entusiasmo e la disponibilità ad accogliere nel proprio comune il progetto Radis.

Si ringrazia anche l’Associazione Feliz e Scatola Gialla per le attività dedicate alle scuole.

Infine, la Fondazione è riconoscente agli abitanti e alle abitanti di Dogliani e dei comuni della Langa monregalese e albese per averla accompagnata in questo viaggio, la loro presenza ha reso questo evento un momento speciale.

 

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Photo credit: Giuliano Berti

Inaugurata la nuova opera pubblica di Petrit Halilaj dal titolo Abetare (un giorno a scuola), 2025. Disegni e scarabocchi dei banchi delle scuole di Dogliani e dei Balcani, curata da Marta Papini e realizzata nell’ambito della seconda edizione di Radis, il progetto di arte nello spazio pubblico sostenuto dalla Fondazione Arte CRT in collaborazione con Fondazione CRC.

RADIS PRESENTA ABETARE (UN GIORNO A SCUOLA)

La seconda edizione di Radis, il progetto di arte nello spazio pubblico ideato e sostenuto dalla Fondazione Arte CRT, ente “art oriented” della Fondazione CRT, si conclude con l’inaugurazione dell’opera site-specific Abetare (un giorno a scuola), 2025. Disegni e scarabocchi dei banchi delle scuole di Dogliani e dei Balcani dell’artista kosovaro Petrit Halilaj.

L’inaugurazione al pubblico dell’opera si terrà domenica 5 ottobre alle ore 11.30 alla presenza dell’artista Petrit Halilaj, della curatrice Marta Papini e di istituzioni e autorità, con un’introduzione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (Presidente della Fondazione Arte CRT), Mauro Gola (Presidente della Fondazione CRC) e Claudio Raviola (Sindaco del Comune di Dogliani). Dopo un welcome coffee offerto all’attigua azienda agricola di Marco Zabaldano, la giornata proseguirà con l’inaugurazione della mostra Tutto ciò che tocchi cambia. Tutto ciò che cambi, ti cambia presso la Chiesetta del Ritiro della Sacra Famiglia, Belvedere di Dogliani; rinfresco offerto presso la Sala Polifunzionale di Dogliani.

Con Radis portiamo l’arte fuori dai musei e dentro la vita delle persone, in dialogo con i territori e le comunità. Crediamo che la cultura, quando diventa accessibile e condivisa, sia una radice capace di generare coesione sociale, bellezza, sviluppo per il futuro” afferma la Presidente della Fondazione CRT Anna Maria Poggi. “È questo il senso profondo di un progetto che non solo arricchisce il patrimonio artistico del Piemonte, ma rafforza anche i legami tra le persone e i luoghi”.

Affidata, come nella prima edizione di Radis, alla curatrice Marta Papini e in collaborazione con la Fondazione CRC, l’opera di questa seconda edizione, che si avvale del patrocinio della Regione Piemonte, è stata realizzata nella Borgata Valdibà, in un punto panoramico nel cuore delle Langhe, lungo la strada che conduce da Dogliani a Monforte d’Alba. In questo luogo, dove prima sorgeva una piccola scuola di borgata, un edificio di due piani in disuso dagli anni Settanta, l’artista ha creato un’opera che occupa lo spazio lasciato dalla vecchia scuola che al tempo stesso apre alla possibilità di ammirare il paesaggio circostante, prima nascosto dall’edificio.

L’installazione resterà di proprietà della Fondazione Arte CRT e sarà data in comodato al Comune di Dogliani.

Siamo felici di inaugurare l’opera della seconda edizione di Radis, un progetto a cui la Fondazione Arte CRT dedica particolare attenzione e che ha l’obiettivo di lasciare una traccia significativa e duratura nel territorio di Dogliani e della nostra regione” dichiara Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Arte CRT. “L’opera di Petrit Halilaj interpreta questo impegno: è un lavoro nato per connettere luoghi e comunità apparentemente distanti – le Langhe e i Balcani – avvicinati dal linguaggio comune dell’immaginario e della fantasia infantile. L’artista ha tradotto i disegni dei bambini e delle bambine, tracciati sui banchi di scuola, in una scultura permanente, capace di arricchire il paesaggio e di dialogare con la storia del luogo. Sono convinta che questa installazione saprà coniugare memoria e prospettiva, offrendo alla collettività un nuovo spazio di riflessione e di condivisione.

