Yael Bartana, nata in Israele, ha dedicato
molte opere ad uno studio quasi
antropologico di alcuni costumi, rituali e abitudini d’Israele, paese dove è nata e dove tutt’oggi trascorre una parte dell’anno. Si tratta d’immagini che a volte fanno riferimento ad una tradizione antica, come il mascherarsi
dei religiosi in osservanza del Carnevale in Ad De’loYoda, 2003,
altre
volte sembrano tese alla fondazione di un’identità nuova, come nelle gare dei pick-up di Kings of the Hill, tra le dune del deserto: l’ennesima variante di un atavico machismo. Altre
ancora, sono immagini di liturgie contemporanee, potenti e forse anche
più impressionanti
delle celebrazioni antiche,
quando al suonare della sirena, nel Giorno della Memoria, anche in autostrada si paralizza il traffico per un
intero minuto. [...]