Inaugurata la nuova opera pubblica di Petrit Halilaj dal titolo Abetare (un giorno a scuola), 2025. Disegni e scarabocchi dei banchi delle scuole di Dogliani e dei Balcani, curata da Marta Papini e realizzata nell’ambito della seconda edizione di Radis, il progetto di arte nello spazio pubblico sostenuto dalla Fondazione Arte CRT in collaborazione con Fondazione CRC.

RADIS PRESENTA ABETARE (UN GIORNO A SCUOLA)

La seconda edizione di Radis, il progetto di arte nello spazio pubblico ideato e sostenuto dalla Fondazione Arte CRT, ente “art oriented” della Fondazione CRT, si conclude con l’inaugurazione dell’opera site-specific Abetare (un giorno a scuola), 2025. Disegni e scarabocchi dei banchi delle scuole di Dogliani e dei Balcani dell’artista kosovaro Petrit Halilaj.

L’inaugurazione al pubblico dell’opera si terrà domenica 5 ottobre alle ore 11.30 alla presenza dell’artista Petrit Halilaj, della curatrice Marta Papini e di istituzioni e autorità, con un’introduzione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (Presidente della Fondazione Arte CRT), Mauro Gola (Presidente della Fondazione CRC) e Claudio Raviola (Sindaco del Comune di Dogliani). Dopo un welcome coffee offerto all’attigua azienda agricola di Marco Zabaldano, la giornata proseguirà con l’inaugurazione della mostra Tutto ciò che tocchi cambia. Tutto ciò che cambi, ti cambia presso la Chiesetta del Ritiro della Sacra Famiglia, Belvedere di Dogliani; rinfresco offerto presso la Sala Polifunzionale di Dogliani.

Con Radis portiamo l’arte fuori dai musei e dentro la vita delle persone, in dialogo con i territori e le comunità. Crediamo che la cultura, quando diventa accessibile e condivisa, sia una radice capace di generare coesione sociale, bellezza, sviluppo per il futuro” afferma la Presidente della Fondazione CRT Anna Maria Poggi. “È questo il senso profondo di un progetto che non solo arricchisce il patrimonio artistico del Piemonte, ma rafforza anche i legami tra le persone e i luoghi”.

Affidata, come nella prima edizione di Radis, alla curatrice Marta Papini e in collaborazione con la Fondazione CRC, l’opera di questa seconda edizione, che si avvale del patrocinio della Regione Piemonte, è stata realizzata nella Borgata Valdibà, in un punto panoramico nel cuore delle Langhe, lungo la strada che conduce da Dogliani a Monforte d’Alba. In questo luogo, dove prima sorgeva una piccola scuola di borgata, un edificio di due piani in disuso dagli anni Settanta, l’artista ha creato un’opera che occupa lo spazio lasciato dalla vecchia scuola che al tempo stesso apre alla possibilità di ammirare il paesaggio circostante, prima nascosto dall’edificio.

L’installazione resterà di proprietà della Fondazione Arte CRT e sarà data in comodato al Comune di Dogliani.

Siamo felici di inaugurare l’opera della seconda edizione di Radis, un progetto a cui la Fondazione Arte CRT dedica particolare attenzione e che ha l’obiettivo di lasciare una traccia significativa e duratura nel territorio di Dogliani e della nostra regione” dichiara Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Arte CRT. “L’opera di Petrit Halilaj interpreta questo impegno: è un lavoro nato per connettere luoghi e comunità apparentemente distanti – le Langhe e i Balcani – avvicinati dal linguaggio comune dell’immaginario e della fantasia infantile. L’artista ha tradotto i disegni dei bambini e delle bambine, tracciati sui banchi di scuola, in una scultura permanente, capace di arricchire il paesaggio e di dialogare con la storia del luogo. Sono convinta che questa installazione saprà coniugare memoria e prospettiva, offrendo alla collettività un nuovo spazio di riflessione e di condivisione.

