Georg Baselitz fa parte della generazione di artisti tedeschi nati negli anni attorno al secondo conflitto mondiale per i quali fu la matrice pittorica,
unita a quella altrettanto tradizionale della scultura, a offrire
la base da cui ripartire, per cui interrogarsi su cosa significasse essere un artista tedesco
nella seconda metà del Novecento.
Cresciuto a est di
Dresda, nella Germania sovietica, Baselitz viene considerato immaturo come artista e come cittadino
dagli esaminatori dell’Accademia. La risposta dell’artista è umoristicamente
conseguente: incomincia a studiare l’immaturità artistica. Si appassiona all’arte infantile, studia la collezione Prinzhorn e intreccia l’esplosiva istintività di quegli esempi
con il nutrimento letterario
di Artaud e di Beckett. [...]