Fabro, tra i componenti del gruppo dell’Arte Povera, elabora le sue prime opere approfondendo il rapporto tra oggetto, corpo e spazio. Le forme sono quelle essenziali di una geometria che potrebbe anche dirsi minimalista, ma l’attitudine nasce dal pensiero e dalla vitalità del movimento. Si muove in una misura che sembra pensata per dispiegarsi alla congiunzione tra lo Schema delle proporzioni del corpo umano di Leonardo e l’architettura palladiana.
Nel 1969 avvia una lunga serie di opere che prendono forma attorno alla sagoma geografica dell’Italia, [...]