“In virtù del colore, io provo un sentimento di
completa identificazione con lo spazio, sono
veramente libero” (Yves Klein,
catalogo della mostra,
a cura di A. Passoni, Galleria Civica d’Arte Moderna, Torino,1970). Klein realizzò numerosi dipinti
monocromi fino a concentrarsi su di un’unica tinta, un particolare punto di
blu. Voleva ottenere un colore
saturo e luminoso, privo di
alcuna alterazione, che fosse extradimensionale e in grado di rappresentare tutti gli elementi primari dell’universo, in particolare l’opposizione di acqua
e fuoco. “Il blu è al
di fuori di ogni dimensione, mentre altri colori invece ne hanno”:
il colore deve abitare
lo spazio reale
al di fuori e oltre la tela. [...]