Esiste nel mondo una città con un solo abitante: si chiama Monowe ed è stata progettata e costruita da Ludovica Carbotta. Fin dagli esordi l’artista torinese pone al centro della sua ricerca l’esplorazione dello spazio urbano, rapportando frequentemente la sua fisicità all’architettura dei luoghi per indagare le connessioni che si stabiliscono fra gli individui. Le sue opere, che comprendono installazioni, sculture, disegni e testi e hanno una forte dimensione performativa, traggono spesso ispirazione dalla letteratura utopistica e di fantascienza. Operando al confine tra realtà e immaginazione, Carbotta mette in scena una pratica di “fictional site specificity” in cui fa interagire lo spazio reale con quello prodotto dalla mente. [...]