Secondo una linea di ricerca sviluppata dall’artista nel momento di esordio dell’Arte
Povera, Pier Paolo Calzolari pone in atto
processi di trasformazione capaci di sublimare
la fisicità della
materia. Muschio,
miele, tabacco, sale, ghiaccio, cera, feltro, piombo, luce, suono,
ma anche persone e animali
sono utilizzati quali elementi per
la costruzione di una “casa
ideale”, luogo reale
e simbolico dove l’artista dispiega la propria creatività. Offrendo un accesso
alla propria casa, con Scalea (mi rfea pra), 1968 Calzolari sviluppa un’opera partendo
dalla forma di tre gradini. Immagine dell’ascesa verso la conoscenza,
essi mantengono la propria
aderenza al quotidiano attraverso le parole “mi rfea pra”, frammenti riferibili a
una filastrocca dialettale per bambini. [...]