NATURECULTURES. ARTE E NATURA DALL’ARTE POVERA A OGGI

Nell’ambito del programma culturale della mostra Naturecultures, Giovedì 23 giugno ore 18:30 presso OGR Torino | Marcella Beccaria, Capo Curatore e Curatore delle Collezioni del Castello di Rivoli e co-curatore della mostra, accompagnerà il pubblico in una visita speciale conversando con l’artista Gilberto Zorio tra le sue opere allestite in mostra.

Storica dell’arte, curatrice e autrice di pubblicazioni, Marcella Beccaria è Capo Curatore e Curatore delle Collezioni al Castello di Rivoli. È Vice Presidente AMACI Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani. Ha conseguito la Specializzazione in Storia dell’arte e studi museali presso Graduate School Arts and Science Boston University e ha iniziato il percorso di curatore museale negli USA, a Institute of Contemporary Art Boston. Al Castello ha sviluppato la collezione e curato mostre a partire da Olafur Eliasson Your Circumspection Disclosed, 1999, prima installazione realizzata da Eliasson in un museo italiano e prima sua opera a entrare in una collezione museale italiana. Altre mostre che inaugurano la carriera di artisti includono Francesco Vezzoli, 2002; Roberto Cuoghi, 2008, itinerata a ICA Londra; Marinella Senatore, 2013, itinerata a Museum of Art Santa Barbara. Altre mostre comprendono Vanessa Beecroft, 2003; Claes Oldenburg Coosje van Bruggen, 2006, itinerata a Fundació Miró Barcellona; Vito Acconci, 2010; La storia che non ho vissuto, 2012; Gilberto Zorio, 2017; Nalini Malani, 2018 con Centre Pompidou; Yuri Ancarani, 2019 con Kunsthalle Basel, vincitore Italian Council 2; Giulio Paolini, 2020. Mostre co-curate con Carolyn Christov-Bakargiev includono Giovanni Anselmo, 2016; Wael Shawky, 2016; COLORI, 2017; Anri Sala, 2019; Anne Imhof, 2020 con Tate, Londra e Art Institute Chicago; Otobong Nkanga, 2021 con Villa Arson, vincitore PAC2020; ESPRESSIONI CON FRAZIONI, 2022.

Ulteriori mostre includono Heart of Darkness, OGR, Torino, 2019; Dall’argilla all’algoritmo. Collezioni Intesa Sanpaolo e Castello di Rivoli, Gallerie d’Italia Milano, 2019; Marinella Senatore, Centre for the Less Good Idea, Johannesburg, 2019, progetto vincitore Italian Council 4; E luce fu, San Francesco, Cuneo, 2020; Rare Earths, Navy Piers, Chicago, 2022; Naturecultures, OGR Torino, 2022. Per AMACI nel 2022 ha curato Cogli l’attimo, prima giornata di studi sulla performance.

Beccaria è autrice di più cataloghi, come Olafur Eliasson, monografia Tate Londra, 2013. È professore presso NABA, Milano.

 

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Immagine: Gilberto Zorio e Marcella Beccaria

Credits: Luigi De Palma for OGR Torino

 


Naturecultures.

Arte e Natura dall’Arte povera a oggi. Dalle Collezioni della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT al Castello di Rivoli

A cura di Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Marcella Beccaria, Capo Curatore e Curatore delle Collezioni, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Samuele Piazza, Senior Curator, OGR Torino.

Dal 29 aprile al 22 settembre 2022 OGR Torino in collaborazione con il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea presenta “Naturecultures. Arte e Natura dall’Arte povera a oggi. Dalle Collezioni della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT al Castello di Rivoli, una mostra allestita al Binario 1 e 2 di OGR Torino. L’esposizione è organizzata da OGR Torino e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, con il contributo straordinario della Fondazione CRT e il supporto della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT che, dal 2000, arricchisce e valorizza il patrimonio culturale e artistico del territorio in una dimensione internazionale.

La mostra presenta opere in prevalenza della collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, acquisite tra il 2000 e il 2021 grazie alla Fondazione CRT: una sinergia che ha consentito a Torino e al Piemonte di costruire, in poco più di vent’anni, una delle più significative raccolte d’arte contemporanea al mondo a disposizione del pubblico.

Da maggio a settembre ospiti d’eccezione accompagneranno il pubblico alla scoperta degli artisti e delle opere presenti in mostra.

NATURECULTURES. Arte e Natura dall’Arte Povera a oggi

OGR Torino e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
presentano

Naturecultures
Arte e Natura dall’Arte Povera a oggi. Dalle Collezioni della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT al Castello di Rivoli

A cura di Carolyn Christov-Bakargiev, Marcella Beccaria e Samuele Piazza

Con il supporto della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT
Con il contributo straordinario della Fondazione CRT

29.04 – 22.09.2022

 

NatureculturesArte e Natura dall’Arte Povera a oggi. Dalle Collezioni della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT al Castello di Rivoli: una ridefinizione della relazione con il mondo che ci circonda e la sua evoluzione caratterizza la mostra che aprirà il 29 aprile 2022 nei Binari 1 e 2 di OGR Torino.

