Il centro d’interesse della ricerca di
Niamh O’Malley è lo statuto dell’immagine, il suo essere allo stesso tempo dato esterno
all’osservatore e dato costruito dall’osservatore
nell’atto stesso del guardare. Il tema possiede lontane ascendenze negli
studi sull’ottica del periodo positivista ottocentesco e, per questo,
affonda le sue radici nella
storia della pittura, sia come sviluppo
delle tecniche pittoriche in relazione
alla fotografia e alla teoria dei colori, sia in quanto linguaggio illusivo, votato dall’antichità alla mimesi e all’inganno del trompe l’oeil. L’immagine e l’occhio congiurano alla realizzazione
dell’inganno di cui si nutrono ed entrambi, sembra dire Niamh O’Malley, falliscono ogni
possibile rapporto con il reale
e la sua verità. [...]