Abetare (un giorno a scuola), 2025. Disegni e scarabocchi dei banchi delle scuole di Dogliani e dei Balcani è la prima opera permanente del progetto Abetare, da cui trae il titolo, una serie di opere che Halilaj porta avanti dal 2015, e dà forma alla casa stilizzata incisa su un banco da una bambina o da un bambino di una scuola di Dogliani. L’artista ha assemblato tubi di acciaio piegati e ritorti per riprodurre fedelmente il disegno, rendendo uno scarabocchio fugace un’opera scultorea e permanente. Come racconta il titolo, Halilaj ha dato vita a una nuova scuola immaginaria, popolata da creature, scritte e simboli provenienti sia dai banchi delle Langhe sia dei Balcani. L’opera è un crocevia di segni e figure di diverse aree geografiche, un incontro che diventa una celebrazione gioiosa dell’immaginazione e della fantasia, della libertà e del gioco di bambine e bambini di ogni luogo e di ogni tempo.

Iniziata nel 2015, Abetare parte dall’archiviazione dei disegni trovati sui banchi nella ex scuola di Runik (Kosovo), villaggio dove Halilaj è cresciuto. L’artista ha creato un archivio di disegni da cui attinge per creare sculture monumentali in acciaio o bronzo, ispirate all’immaginario infantile di aree geografiche ed epoche differenti, che nelle opere si sovrappongono in un linguaggio unitario. La serie Abetare è stata esposta in diverse importanti istituzioni, tra cui il tetto del Metropolitan Museum of Art di New York nel 2024, nell’ambito della Roof Garden Commission.

I disegni dei bambini sono una porta verso la libertà” dichiara l’artista Petrit Halilaj. “Quando ho iniziato a esprimere i miei desideri e i miei pensieri, mi sono sempre sentito più a mio agio nel disegnare piuttosto che nel parlare. Disegnare era come respirare, persino come volare. Il processo di raccolta del materiale per le opere della serie Abetare comporta l’esame di un’enorme quantità di disegni, in particolare quelli lasciati dai bambini sui banchi di scuola che provengono dal Kosovo, dai Balcani e ora anche da Dogliani. Racchiudono verità che spesso gli adulti non riescono a esprimere. Sono crude, tenere e coraggiose, scintille d’inventiva e libertà. Mi ricordano che l’arte può essere una forma di sopravvivenza, ma anche di gioco.

Gli scarabocchi sui banchi di scuola sono un gesto che accomuna le bambine e i bambini di ogni parte del mondo. Dal momento in cui riescono a tenere una matita in mano, il mondo è il loro foglio: porte, tavoli, pavimenti, cassetti. Chiunque può ricordare, scavando nella propria memoria, di aver disegnato sulla superficie verde acqua del proprio banco: una casetta stilizzata, le proprie iniziali, un sole sorridente, un lapidario CIAO. Non per vandalismo o trasgressione, ma per la necessità di appropriarsi di un oggetto – così quotidiano eppure così anonimo – e di lasciare una traccia del proprio passaggio, trasformando il banco nel testimone della propria esistenza nello spazio scolastico.

Abetare (un giorno a scuola) di Petrit Halilaj è la seconda opera del programma di arte pubblica Radis,” dichiara la curatrice Marta Papini. “La prima – le masche di Giulia Cenci – aveva reso omaggio alle storie sedimentate nella radura del Chiot Rosa: storie di resistenza, paura, gioia, storie d’amore e odio, storie di animali e piante. L’opera di Petrit Halilaj ci dischiude un altro mondo di storie, quello dell’infanzia. Abetare (un giorno a scuola) è un inno alla libertà e all’immaginazione: una casa popolata da creature disegnate sui banchi di scuola delle Langhe e dei Balcani. Un incontro di culture che diventa una celebrazione gioiosa della fantasia e del gioco di bambine e bambini di ogni luogo e di ogni tempo.