Abetare (un giorno a scuola), 2025. Disegni e scarabocchi dei banchi delle scuole di Dogliani e dei Balcani è la prima opera permanente del progetto Abetare, da cui trae il titolo, una serie di opere che Halilaj porta avanti dal 2015, e dà forma alla casa stilizzata incisa su un banco da una bambina o da un bambino di una scuola di Dogliani. L’artista ha assemblato tubi di acciaio piegati e ritorti per riprodurre fedelmente il disegno, rendendo uno scarabocchio fugace un’opera scultorea e permanente. Come racconta il titolo, Halilaj ha dato vita a una nuova scuola immaginaria, popolata da creature, scritte e simboli provenienti sia dai banchi delle Langhe sia dei Balcani. L’opera è un crocevia di segni e figure di diverse aree geografiche, un incontro che diventa una celebrazione gioiosa dell’immaginazione e della fantasia, della libertà e del gioco di bambine e bambini di ogni luogo e di ogni tempo.

Iniziata nel 2015, Abetare parte dall’archiviazione dei disegni trovati sui banchi nella ex scuola di Runik (Kosovo), villaggio dove Halilaj è cresciuto. L’artista ha creato un archivio di disegni da cui attinge per creare sculture monumentali in acciaio o bronzo, ispirate all’immaginario infantile di aree geografiche ed epoche differenti, che nelle opere si sovrappongono in un linguaggio unitario. La serie Abetare è stata esposta in diverse importanti istituzioni, tra cui il tetto del Metropolitan Museum of Art di New York nel 2024, nell’ambito della Roof Garden Commission.

I disegni dei bambini sono una porta verso la libertà” dichiara l’artista Petrit Halilaj. “Quando ho iniziato a esprimere i miei desideri e i miei pensieri, mi sono sempre sentito più a mio agio nel disegnare piuttosto che nel parlare. Disegnare era come respirare, persino come volare. Il processo di raccolta del materiale per le opere della serie Abetare comporta l’esame di un’enorme quantità di disegni, in particolare quelli lasciati dai bambini sui banchi di scuola che provengono dal Kosovo, dai Balcani e ora anche da Dogliani. Racchiudono verità che spesso gli adulti non riescono a esprimere. Sono crude, tenere e coraggiose, scintille d’inventiva e libertà. Mi ricordano che l’arte può essere una forma di sopravvivenza, ma anche di gioco.

Gli scarabocchi sui banchi di scuola sono un gesto che accomuna le bambine e i bambini di ogni parte del mondo. Dal momento in cui riescono a tenere una matita in mano, il mondo è il loro foglio: porte, tavoli, pavimenti, cassetti. Chiunque può ricordare, scavando nella propria memoria, di aver disegnato sulla superficie verde acqua del proprio banco: una casetta stilizzata, le proprie iniziali, un sole sorridente, un lapidario CIAO. Non per vandalismo o trasgressione, ma per la necessità di appropriarsi di un oggetto – così quotidiano eppure così anonimo – e di lasciare una traccia del proprio passaggio, trasformando il banco nel testimone della propria esistenza nello spazio scolastico.

Abetare (un giorno a scuola) di Petrit Halilaj è la seconda opera del programma di arte pubblica Radis,” dichiara la curatrice Marta Papini. “La prima – le masche di Giulia Cenci – aveva reso omaggio alle storie sedimentate nella radura del Chiot Rosa: storie di resistenza, paura, gioia, storie d’amore e odio, storie di animali e piante. L’opera di Petrit Halilaj ci dischiude un altro mondo di storie, quello dell’infanzia. Abetare (un giorno a scuola) è un inno alla libertà e all’immaginazione: una casa popolata da creature disegnate sui banchi di scuola delle Langhe e dei Balcani. Un incontro di culture che diventa una celebrazione gioiosa della fantasia e del gioco di bambine e bambini di ogni luogo e di ogni tempo.

Sempre domenica 5 ottobre, insieme all’opera di Petrit Halilaj verrà inaugurata nella Chiesetta del Ritiro della Sacra Famiglia di Dogliani la mostra Tutto ciò che tocchi cambia. Tutto ciò che cambi, ti cambia a cura di Marta Papini, che accoglierà opere dalle collezioni della Fondazione Arte CRT e della Fondazione CRC, con l’intento di restituirle alla visione della collettività del territorio piemontese. Il riferimento al romanzo distopico di Octavia E. Butler La parabola del seminatore, il cui incipit dà il titolo alla mostra, è ispirato da Notes for recovery (hold) di Nolan Oswald Dennis, una delle opere in mostra. La mostra offre una riflessione sull’arte come strumento di speranza e di apertura verso il futuro, attraverso la selezione di opere di Marina Abramović, Sol Calero, Chiara Camoni, Bracha L. Ettinger, Dorothy Iannone e Nolan Oswald Dennis, che toccano questi temi declinandoli da molteplici prospettive.

