Da qualche anno Alexandra Sukhareva ha stabilito il
suo studio nella città di Dubna, a un centinaio di chilometri a nord di Mosca,
dove ha sede un importante centro di ricerca internazionale sul nucleare.
Spinta in parte anche dal prestigio degli studi scientifici legati a questa
località, l’artista ha avviato nel frattempo una personale sperimentazione con
materiali e sostanze tossiche, testando la capacità corrosiva dei liquidi in
combinazione con una varietà di supporti. Dopo aver prodotto una serie di opere
su tela servendosi del cloro per imprimere e bruciare la superficie, Sukhareva
è passata alla lavorazione del vetro e degli specchi, ai quali applica formule risalenti
al diciottesimo secolo individuate all’interno di un manuale di chimica
sovietico degli anni quaranta. [...]