Contemporaneamente ad altri artisti internazionali attivi a partire dalla fine degli anni sessanta del secolo scorso, gli artisti dell’Arte povera, molti dei quali torinesi, indagavano la realtà dell’esperienza fisica e incanalavano nelle loro opere l’energia invisibile che scorre nel mondo. Usavano tecniche elementari e materiali comuni per superare la separazione tra natura e artificio e rendere percepibile una consapevolezza corporea del mondo sensibile. Con le loro opere, hanno anticipato l’ecologia contemporanea. Scettici riguardo all’accelerazione dello sviluppo economico, erano consapevoli della necessità di un nuovo equilibrio ambientale. Erano vitali, ottimisti, pacifisti e anarchici, e hanno trasformato la definizione stessa di arte attraverso l’incrocio libero tra pittura, scultura, performance, film e fotografia nella nozione più aperta dell’installazione percorribile dal pubblico.

Organizzata in collaborazione tra OGR Torino e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, la mostra presenta opere in prevalenza della Collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. La Collezione comprende opere acquisite grazie alla Fondazione CRT tra il 2000 e il 2021. La Collezione, a eccezione del primo nucleo fondante, nasce da acquisizioni fatte annualmente su proposta del direttore del Museo che le individua in stretta connessione con i programmi culturali e con gli artisti che espongono al Museo. Esse sono approvate da un comitato scientifico internazionale e, grazie al comodato al Museo, esse incrementano le collezioni museali aperte al pubblico. Grazie alla sinergia tra il Museo e la Fondazione, Torino e il Piemonte hanno potuto  costruire, in poco più di vent’anni, una delle più significative raccolte d’arte contemporanea al mondo, condivisa  pubblicamente

In mostra saranno esposti lavori di Giovanni Anselmo, Pier Paolo Calzolari, Piero Gilardi, Amar Kanwar, Jannis Kounellis, Agnieszka Kurant, Richard Long, Mario Merz, Marisa Merz, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto e Gilberto Zorio.

Credit: Amar Kanwar, The Sovereign Forest, 2012

OGR AWARD – VINCITORE

Torino, 10 marzo 2022 – In occasione della serata di premiazione svoltasi mercoledì 9 marzo 2022 presso le OGR Torino, Damon Zucconi della galleria VEDA di Firenze è stato annunciato come vincitore della quarta edizione dell’OGR Award promosso da Artissima e dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.

L’OGR Award ha dialogato, nel corso di questa edizione, con il progetto Surfing NFT, esordio progettuale della piattaforma Beyond Production che vede Artissima e Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT avviare ogni anno una riflessione sulle tendenze più innovative dell’arte contemporanea. Il focus 2021 è stato il fenomeno NFT.

Il vincitore è stato selezionato tra cinque artisti, scelti da un comitato internazionale durante la scorsa edizione di Artissima, a cui è stato assegnato un contributo di produzione al fine di realizzare ciascuno un’opera digitale da registrare su blockchain tramite i Non Fungible Token.

I cinque artisti –  Darren Bader – Franco Noero, Torino / Claudia Comte – König, Berlino / Matteo Nasini – Clima, Milano / Sarah Ortmeyer – Dvir, Bruxelles e Tel Aviv / Damon Zucconi – VEDA, Firenze – hanno quindi presentato cinque opere NFT su una piattaforma digitale dedicata a cura di Artshell e hanno avuto la possibilità di essere selezionati per l’OGR Award.

L’opera NFT vincitrice Counting Frame (2022) di Damon Zucconi sarà acquisita dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ed entrerà a far parte della sua Collezione. Da sempre focalizzata su opere storicizzate, per la prima volta la Collezione si apre agli NFT.

Il premio è stato conferito da una giuria internazionale composta da Carolyn Christov- Bakargiev, direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea di Rivoli, Daniel Birnbaum, direttore artistico di Acute Art a Londra, Hans Ulrich Obrist, direttore artistico di Serpentine Galleries a Londra, Senior Advisor di LUMA a Arles e Senior Artistic Advisor di The Shed a New York, Samuele Piazza, senior curator di OGR Torino.