Per il secondo anno, grazie alla confermata collaborazione con Fondazione Arte CRT, il progetto Radis promuove in provincia di Cuneo un percorso d’arte pubblica inedito e di grande valore, capace di coinvolgere un artista internazionale e di attivare le comunità” commenta Mauro Gola, presidente della Fondazione CRC. “A conferma del ruolo strategico che la bellezza può avere oggi, come forza generativa capace di sostenere lo sviluppo e la crescita dei nostri territori.

Il progetto Radis, dal piemontese radis (radice), nasce per avvicinare l’arte contemporanea a un pubblico esteso e interviene in contesti non convenzionali. Radis si articola in diverse azioni: la commissione opere di arte pubblica permanente, un programma educativo per le scuole curato da Feliz in collaborazione con l’associazione La Scatola Gialla, che proseguirà anche a opera già installata, la mostra e un public program con l’obiettivo di avvicinare il pubblico all’inaugurazione dell’opera di Petrit Halilaj, un programma di valorizzazione delle opere di arte pubblica nella provincia di Cuneo, con un focus specifico sul progetto A Cielo Aperto di Fondazione CRC. Ideati da Barbara De Micheli, project manager e producer con consolidata esperienza nella gestione di progetti artistici e culturali, questi itinerari di scoperta delle opere diffuse sul territorio cuneese offrono al pubblico l’opportunità di esplorare un patrimonio artistico che si fonde con il paesaggio e le comunità locali e si concluderanno sabato 11 e domenica 12 ottobre: a Dogliani protagonista sarà proprio l’opera di Petrit Halilaj, con attività di mediazione culturale, laboratori e merenda per bambini in italiano e inglese; ad Alba, un incontro con le opere Alba di Valerio Berruti e Porta di Luce di Samuel Di Blasi; a Guarene, una passeggiata e conversazione intorno all’opera I Dormienti di Hilario Isola, in occasione dell’anniversario dei 23 giorni della città di Alba; infine, a Castagnito, incontro con l’opera Paesaggio in 565 giorni e 33 scalini di Victoria Stoian.

È con grande orgoglio che il Comune di Dogliani ha accolto la seconda edizione di Radis, un progetto che coniuga e mette in dialogo l’energia dell’arte contemporanea e l’identità dei territori e delle comunità che li abitano” dichiara Claudio Raviola, sindaco di Dogliani. “L’intervento artistico di Petrit Halilaj ha permesso di dare una nuova visibilità e fruibilità turistica alla Borgata Valdibà, un’area significativa del nostro territorio, lungo la strada che collega Dogliani e Monforte; l’installazione rappresenta una ragione in più per percorrerla, inserendosi tra le numerose proposte di un turismo sostenibile, che preferisce i tempi più lenti della passeggiata o della pedalata. Tempi che permettono di osservare e vivere appieno il paesaggio, in una dimensione di totale contatto con la natura.

Nel quadriennio 2024-2027 Radis produrrà opere nello spazio pubblico attraverso un percorso di coinvolgimento attivo di abitanti, enti locali e associazioni. Le nuove produzioni, in dialogo con le storie locali e il paesaggio, contribuiranno a creare un nuovo immaginario condiviso e potranno diventare leva per un turismo attento all’ambiente e alla sostenibilità.

 

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Photo credit: Giuliano Berti

INAUGURAZIONE OPERA RADIS 2025

Domenica 5 ottobre alle ore 11.30  in Borgata Valdibà, Dogliani (CN) sarà inaugurata la nuova opera pubblica di Petrit Halilaj dal titolo Abetare (un giorno a scuola), 2025. Disegni e scarabocchi dei banchi delle scuole di Dogliani e dei Balcani, curata da Marta Papini e realizzata nell’ambito della seconda edizione di Radis, il progetto di arte nello spazio pubblico sostenuto dalla Fondazione Arte CRT in collaborazione con Fondazione CRC.

