L’universo
maschile e quello femminile, la sensualità dei corpi e la violenza guerra, la cultura islamica e quella
occidentale, l’urgenza della modernità e la ricchezza della tradizione, la brillantezza
del bianco abbagliante e la profondità del nero:
nell’arte di Shirin Neshat convivono elementi contrastanti, secondo un’articolazione che è propria
delle tensioni della contemporaneità. L’incontro tra mondi diversi è parte della
stessa vicenda biografica dell’artista. Nata e cresciuta in Iran, Neshat emigra negli Stati Uniti per motivi
di studio e vi rimane a causa
della rivoluzione che dal 1979 impose il regime dell’Ayatollah
Khomeini. Non persegue una
carriera artistica, o almeno non
fino a quando, dopo essere tornata nel
1990 nel paese natale, e aver raccolto centinaia di
immagini nel periodo della guerra
tra Iran e Iraq, fa nuovamente ritorno in America. [...]