Questa la motivazione:

“La giuria premia unanimemente Damon Zucconi, rappresentato dalla galleria VEDA di Firenze, per come il suo NFT evoca la storia del calcolo attraverso l’abaco, un oggetto fisico trasformato in qualcosa di immateriale che richiama alla mente in nostro mondo composto da bit e codici.
C’è qualcosa di surreale nel modo in cui questa opera mette insieme i primi abachi, che lo spettatore vede con i propri occhi, e la capacità digitale di calcolare numeri infinitamente grandi, sottolineando così i diversi modi in cui attribuiamo valore ai numeri.
In Counting Frame Zucconi usa l’abaco come un modo per ancorare le possibilità contemporanee di visione, produzione e distribuzione a tecniche e strumenti antichi. L’abaco diventa ipnotico, ammaliante, catturando la nostra attenzione in un loop infinito.

 La giuria ha voluto inoltre assegnare una speciale menzione d’onore a Matteo Nasini della galleria Clima di Milano con la seguente motivazione:

“L’artista è un maestro di una sofisticata pratica digitale che, attraverso il rendering, trasforma una piccola immagine in qualcosa che ci permette di sperimentare l’universo, rendendo Nasini un ‘costruttore di mondi’”.

L’OGR Award nasce come riconoscimento all’artista che meglio restituisce il complesso e sofisticato rapporto tra arte, tecnologia e innovazione, dando particolare attenzione agli sviluppi digitali. Al suo quarto anno, il premio dialoga e accompagna Surfing NFT.

Grazie al sostegno di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ente strumentale della Fondazione CRT e in collaborazione con i partner tecnici Artshell e LCA Studio Legale, professionisti altamente specializzati rispettivamente nelle tecnologie digitali e nelle problematiche giuridiche legate agli NFT, Artissima ha offerto ai cinque artisti selezionati la possibilità di produrre un’opera digitale registrata con NFT su blockchain e di visualizzarla in una piattaforma dedicata al progetto elaborata ad hoc da Artshell senza l’obbligo di venderla con il tradizionale processo di scambio in cripto-valute. A ciascun artista Fondazione per l’Arte Contemporanea CRT ha messo a disposizione un budget di 8.000 euro per la produzione dell’opera.

Tre sono i punti di forza innovativi di Surfing NFT: è stato sviluppato in un contesto specializzato, in cui l’attenzione si concentra sulla qualità dell’opera e non sul suo valore di scambio; coinvolge anche le gallerie, mettendone in risalto il ruolo mediatore; riserva particolare attenzione al tema dell’eco-sostenibilità, tramite una piattaforma che seleziona un modello sostenibile di blockchain in termini di risparmio energetico: Polygon, la più performante tra le piattaforme a tecnologia POS (Proof of Stake) e consuma lo 0,1% dell’energia necessaria ad Ethereum e alle altre criptovalute POW (Proof of Work).

Anna Ferrino, Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha dichiarato: “Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT si apre agli NFT. Sono lieta di congratularmi con Damon Zucconi vincitore della quarta edizione degli OGR Award: la sua Counting Frame realizzata tramite Non Fungible Token e tecnologia blockchain, entra ora a far parte della nostra storica Collezione e sarà messa a disposizione delle OGR.
Un premio prestigioso che oltre a rafforzare la forte sinergia che lega Fondazione Arte CRT ad Artissima e alle OGR, rappresenta l’ultima tappa di una sfida iniziata lo scorso autunno in occasione della fiera torinese, quando Ilaria Bonacossa ci propose di sostenere la piattaforma concettuale Beyond production. Questa, declinata in Surfing NFT, ha dato vita ad un progetto all’avanguardia e coerente con la mission di Fondazione Arte CRT, da sempre in prima linea nell’esplorazione delle nuove frontiere creative sperimentali.
A nome mio e di tutta la Fondazione ringrazio Artissima per il grande impegno profuso in questi mesi e mi auguro di poter continuare lungo questo tracciato insieme al nuovo Direttore Luigi Fassi, così come sono grata ai nostri formidabili partner tecnici Artshell e lo Studio Legale LCA ed ai giurati del comitato di selezione internazionale per la professionalità con cui hanno valutato le opere. Infine ringrazio i galleristi e gli artisti che hanno accettato questa scommessa insieme a noi e che hanno realizzato le loro opere con impareggiabile impegno e passione”.

L’appuntamento del 9 marzo è stato preceduto da due incontri intitolati “Surfing NFT – Road to OGR Award”: il 13 gennaio 2022 si è svolto “Il mondo dell’arte è pronto per gli NFT?” con Domenico Quaranta in dialogo con Serena Tabacchi e moderazione di Ilaria Bonacossa (qui la registrazione); il 14 febbraio 2022 si è tenuto “Galleries go NFTs” con Margit Rosen in conversazione con Johann König e la moderazione di Ilaria Bonacossa (qui la registrazione).

Nelle prime tre edizioni il premio è stato attribuito nel 2017 a Rokni Haerizadeh, presentato dalla galleria Isabelle van den Eynde di Dubai; nel 2018 a Tomás Saraceno, presentato dalla galleria Pinksummer di Genova; nel 2019 a Yuri Ancarani, presentato dalla galleria Isabella Bortolozzi di Berlino.