L’evento sarà accompagnato dalla visita alla mostra ” Tutto ciò che tocchi cambia. Tutto ciò che cambi, ti cambia” a cura di Marta Papini, con una selezione di importanti opere dalle collezioni della Fondazione Arte CRT e della Fondazione CRC.

Programma della giornata:

h 9.00 partenza navetta gratuita da Torino per Dogliani *

h 8.30 partenza navetta gratuita da Milano per Dogliani *

A partire dalle h 10.00 partenza navette gratuite da Dogliani (P.zza Luigi Einaudi) per Borgata Valdibà. La strada per Borgata Valdibà sarà interdetta alle auto, si invita pertanto il pubblico a parcheggiare a Dogliani e utilizzare le navette a disposizione.

Le navette saranno disponibili per tutta la mattinata fino alle h 14.00 per tornare a Dogliani.

h 11.30  Inaugurazione dell’opera Abetare (un giorno a scuola), 2025. Disegni e scarabocchi dei banchi delle scuole di Dogliani e dei Balcani, alla presenza dell’artista Petrit Halilaj, della curatrice Marta Papini e di istituzioni e autorità.

Introducono Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Arte CRT; Mauro Gola; Presidente della Fondazione CRC; e Claudio Raviola, Sindaco del Comune di Dogliani.

Welcome coffee offerto all’attigua azienda agricola di Zabaldano Marco

h 12.30 inizio del rientro verso Dogliani con le navette

h 13.30 inaugurazione mostra Tutto ciò che tocchi cambia. Tutto ciò che cambi, ti cambia presso Chiesetta del Santo Ritiro,  Belvedere di Dogliani

h 14.00 light lunch offerto alla Sala Polifunzionale di Dogliani

h 16.00 rientro delle navette verso Torino e Milano

* Servizio di navetta gratuito da Torino e Milano verso Dogliani.

Torino: partenza da c.so Bolzano 44 (stazione di Porta Susa, agli stalli degli autobus 11/13) alle ore 9.00, ritorno a Torino alle ore 17.30.

Milano: partenza da largo Isarco 2 (fronte Fondazione Prada) alle ore 8.30, ritorno a Milano alle ore 18.30.

 

Per prenotare la navetta, inviare una mail a info@fondazioneartecrt.it specificando il luogo di partenza.

 

 

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IL DIARIO DI RADIS 2025 | 5^ puntata

Arriva nelle Langhe il progetto che l’artista kosovaro porta avanti da quasi quindici anni. Per la seconda edizione di Radis, al posto di una piccola scuola di borgata, in disuso dagli anni Settanta, una scultura permanente di Halilaj si integrerà con il paesaggio che abbraccia le Alpi e le colline.

Nella quinta puntata del Diario, intitolata Con supercondominio7 l’arte indipendente si fa casa comune, il duo curatoriale Treti Galaxie racconta la settima edizione dell’evento che ha portato a Dogliani progetti indipendenti da tutta Italia ed Europa per riflettere su arte pubblica ed educazione, tra presentazioni, performance e incontri che trasformato il paese in un laboratorio collettivo di memorie, pratiche e sogni condivisi.

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Buona lettura!

 

In foto: Supercondomino7, a cura di Treti Galaxie, 6-7 settembre 2025, Dogliani. Nell’ambito di Radis, progetto di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in collaborazione con Fondazione CRC. © Luca Vianello

 

IL DIARIO DI RADIS 2025 | 4^ puntata

Arriva nelle Langhe il progetto che l’artista kosovaro porta avanti da quasi quindici anni. Per la seconda edizione di Radis, al posto di una piccola scuola di borgata, in disuso dagli anni Settanta, una scultura permanente di Halilaj si integrerà con il paesaggio che abbraccia le Alpi e le colline.

Nella quarta puntata del Diario, intitolata Tutto ciò che tocchi cambia. Ciò che cambi, ti cambia, la curatrice Marta Papini racconta la mostra con le opere di Abramović, Calero, Camoni, Ettinger, Iannone e Dennis dedicate all’arte come processo di guarigione e trasformazione che avrà luogo a Dogliani Castello, negli spazi del Ritiro della Sacra Famiglia progettato da Schellino.

