Nato nel 1926 a Norimberga da genitori ebrei polacchi, Gustav Metzger viene portato in salvo in Gran Bretagna insieme al fratello e a migliaia di bambini provenienti dalla Germania nazista nell’ambito dell’iniziativa Kindertransport: non rivedrà però più il padre e la madre, uccisi nel 1943 in un campo di sterminio. Come ha dichiarato in molte occasioni, sono state le circostanze traumatiche dell’infanzia a influenzare tutta la sua vita adulta, il suo rapporto con l’arte e l’attivismo politico. Cresciuto in un mondo abbagliato dall’ottimismo del dopoguerra, egli soppesa invece con lucidità le conseguenze negative del progresso tecnologico, dalla corsa agli armamenti all’impatto ambientale. [...]