 

BIO ARTISTA VINCITORE

Damon Zucconi (1985, Bethpage, NY) vive e lavora a New York. Zucconi lavora con software e script personalizzati per creare opere tipicamente accessibili online.  Liste, sequenze numeriche, simulazioni, parole, calendari, libri, immagini e siti web diventano materiali. Le forme vengono scomposte e rimesse insieme in ordini sbagliati o con sottili modifiche. Così facendo, egli sposta l’accento sui processi utilizzati per la creazione di significato, piuttosto che sul contenuto di ciò che una forma potrebbe significare di per sé. Tra le mostre personali recenti: Lithromantic a VEDA, Firenze (2020), Imagine a World Without You a JTT, New York (2019).

 

Per vedere la serata di proclamazione del 9 marzo (qui la registrazione).

 

 

photo credit: Giorgio Perottino

OGR AWARD

Mercoledì 9 marzo h 18.30 | OGR Torino

OGR Award è il premio promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT nell’ambito di Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea. Giunto al suo quarto anno, il premio è finalizzato all’acquisizione di un’opera (presentata dalle gallerie partecipanti alla scorsa edizione di Artissima) che racconti il complesso e sofisticato rapporto tra arte, tecnologia e innovazione con attenzione agli sviluppi digitali. Quest’anno l’OGR Award nasce in dialogo con Surfing NFT, progetto d’esordio di Beyond Production, una piattaforma concettuale che Artissima e Fondazione per l’Arte CRT hanno inaugurato nel 2021 per dare il via ad una riflessione sulle tendenze più innovative dell’arte contemporanea che si rinnoverà ogni anno. Surfing NFT ha invitato gli artisti contemporanei presentati dalle gallerie di Artissima a sperimentare la produzione di un’opera tramite i Non Fungible Token e la tecnologia blockchain, grazie al sostegno di Fondazione per l’Arte CRT ed alla collaborazione con professionisti del settore digitale e legale, Artshell e LCA Studio Legale.

Il comitato di selezione, composto da Carolyn Christov-Bakargiev (Direttore Castello di Rivoli), Daniel Birnbaum (Direttore Artistico Acute Art, Londra) e Hans Ulrich Obrist (Direttore Artistico Serpentine Gallery, Londra) ha individuato in fiera i cinque artisti che nei mesi scorsi hanno prodotto un’opera digitale registrata con NFT su blockchain, grazie ad un budget di produzione messo a disposizione dalla Fondazione Arte CRT.

Gli artisti selezionati sono: Darren Bader (Galleria Franco Noero), Claudia Comte (König Galerie), Matteo Nasini (Clima), Sarah Ortmeyer (Dvir Gallery) e Damon Zucconi (Veda).

In occasione dell’evento del 9 marzo 2022 presso OGR Torino, centro di produzione e sperimentazione culturale tra i più dinamici a livello europeo, le cinque opere saranno presentate dai soggetti promotori sulla piattaforma dedicata ed una tra queste verrà scelta dal comitato di selezione (composto da Carolyn Christov-Bakargiev, Daniel Birnbaum, Hans Ulrich Obrist e Samuele Piazza) quale vincitrice di questa edizione di OGR Award, acquisita dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per accrescere la propria Collezione e concessa in comodato ad OGR Torino.

Partecipazione gratuita, per registrarsi e ottenere il link cliccare qui.

AGGIORNAMENTO: per vedere la serata di proclamazione del 9 marzo (qui la registrazione).

LE NUOVE ACQUISIZIONI ORDINARIE

Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT accresce  la propria Collezione grazie all’impegno di Fondazione CRT che ha reso possibile l’acquisizione di 7 nuove opere realizzate da 6 artisti, da concedere in comodato gratuito ai due principali musei torinesi. Un’opera di Anne Imhof e un’opera di Agnieszka Kurant arricchiranno le proposte espositive del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, mentre cinque lavori selezionati di Diego Perrone, Luca Bertolo, Riccardo Baruzzi e Flavio Favelli saranno destinati ai progetti curatoriali della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino.

 

«L’acquisizione ordinaria di nuove opere rappresenta uno degli ambiti di intervento più significativi per Fondazione Arte CRT e costituisce un’attività fondamentale per sostenere il sistema dell’arte contemporanea a Torino e in Piemonte. Grazie alla selezione effettuata dai Direttori della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, poi approvata dal Comitato scientifico internazionale della Fondazione, sette nuove opere d’arte contemporanea andranno ad incrementare la storica Collezione. Le stesse saranno concesse in comodato ai due principali musei cittadini, custodi della raccolta, al fine di renderle fruibili al grande pubblico attraverso nuovi progetti curatoriali. Alla GAM saranno destinate quattro opere dei noti artisti italiani Diego Perrone, Luca Bertolo, Riccardo Baruzzi e Flavio Favelli, mentre per il Castello di Rivoli sono state acquisite due opere delle artiste internazionali Anne Imhof e Agnieszka Kurant» commenta Anna Ferrino, presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.

La Collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ogni anno si arricchisce di opere di sempre maggior valore artistico, in grado di confrontarsi con altre prestigiose collezioni pubbliche e private e costituisce un’eccellenza all’interno del panorama artistico internazionale. Si compone di circa 890 opere realizzate da più di 300 artisti dai linguaggi espressivi differenti, per un investimento di oltre 40 milioni di euro.

Le acquisizioni sono state effettuate grazie all’approvazione del Comitato Scientifico internazionale di Fondazione Arte CRT, composto da Rudi Fuchs, Presidente e già direttore dello Stedelijk Museum ad Amsterdam, Francesco Manacorda, Direttore artistico V-A-C Foundation (Mosca-Venezia), Sir Nicholas Serota, Presidente Arts Council England, Manolo Borja-Villel, Direttore del Museo Reina Sofia (Madrid), Beatrix Ruf, Direttore Hartwig Art Foundation (Amsterdam); Consulting Dir. Garage Museum (Mosca), Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Riccardo Passoni, Direttore della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.

 

La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea è stata istituita nel Duemila dalla Fondazione CRT che ne garantisce tuttora il supporto.

 

Le opere acquisite a favore della GAM – Galleria civica d’Arte Moderna di Torino

I cinque lavori acquisiti rappresentano un’aggiunta essenziale per la specificità della collezione GAM poiché sono stati realizzati da artisti italiani a metà carriera – tra i più rilevanti della loro generazione – ed esposti nella mostra “Sul principio di contraddizione”, presentata dal 5 maggio al 3 ottobre 2021.

Secondo il concept della mostra «Non è un tema, né un linguaggio quello che unisce i cinque artisti presenti in questa esposizione. È piuttosto la presenza di uno spazio di possibilità all’interno delle loro opere, composte, quasi sempre, da almeno due elementi, da due o più nature, da due o più immagini non pienamente conciliabili tra loro e legate da un vincolo di ambiguità che talvolta diviene chiaro rapporto di contraddizione. Nonostante le differenze nei loro metodi, la forza emotiva del loro lavoro, pur nella grande diversità del loro procedere, sembra nascere dalla vibrazione di quello spazio generato tra elementi che non possono compiutamente sovrapporsi, né coincidere in un’affermazione univoca, che continuano a scivolare l’uno sull’altro e a pretendere attenzione uno a dispetto dell’altro, così facendo, creando una dimensione di indecisione dove trovare un equilibrio senza riposo».

 

Elenco opere:

 

  1. Diego Perrone

     Untitled, 2016

Vetro, 60 x 80 x 20 cm

Galleria Massimo De Carlo, Milano

 

  1. Luca Bertolo

Veronica, 17#05, 2017

Olio su tela, 80 x 100 cm

Galleria Spazio A, Pistoia

 

 

  1. Riccardo Baruzzi

     Arlecchino pescatore (After Renato Birolli), 2018

Olio su lino montato su legno, 80 x 60 cm

Galleria P420, Bologna

 

  1. Riccardo Baruzzi

     Via Saragozza 93, 2021

Olio su legno, vernice spray su MDF, cellulare, targa incisa, strisce colorate e suono, 240  x 280 x 6 cm

Galleria P420, Bologna

 

  1. Flavio Favelli

      Military Decò (A), 2019

Assemblaggio di materiali dipinti, 249 x 73 x 45 cm

Vendita diretta dell’artista

 

 

Le opere acquisite a favore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

 

L’opera di Anne Imhof e l’opera di Agnieszka Kurant acquisite a favore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea sono state presentate all’interno del ciclo espositivo “Espressioni” in occasione delle mostre “Anne Imhof. SEX”, dal 5 novembre 2020 al 7 novembre 2021, e “Agnieszka Kurant. Crowd Crystal” dal 4 novembre 2021 al 25 settembre 2022.