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In foto: Torre dell’orologio e Chiesetta del Ritiro della Sacra Famiglia

In foto: Interno della scuola di Borgata Valdibà a Dogliani © Andrea Guermani

IL DIARIO DI RADIS 2025 | 3^ puntata

Arriva nelle Langhe il progetto che l’artista kosovaro porta avanti da quasi quindici anni. Per la seconda edizione di Radis, al posto di una piccola scuola di borgata, in disuso dagli anni Settanta, una scultura permanente di Halilaj si integrerà con il paesaggio che abbraccia le Alpi e le colline.

Nella terza puntata del Diario, intitolata La nuova tappa del progetto Radis, Elena Valsania e Christian Grappiolo, coordinatori dello Studio Feliz, raccontano il percorso didattico che coinvolge nuove scuole, insegnanti e alunni.

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In foto: (Dettaglio) Interno della scuola di Borgata Valdibà a Dogliani © Andrea Guermani

APERTO 2025 | FICTIONING PRACTICES

Al via la seconda edizione di Aperto, un programma gratuito di alta formazione per le professionalità dell’arte contemporanea, ideato e promosso da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.

Aperto è una rete di istituzioni e spazi del contemporaneo con una riconosciuta expertise nel campo della formazione e ha luogo nelle loro sedi a Torino. I partner progettano i seminari insieme al team che ha ideato il progetto (Giorgina Bertolino, Irene Calderoni, Bernardo Follini, Vittoria Martini). L’edizione 2025 di Aperto coinvolge il  Castello di Rivoli, Almanac Inn, Cripta 747, Mucho Mas!, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Artissima.

Il seminario è il formato scelto per approfondire uno specifico ambito: unisce l’acquisizione di nuove competenze alla dimensione teorica e riflessiva e all’attività laboratoriale.

Il programma 2025 di Aperto offre 4 seminari da luglio 2025 a febbraio 2026.

Per maggior informazioni visita il sito web del progetto.

Segui il profilo Instagram del progetto.

 


Seminario 2 | FICTIONING PRACTICES. Produzioni artistiche e strategie mimetiche per reimmaginare il reale 

Fictioning practices. Produzioni artistiche e strategie mimetiche per reimmaginare il reale è il secondo seminario intensivo e gratuito della seconda edizione di Aperto.

Il seminario è ideato e curato da Almanac, Cripta747 e Mucho Mas!, tre organizzazioni non profit di Torino che da anni collaborano sul progetto NewGen, un programma di formazione per artist emergenti. Il programma esplora l’utilizzo della pratica artistica come strategia di dis-identificazione e riaffermazione per problematizzare le strutture esistenti. Istituzioni immaginarie, identità fittizie e modelli speculativi diventano strumenti critici volti a sovvertire le narrazioni dominanti e a creare nuovi spazi e possibilità nell’immaginario collettivo.

Rivolto a artisti, curatori e ricercatori, il seminario adotta un formato ibrido che combina interventi teorici, case studies e pratiche laboratoriali. Fictioning practices intende attivare uno spazio di ricerca condivisa in cui la finzione si configura come strumento epistemologico e politico, capace di interrogare criticamente il presente e di immaginare forme alternative di soggettivazione, autonarrazione e relazione.

Il seminario si svolgerà dal 16 al 18 ottobre a Torino e avrà sede negli spazi di Almanac, Cripta747 e Mucho Mas!.

Il termine per inviare la propria candidatura è il 15 settembre entro le h 12 all’indirizzo applications@aperto-crt.it

 

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IL DIARIO DI RADIS 2025 | 2^ puntata

Arriva nelle Langhe il progetto che l’artista kosovaro porta avanti da quasi quindici anni. Per la seconda edizione di Radis, al posto di una piccola scuola di borgata, in disuso dagli anni Settanta, una scultura permanente di Halilaj si integrerà con il paesaggio che abbraccia le Alpi e le colline.

