Lo scozzese Jim
Lambie lavora su sculture e installazioni direttamente ispirate all’immaginario del pop e del quotidiano, spesso sconfinando nel
linguaggio del design. I colori sono accesi, i materiali brillanti, gli oggetti
rappresentati riconoscibili, seppur reinterpretati in modo immaginario e onirico. La cultura rock,
soprattutto inglese, domina
la sua fantasia. La psichedelia gioca un ruolo centrale: in una delle installazioni più ricorrenti ricopre
i pavimenti di gallerie o musei con strisce di nastro adesivo colorato formando disegni astratti che conducono il visitatore a perdersi
all’interno dello spazio, confondendo la struttura architettonica.
Gli stessi titoli delle opere
sono riproposizioni di versi di canzoni, strofe, album famosi. Lambie si forma nella scena musicale degli anni Ottanta; egli stesso è musicista e dj. [...]