 

II lavoro di Anne Imhof proposto è una delle opere chiave incluse in SEX, un progetto in tre capitoli commissionato dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino, Tate Modern, Londra e the Art Institute of Chicago. Originariamente la performance prevedeva un grande gruppo di performer, ma a causa della pandemia e del conseguente divieto di assembramento sociale – materiale primario del linguaggio performativo di Imhof – il progetto stesso è mutato. Al Castello di Rivoli i corpi assenti dei performer sono stati evocati attraverso il ruolo predominante dato alla musica, componente fondamentale del background di Imhof, avendo co-fondato la band Beautiful Balance nel 2012. Con Eliza Douglas, Billy Bultheel e Ville Haimala, Imhof ha scritto Concert for Paintings, 2020, partitura che combina musica classica e molteplici riferimenti al punk, all’electronic e al grunge. Oltre ad animare la mostra nello spazio del Museo, la musica ha avuto un ruolo fondamentale nella costruzione della performance poi realizzata da Imhof al Castello, quale evento conclusivo del progetto SEX. Nella performance l’estetica del metal e del grunge hanno dato luogo a un intenso dialogo creando collegamenti con tematiche della pittura classica. La fusione di generi è stata parte integrante della coreografia in cui accenni alla danza, ma anche alle dinamiche dello stage diving, o della slam dance hanno dato vita a situazioni cariche di desiderio, aggressività e malinconia.

Untitled (SEX) è una delle opere chiave incluse nella mostra di Imhof. L’installazione include a parete un quadro “graffiato”, nel quale emerge la sagoma di una testa senza volto. A pavimento, l’installazione include quattro amplificatori Marshalls impilati in due colonne, un materasso e una chitarra. L’insieme propone uno spazio evocativo di corpo umano e di una musica suonata in presenza. L’opera è diventata parte della performance avvenuta al Castello, agendo sia come situazione di energia sia come luogo di languido riposo, in linea con la ricerca poetica dell’artista e la sua attenzione nei confronti delle espressioni umane nel contesto di un presente iperdigitalizzato.

Prodotta appositamente per la mostra Agnieszka Kurant. Crowd Crystal, Adjacent Possible (2021) è una serie di nuovi lavori su pietra di Luserna, che indagano direzioni alternative in cui la cultura umana potrebbe essersi evoluta o in cui si sta evolvendo attualmente. Nello sviluppo di questo progetto, l’artista ha collaborato con gli scienziati sociali computazionali LeRon Shults e Justin Lane per applicare un algoritmo a un archivio di migliaia di fotografie che riproducono le varie iterazioni di 32 segni grafici, datati dal 40.000 a.C. al 14.000 a.C., documentati nelle grotte Paleolitiche in Europa e in Asia dalla paleoantropologa Genevieve von Petzinger. Questi segni – le prime forme conosciute di comunicazione simbolica – che furono i primi tentativi umani di trasmettere informazioni a gruppi più ampi di persone e di preservarle, precedono le prime forme di scrittura di decine di migliaia di anni. Utilizzando algoritmi di Intelligenza Artificiale – machine learning – il progetto dà vita a altri potenziali segni e forme espressive come prodotti della soggettività collettiva. I segni sono stati eseguiti su frammenti di una potenziale parete della caverna. Il progetto riflette sulla direzione in cui ci saremmo evoluti come specie se avessimo creato e utilizzato segni diversi e le relazioni tra l’evoluzione della società e le sue forme di comunicazione simbolica. Nel corso dei secoli alcune pitture rupestri sono state colonizzate da batteri e funghi, sostituendo i pigmenti originari. Attraverso la collaborazione con biologi sintetici, l’artista crea nuovi dipinti utilizzando anche pigmenti prodotti dai batteri geneticamente modificati, nel cui DNA sono stati inseriti i geni dei coralli e delle meduse, responsabili della produzione dei pigmenti naturali; altri elementi fungini sono aggiunti oltre a pigmenti ocra come quelli utilizzati nel Paleolitico.

 

Elenco opere:

  1. Anne Imhof

     Untitled (SEX), 2020

Alluminio, acrilico, amplificatori Marshall, dipinto (210 x 150 x 4,5 cm). Dimensioni  variabili

Galerie Buchholz, Berlino/Colonia/New York

 

  1. Agnieszka Kurant

     Adjacent Possible, 2021

Batteri geneticamente modificati, pigmenti, funghi, licheni, ocra di 20.000 anni su lastra di pietra di Luserna, 70 x 100 cm

Tanya Bonakdar Gallery, New York

ACQUISIZIONI ARTISSIMA 2021

Dodici opere d’arte di sette artisti in arrivo per il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e per la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

Anche quest’anno la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha rinnovato il proprio sostegno alla fiera internazionale Artissima 2021, procedendo all’acquisizione di 12 nuove opere realizzate da 7 artisti che andranno ad implementare la storica Collezione della Fondazione e saranno concesse in comodato gratuito ai due principali musei torinesi. Cinque lavori selezionati di Micol Assäel, Giuliana Rosso, Francis Offman e Gokula Stoffel saranno destinati ai progetti curatoriali del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, mentre sette opere di Chiara Camoni, Pesce Khete e Davide Sgambaro arricchiranno le proposte espositive della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino.