Nella seconda puntata del Diario, intitolata Un viaggio tra le colline nel passato delle Langhe, la curatrice Marta Papini racconta l’esplorazione dei luoghi che ospitano la seconda edizione di Radis, sulle le tracce del Mondo dei vinti di Nuto Revelli,  tra le testimonianze della guerra e di una quotidianità scomparsa. Un percorso tra borgate, filari, il castello medievale di Dogliani e una scuola dismessa che rivivrà nell’opera permanente di Petrit Halilaj, in dialogo con una tradizione contadina fatta di abbandoni, ritorni e resistenza

 

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In foto: Vista panoramica su Dogliani Borgo e Castello © Gilberto Rosso

FONDAZIONE ARTE CRT | PROSEGUE L’ATTIVITA’ PER IL SECONDO SEMESTRE 2025

Dal 2000, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ente “art oriented” della Fondazione CRT, mette in campo azioni concrete volte a valorizzare talenti e ad arricchire il patrimonio culturale, alimentando al contempo un’estesa collezione di opere d’arte contemporanea, diventata nel tempo tra le più prestigiose a livello nazionale e internazionale.

Nel venticinquesimo anno dalla sua costituzione (27 dicembre 2000), la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT prosegue con impegno crescente nell’implementare le linee strategiche del proprio programma, consolidando di anno in anno la sua visione e il suo impatto grazie a singoli eventi e a progetti speciali: Spazio pubblico, scelto come luogo privilegiato per realizzare opere attraverso un processo di coinvolgimento attivo di abitanti, enti locali, associazioni, rendendo l’arte accessibile e partecipata; Internazionalizzazione: un’apertura a progetti oltre i confini della città di Torino e del Piemonte; Comunità, filo conduttore che attraversa tutti i progetti della Fondazione, intesa come destinazione dei progetti di Fondazione e come approccio diretto alla costruzione di una pluralità di gruppi, con l’obiettivo di creare connessioni e rafforzare il tessuto sociale attraverso l’arte; Professioni, quelle dell’arte contemporanea, un settore che richiede competenze specifiche che vanno incoraggiate e formate; Educazione, da sempre un pilastro dell’azione della Fondazione e strumento fondamentale per avvicinare persone di tutte le età ai linguaggi dell’arte, promuovendone la comprensione e l’apprezzamento; Collezione, il cuore dell’identità istituzionale della Fondazione, un patrimonio artistico a disposizione della collettività.

“La programmazione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT racconta ciò che questi 25 anni sono stati, ma anche ciò che la Fondazione CRT ha voluto e continua a volere: promuovere la cultura come bene collettivo, generare valore attraverso l’arte, rendere il patrimonio accessibile a tutta la comunità – dichiara Anna Maria Poggi, Presidente della Fondazione CRT -. Nata nel 2000 per valorizzare un nucleo di opere di Arte Povera, la Fondazione è cresciuta fino a diventare una realtà culturale di riferimento a livello internazionale, con una collezione di oltre 930 opere di 330 artisti, messa a disposizione della collettività e dei musei torinesi. Nel tempo abbiamo ampliato il nostro impegno, avvicinandoci sempre più al territorio, come con il progetto di arte pubblica Radis, e sostenendo attivamente il sistema dell’arte contemporanea piemontese. Abbiamo promosso progetti di rete nei campi della formazione e dell’educazione, come Aperto e aulArte, riconosciuti come best practice a livello nazionale. Oggi la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT continua a contribuire a rafforzare l’identità di Torino come capitale italiana dell’arte contemporanea: il ritorno in Italia del summit internazionale del CIMAM, proprio a Torino dopo oltre cinquant’anni, rappresenta un riconoscimento importante di questa visione aperta, dinamica e attenta alle nuove sfide, come quella dell’AI e della contaminazione tra arte e tecnologia, che trova una delle sue case naturali alle OGR Torino, hub di cultura e innovazione della Fondazione CRT, da dove CIMAM prenderà il via”.

“È per me una gioia veder riunite in questo ricco calendario le attività che vedranno la luce nei prossimi mesi, a testimonianza della continuità e dello sviluppo del programma 2024-2027 – dichiara Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT -. Le sei parole chiave, con le quali abbiamo sistematizzato la strategia dell’istituzione, rispecchiano le sue vocazioni originarie, collezionistiche ed educative e, d’altra parte, ne indirizzano gli investimenti, progettuali ed economici, verso programmi innovativi nell’ambito dell’arte nello spazio pubblico, dell’alta formazione e dell’internazionalizzazione. Intorno alla collezione, giunta all’importante traguardo dei suoi 25 anni, la Fondazione è oggi più che mai un’istituzione impegnata a favore della comunità dei pubblici dell’arte, del sistema e delle sue istituzioni. Sono certa che, dopo il successo delle prime edizioni, i programmi di arte pubblica Radis e di alta formazione Aperto confermeranno il valore strategico che rivestono per l’istituzione e il territorio. Infine, sono felice che la Fondazione CRT, insieme alla Fondazione Arte, sostenga la Conferenza annuale del CIMAM, un evento internazionale che si svolgerà a Torino nel novembre 2025 e che darà nuova visibilità e centralità alla nostra città”.