Sempre domenica 5 ottobre, insieme all’opera di Petrit Halilaj verrà inaugurata nella Chiesetta del Ritiro della Sacra Famiglia di Dogliani la mostra Tutto ciò che tocchi cambia. Tutto ciò che cambi, ti cambia a cura di Marta Papini, che accoglierà opere dalle collezioni della Fondazione Arte CRT e della Fondazione CRC, con l’intento di restituirle alla visione della collettività del territorio piemontese. Il riferimento al romanzo distopico di Octavia E. Butler La parabola del seminatore, il cui incipit dà il titolo alla mostra, è ispirato da Notes for recovery (hold) di Nolan Oswald Dennis, una delle opere in mostra. La mostra offre una riflessione sull’arte come strumento di speranza e di apertura verso il futuro, attraverso la selezione di opere di Marina Abramović, Sol Calero, Chiara Camoni, Bracha L. Ettinger, Dorothy Iannone e Nolan Oswald Dennis, che toccano questi temi declinandoli da molteplici prospettive.

Per il secondo anno, grazie alla confermata collaborazione con Fondazione Arte CRT, il progetto Radis promuove in provincia di Cuneo un percorso d’arte pubblica inedito e di grande valore, capace di coinvolgere un artista internazionale e di attivare le comunità” commenta Mauro Gola, presidente della Fondazione CRC. “A conferma del ruolo strategico che la bellezza può avere oggi, come forza generativa capace di sostenere lo sviluppo e la crescita dei nostri territori.

Il progetto Radis, dal piemontese radis (radice), nasce per avvicinare l’arte contemporanea a un pubblico esteso e interviene in contesti non convenzionali. Radis si articola in diverse azioni: la commissione opere di arte pubblica permanente, un programma educativo per le scuole curato da Feliz in collaborazione con l’associazione La Scatola Gialla, che proseguirà anche a opera già installata, la mostra e un public program con l’obiettivo di avvicinare il pubblico all’inaugurazione dell’opera di Petrit Halilaj, un programma di valorizzazione delle opere di arte pubblica nella provincia di Cuneo, con un focus specifico sul progetto A Cielo Aperto di Fondazione CRC. Ideati da Barbara De Micheli, project manager e producer con consolidata esperienza nella gestione di progetti artistici e culturali, questi itinerari di scoperta delle opere diffuse sul territorio cuneese offrono al pubblico l’opportunità di esplorare un patrimonio artistico che si fonde con il paesaggio e le comunità locali e si concluderanno sabato 11 e domenica 12 ottobre: a Dogliani protagonista sarà proprio l’opera di Petrit Halilaj, con attività di mediazione culturale, laboratori e merenda per bambini in italiano e inglese; ad Alba, un incontro con le opere Alba di Valerio Berruti e Porta di Luce di Samuel Di Blasi; a Guarene, una passeggiata e conversazione intorno all’opera I Dormienti di Hilario Isola, in occasione dell’anniversario dei 23 giorni della città di Alba; infine, a Castagnito, incontro con l’opera Paesaggio in 565 giorni e 33 scalini di Victoria Stoian.

È con grande orgoglio che il Comune di Dogliani ha accolto la seconda edizione di Radis, un progetto che coniuga e mette in dialogo l’energia dell’arte contemporanea e l’identità dei territori e delle comunità che li abitano” dichiara Claudio Raviola, sindaco di Dogliani. “L’intervento artistico di Petrit Halilaj ha permesso di dare una nuova visibilità e fruibilità turistica alla Borgata Valdibà, un’area significativa del nostro territorio, lungo la strada che collega Dogliani e Monforte; l’installazione rappresenta una ragione in più per percorrerla, inserendosi tra le numerose proposte di un turismo sostenibile, che preferisce i tempi più lenti della passeggiata o della pedalata. Tempi che permettono di osservare e vivere appieno il paesaggio, in una dimensione di totale contatto con la natura.

Nel quadriennio 2024-2027 Radis produrrà opere nello spazio pubblico attraverso un percorso di coinvolgimento attivo di abitanti, enti locali e associazioni. Le nuove produzioni, in dialogo con le storie locali e il paesaggio, contribuiranno a creare un nuovo immaginario condiviso e potranno diventare leva per un turismo attento all’ambiente e alla sostenibilità.