«Artissima rappresenta una vetrina esclusiva ed ormai consolidata a livello internazionale per il comparto dell’arte contemporanea – commenta Anna Ferrino, presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRTAttraverso il proprio sostegno alla manifestazione, Fondazione Arte CRT intende supportare con continuità il sistema dell’arte torinese e le nuove tendenze espressive, storicizzandole attraverso l’acquisizione di nuove opere selezionate che entreranno a far parte della propria Collezione. Nel tempo queste diventeranno protagoniste dei nuovi progetti curatoriali messi in campo dai due più importanti musei cittadini, custodi della raccolta e saranno messe a disposizione del grande pubblico».

La kermesse ha sempre rappresentato un importante fattore di attrattività per Torino ed oltre ad essere la più accreditata fiera d’arte contemporanea d’Italia, è luogo d’elezione in cui Fondazione Arte CRT, ente strumentale della Fondazione CRT, intende investire le proprie risorse. Oltre a supportare concretamente gli attori dell’arte contemporanea torinese, quali gli artisti e le gallerie, le nuove acquisizioni implementeranno la storica Collezione della Fondazione che ogni anno si arricchisce di opere di sempre maggior valore artistico, in grado di confrontarsi con altre prestigiose collezioni sia pubbliche sia private.

La raccolta costituisce un’eccellenza all’interno del panorama internazionale e si compone di circa 870 opere realizzate da più di 300 artisti dai linguaggi espressivi distinti – dalla pittura alla scultura, dal video alla fotografia, dal disegno all’installazione – per un investimento di oltre 40 milioni di euro.

Le opere acquisite a favore del Castello di Rivoli Museo d’ Arte Contemporanea

«In linea con la Collezione a oggi costruita e i progetti curatoriali in corso, le acquisizioni fatte dal Castello di Rivoli grazie alla collaborazione di Marcella Beccaria e Marianna Vecellio si focalizzano su opere di artisti che analizzano in maniera consapevole alcune tematiche che con urgenza abitano il presente.  L’opera scultorea 意見 iken (opinione, 2020) di Micol Assaël propone una situazione fatta di equilibri instabili, ottenuti combinando materiali e oggetti che appartengono a tecnologie obsolete e predigitali. L’installazione Finché quel che fantastichiamo (2020) di Giuliana Rosso sottolinea il paradosso dell’iperconnesione digitale, che pur moltiplicando le relazioni, delinea uno spazio di inquietante e angosciosa solitudine. Fatte utilizzando inediti pigmenti sperimentali e autoprodotti, ottenuti a partire da materiali che amici e conoscenti donano all’artista, i dipinti Senta titolo (2020) di Francis Offman utilizzano il linguaggio dell’astrazione per includere frammenti di dolorose memorie personali e collettive. Con colori vibranti e tratti che delineano possibili presenze non umane, l’opera Fogo (2021) di Gokula Stoffel si apre a una dimensione spirituale che mette in relazione valori profondi appartenenti a culture molteplici» ha commentato Carolyn Christov-Bakargiev, direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.

 

Elenco opere:

 

Micol Assäel

意見  iken (opinion), 2020
Ferro, legno, isolanti di ceramica e telefono; cm 114x227x90,5
Galleria Sprovieri

 

Giuliana Rosso

Finché quel che fantastichiamo è stato, 2020
Tecnica mista su carta e cartapesta; dimensioni determinate dall’ ambiente
Galleria Veda

 

Francis Offman

Untitled, 2021
Acrilico, inchiostro, fondi di caffè, cotone 100%, gesso di Bologna su lino; cm 214×146
Galleria P420

 

Francis Offman
Untitled, 2021
Acrilico, inchiostro, carta, lino, fondi di caffè, gesso di Bologna su cotone 100%; cm 232×272
Galleria P420

 

Gokula Stoffel
Fogo, 2021
Olio e bastoncino ad olio su tela; cm 182×129
Galleria Fortes D’Aloia & Gabriel

 

Le opere acquisite Opere acquisite a favore della GAM– Galleria civica d’Arte Moderna di Torino

«L’occasione degli acquisti ad Artissima, effettuati con il sostegno della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ci ha consentito di assicurare alle collezioni nuove testimonianze dell’arte italiana attuale, in consonanza con l’attenzione delineata su questo bacino ancora recentemente nella mostra Sul principio di contraddizione, ordinata da Elena Volpato in museo nei mesi scorsi.

Sister di Chiara Camoni (1974), una evocativa figura femminile costruita con collane di terracotta, pregna di memorie ancestrali, ed in seguito i gruppi di opere dei più giovani Pesce Khete (1980), con le sue carte ricche di riferimenti e citazioni colte in chiave di fresco neo-espressionismo, e Davide Sgambaro (1989), inteso a rendere in chiave delicata il senso di caducità delle cose e della vita, ci aiutano a riflettere con nuove informazioni sullo stato delle ricerche artistiche del nostro territiorio» ha dichiarato Riccardo Passoni, direttore della GAM– Galleria civica d’Arte Moderna di Torino.

