Dopo una formazione
in scenografia, Ulla von Brandenburg ha compiutamente elaborato un linguaggio che
si fonda sulla riflessione condotta dal teatro su se stesso per tutto l’arco del
Novecento. Le sue opere parlano di apparizioni fantasmatiche. Aprono soglie su mondi
diversi, dove vigono dimensioni corporee e mentali differenti. Una delle sue opere
più note, realizzata in occasione della mostra alla Kunstverein di Braunschweig,
nel 2003, presentava su un’ampia parete una fotografia del 1858 di Henry Peach
Robinson intitolata Fading away. Vi è ritratta una ragazza sul letto di morte,
assistita da tre familiari. Il momento del trapasso è soglia tra due mondi e ancor
più lo è la fotografia che immortala l’ambiguo istante della vita che viene meno,
poiché congela la scena in un eterno presente e amplifica l’inquietudine che essa
dischiude sul futuro ignoto. [...]