 

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Photo credit: Giuliano Berti

INAUGURAZIONE OPERA RADIS 2025

Domenica 5 ottobre alle ore 11.30  in Borgata Valdibà, Dogliani (CN) sarà inaugurata la nuova opera pubblica di Petrit Halilaj dal titolo Abetare (un giorno a scuola), 2025. Disegni e scarabocchi dei banchi delle scuole di Dogliani e dei Balcani, curata da Marta Papini e realizzata nell’ambito della seconda edizione di Radis, il progetto di arte nello spazio pubblico sostenuto dalla Fondazione Arte CRT in collaborazione con Fondazione CRC.

L’evento sarà accompagnato dalla visita alla mostra ” Tutto ciò che tocchi cambia. Tutto ciò che cambi, ti cambia” a cura di Marta Papini, con una selezione di importanti opere dalle collezioni della Fondazione Arte CRT e della Fondazione CRC.

Programma della giornata:

h 9.00 partenza navetta gratuita da Torino per Dogliani *

h 8.30 partenza navetta gratuita da Milano per Dogliani *

A partire dalle h 10.00 partenza navette gratuite da Dogliani (P.zza Luigi Einaudi) per Borgata Valdibà. La strada per Borgata Valdibà sarà interdetta alle auto, si invita pertanto il pubblico a parcheggiare a Dogliani e utilizzare le navette a disposizione.

Le navette saranno disponibili per tutta la mattinata fino alle h 14.00 per tornare a Dogliani.

h 11.30  Inaugurazione dell’opera Abetare (un giorno a scuola), 2025. Disegni e scarabocchi dei banchi delle scuole di Dogliani e dei Balcani, alla presenza dell’artista Petrit Halilaj, della curatrice Marta Papini e di istituzioni e autorità.

Introducono Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Arte CRT; Mauro Gola; Presidente della Fondazione CRC; e Claudio Raviola, Sindaco del Comune di Dogliani.

Welcome coffee offerto all’attigua azienda agricola di Zabaldano Marco

h 12.30 inizio del rientro verso Dogliani con le navette

h 13.30 inaugurazione mostra Tutto ciò che tocchi cambia. Tutto ciò che cambi, ti cambia presso Chiesetta del Santo Ritiro,  Belvedere di Dogliani

h 14.00 light lunch offerto alla Sala Polifunzionale di Dogliani

h 16.00 rientro delle navette verso Torino e Milano

* Servizio di navetta gratuito da Torino e Milano verso Dogliani.

Torino: partenza da c.so Bolzano 44 (stazione di Porta Susa, agli stalli degli autobus 11/13) alle ore 9.00, ritorno a Torino alle ore 17.30.

Milano: partenza da largo Isarco 2 (fronte Fondazione Prada) alle ore 8.30, ritorno a Milano alle ore 18.30.

 

Per prenotare la navetta, inviare una mail a info@fondazioneartecrt.it specificando il luogo di partenza.

 

 

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IL DIARIO DI RADIS 2025 | 5^ puntata

Arriva nelle Langhe il progetto che l’artista kosovaro porta avanti da quasi quindici anni. Per la seconda edizione di Radis, al posto di una piccola scuola di borgata, in disuso dagli anni Settanta, una scultura permanente di Halilaj si integrerà con il paesaggio che abbraccia le Alpi e le colline.

Nella quinta puntata del Diario, intitolata Con supercondominio7 l’arte indipendente si fa casa comune, il duo curatoriale Treti Galaxie racconta la settima edizione dell’evento che ha portato a Dogliani progetti indipendenti da tutta Italia ed Europa per riflettere su arte pubblica ed educazione, tra presentazioni, performance e incontri che trasformato il paese in un laboratorio collettivo di memorie, pratiche e sogni condivisi.

Per leggere il Diario completo scaricare QUI.

Buona lettura!

 

In foto: Supercondomino7, a cura di Treti Galaxie, 6-7 settembre 2025, Dogliani. Nell’ambito di Radis, progetto di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in collaborazione con Fondazione CRC. © Luca Vianello