 

SPAZIO PUBBLICO / Radis

Dopo l’esperienza più che positiva nel comune di Rittana, che ha visto la realizzazione dell’opera le masche di Giulia Cenci, la seconda edizione, a cura di Marta Papini e nuovamente in collaborazione con la Fondazione CRC, vedrà l’artista visivo kosovaro Petrit Halilaj realizzare un’opera nella Borgata Valdibà, nel territorio di Dogliani (CN).
Le due istituzioni dialogheranno anche quest’anno con il territorio, trasformando in azioni concrete l’idea di patrimonio diffuso che rappresenta una delle missioni statutarie della Fondazione Arte CRT e della Fondazione CRT, da sempre impegnata nell’ampliare l’accesso alla cultura e all’arte per tutte e tutti.

L’opera verrà inaugurata il 5 ottobre 2025 insieme alla mostra collettiva Tutto ciò che tocchi cambia. Tutto ciò che cambi, ti cambia che accoglierà opere della Fondazione Arte CRT e della Fondazione CRC.

INTERNAZIONALIZZAZIONE / La 57ª Conferenza Annuale di CIMAM

L’apertura della Fondazione Arte CRT ai circuiti internazionali quest’anno si concretizza nel supporto – realizzato insieme alla Fondazione CRT – alla 57ª Conferenza Annuale di CIMAM – International Committee for Museums and Collections of Modern Art, che si aprirà il 28 novembre alle OGR Torino e proseguirà fino al 30 novembre, facendo di Torino una capitale internazionale dell’arte con oltre 300 delegati in arrivo da tutto il mondo.

L’evento, organizzato da CIMAM, è supportato dalla Fondazione Arte CRT e dalla Fondazione CRT, ed è curato dal Comitato dei Contenuti, in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Fondazione Torino Musei e il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.

La Conferenza di Torino è intitolata al tema “Enduring Game: Espandere Nuovi Modelli di Fare Museo”, e sarà guidata dal motto “Of Necessity Virtue” (Di Necessità Virtù).

COMUNITÀ / Luci d’Artista

La Fondazione Arte CRT si conferma partner di riferimento per il sistema culturale di Torino, mantenendo un impegno costante nel sostenere le principali manifestazioni cittadine legate all’arte contemporanea, come The Phair, EXPOSED e Artissima, e nel porsi come interlocutore aperto per la condivisione di idee, aspirazioni e bisogni.

Per celebrare il proprio venticinquesimo anniversario, la Fondazione Arte produrrà per la prima volta una nuova installazione luminosa di una importante artista internazionale nell’ambito di Luci d’Artista, vero e proprio laboratorio a cielo aperto e istituzione per l’arte contemporanea, da sempre sostenuta dalla Fondazione CRT. La nuova opera, che si aggiungerà a quelle esistenti all’interno del progetto, sarà un dono per la città.

PROFESSIONI / Aperto

Con Aperto, avviato nel 2024, ha scelto di investire sulla formazione specialistica, con un programma gratuito di alto livello per le professionalità dell’arte contemporanea, ideato e promosso dalla Fondazione Arte CRT e giunto alla sua seconda edizione. Aperto coinvolge una rete di istituzioni e spazi del contemporaneo con una riconosciuta expertise nel campo della formazione che offrono seminari volti ad approfondire uno specifico ambito, unendo l’acquisizione di nuove competenze alla dimensione teorica e riflessiva e all’attività laboratoriale.
L’edizione 2025 di Aperto prevede quattro seminari della durata di tre/quattro giorni ciascuno, accessibili tramite singole open call. I seminari si svolgeranno da luglio 2025 a febbraio 2026 e coinvolgeranno il Castello di Rivoli, Almanac Inn, Cripta 747, Mucho Mas!, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Artissima.