 

Elenco opere:

 

Chiara Camoni
Sister#1, 2020
Terracotta policroma, ferro, legno, erbe e fiori secchi; cm 125x70x60
Galleria SpazioA

 

Pesce Khete

Untitled, 2021
Pigment stick, grafite, silicone, pittura a olio e artist tape su carta di cotone; cm 277×140
Galleria Colli

 

Pesce Khete

Untitled, 2021
Pigment stick, grafite, gessetti, pittura a olio e artist tape su carta di cotone; cm 272×140
Galleria Colli

 

Pesce Khete

Untitled, 2021
Pigment stick, silicone, pittura spray, olio di argan, artist tape su carta di cotone; cm 240×140
Galleria Colli

 

Davide Sgambaro

Parappapparaparapappappara (113C 3 HAG N10) #1, 2021
Lenzuolo di cotone, m&m’s; cm 200×90
Galleria Alberta Pane

 

Davide Sgambaro

Parappapparaparapappappara (113C 3 HAG N10) #3, 2021
Lenzuolo di cotone, m&m’s; cm 200×90
Galleria Alberta Pane

 

Davide Sgambaro

I push a finger into my eyes (kiss, kick,kiss) #2, 2021
Legno, vetro, ferro, acciaio, fuochi d’artificio esplosi; cm 100x70x17
Galleria Alberta Pane

 

Image Credit Patrick De Lorenzi
Link Immagini opere

 

GOOGLE CULTURAL INSTITUTE E FONDAZIONE CRT

A partire dal 9 settembre 2014 la Collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT  entrerà a far parte di Google Art Project, una piattaforma tecnologica  che il Google Cultural Institute continua ad arricchire grazie alla collaborazione di centinaia di musei, istituzioni culturali e archivi, al fine di  rendere il patrimonio culturale  mondiale accessibile ad un pubblico sempre più vasto grazie ad Internet.

Il Google Art Project sfrutta  la tecnologia web per permettere di ammirare ed esplorare oltre 63.000 opere d’arte rese disponibili dai più importanti musei presenti in più di 40 Paesi nel mondo, desiderosi di promuovere il loro patrimonio artistico; al tempo stesso,  è anche una piattaforma tecnologica gratuita a disposizione del pubblico sulla quale è possibile visualizzare le opere, ingrandire le immagini per studiarne i dettagli, effettuare ricerche sulla base di specifici criteri, creare gallerie personalizzate e condividerle attraverso i social network.

La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha aderito con entusiasmo alla proposta, consapevole delle opportunità di visibilità internazionale che il Google Art project mette a disposizione del proprio progetto culturale e della propria collezione. Aderendo ad Art Project la Fondazione intende contribuire concretamente all’obiettivo di condividere, promuovere e tutelare il patrimonio culturale e artistico attraverso Internet e la tecnologia.

Nella sezione di Google Art Project dedicata alla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT  è ora possibile ammirare una selezione di 60 opere di Arte Contemporanea, di artisti italiani e stranieri, dagli anni ’40 ad oggi; tale selezione fa parte di una collezione di oltre 750 lavori acquisiti in 14 anni di attività della Fondazione, opere concesse in uso al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e alla GAM – Galleria civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.  La collezione è visibile interamente sul sito della Fondazione.

“Da oltre  10 anni la Fondazione CRT investe per arricchire le  collezioni d’arte di Gam e Castello di Rivoli e l’ offerta di Torino e del Piemonte nell’arte contemporanea. Oggi, grazie all’opportunità fornita da Google Art Project , sarà possibile renderla fruibile a studiosi ed appassionati di tutto il mondo”  afferma il Presidente della Fondazione, Fulvio Gianaria.

Tra le opere più significative selezionate per il progetto troviamo Il Concetto Spaziale” di L. Fontana, “Humbaba” di A. Kiefer, “Bariestesia” di G. Colombo, “La Venere degli Stracci” di M. Pistoletto e molte altre.

Ciascuna opera, selezionata e descritta direttamente dalla Fondazione, così come tutte le opere presenti sulla piattaforma, è resa visibile grazie a una sorta di visita virtuale.

Visita il sito del progetto su artsandculture.google.com e visualizza la collezione della Fondazione per l’Arte CRT.

PROGETTO R’ACCOLTE DELL’ACRI

L’ACRI – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio SpA promuove il censimento delle collezioni d’arte delle Fondazioni di origine bancaria, allo scopo di renderle fruibili al pubblico, attraverso il Progetto r’accolte.
Il database ad oggi comprende le collezioni di 54 Fondazioni, ed è in costante aggiornamento.

La Fondazione CRT e la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea hanno il piacere di unirsi al progetto, pubblicando le opere della propria collezione sul profilo dedicato.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito del Progetto r’accolte.