Il primo seminario, Raccontare le mostre. Per una storia della curatela al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Testimonianze e confronti si terrà in due sessioni il 24 e il 25 luglio 2025 e il 25 e il 26 settembre 2025; ideato e organizzato dal CRRI – Centro di Ricerca Castello di Rivoli, è affidato alla curatela di Antonella Soldaini, storica dell’arte, curatrice e autrice, consulente curatoriale e responsabile della ricerca dello Studio Celant.

EDUCAZIONE / aulArte

Giunto alla terza edizione, aulArte ha due obiettivi fondamentali: favorire l’avvicinamento e la divulgazione dell’arte contemporanea in ambito scolastico, promuovendo l’accesso ai luoghi di cultura da parte degli studenti e delle studentesse e la formazione degli insegnanti.
Attraverso il bando (rivolto a tutte le scuole del Piemonte di ogni ordine e grado), la Fondazione ha messo a disposizione un contributo totale di 60.000 euro, 2.000 euro per ognuna delle 30 scuole beneficiarie (in aumento rispetto alle 25 dell’edizione precedente), destinato a sostenere i costi delle uscite didattiche nei musei e nelle fondazioni di arte contemporanea del Piemonte: Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (Rivoli), Cittadellarte – Fondazione Pistoletto (Biella), Fondazione Ferrero (Alba), GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Merz, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, PAV Parco Arte Vivente, Pinacoteca Agnelli (Torino).

Al contributo si affiancherà un programma gratuito di formazione docenti, che partirà nell’autunno 2025, a cura dei Dipartimenti Educazione delle istituzioni di arte contemporanea coinvolte, con l’obiettivo di fornire gli strumenti utili a sviluppare autonomamente una didattica che utilizzi l’arte contemporanea nell’ambito dei programmi scolastici. La scorsa edizione ha visto la partecipazione di oltre 400 insegnanti.

COLLEZIONE / La collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

Centro dell’identità istituzionale della Fondazione e suo patrimonio, la collezione privata della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, conosciuta a livello internazionale, è un patrimonio mostrato in diverse sedi e messo principalmente a disposizione delle due più importanti istituzioni di arte contemporanea del Piemonte, la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea; inoltre, una parte della collezione è accolta dalle OGR Torino e presso la sede stessa di Fondazione CRT.

 

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photo credit Pino Dell’Aquila

SUPERCONDOMINIO7

La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea è lieta di annunciare Supercondominio7, la nuova edizione dell’assemblea annuale degli spazi indipendenti europei a cura di Treti Galaxie, per il secondo anno realizzata con il sostegno della Fondazione nell’ambito del public program di Radis.

Dopo cinque edizioni promosse e ospitate dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Supercondominio si lega al progetto Radis e ai suoi luoghi; nel 2025, infatti, inviterà spazi indipendenti nazionali ed internazionali alla scoperta del territorio di Dogliani dal 6 e al 7 settembre.

Durante il weekend, che quest’anno ha come focus l’educazione, strumento di attivazione, scambio e apertura verso nuovi pubblici, comunità e territori, gli spazi coinvolti si incontreranno per condividere pratiche, esperienze e metodologie educative attraverso talk, performance e momenti di dialogo con il pubblico. Le artiste ospiti di questa nuova edizione sono Cleo Fariselli e Elena Mazzi.

Tutti gli eventi sono aperti al pubblico e tutti gli interventi si terranno in lingua inglese.

 

Per ulteriori informazioni e per scoprire il programma completo vi invitiamo a visitare il sito del progetto Radis.

 

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Petrit Halilaj e Marta Papini durante il sopralluogo a Dogliani © Andrea Guermani

IL DIARIO DI RADIS 2025

Arriva nelle Langhe il progetto che l’artista kosovaro porta avanti da quasi quindici anni. Per la seconda edizione di Radis, al posto di una piccola scuola di borgata, in disuso dagli anni Settanta, una scultura permanente di Halilaj si integrerà con il paesaggio che abbraccia le Alpi e le colline.

La curatrice Marta Papini racconta la nuova edizione del progetto nella prima puntata del Diario, intitolata “Abetare” a Dogliani con Petrit Halilaj.

Per leggere il Diario completo scaricare QUI.

Buona lettura!

 

 

In foto: Petrit Halilaj e Marta Papini durante il sopralluogo a Dogliani © Andrea Guermani