Con lo spirito di un archeologo del futuro, Adrián
Villar Rojas crea installazioni di dimensioni monumentali che hanno il fascino
di antiche rovine. Le sculture, create a partire da una miscela di argilla
cruda e cemento e spesso destinate all’esterno, subiscono l’effetto dello
scorrere del tempo e degli agenti atmosferici, che producono crepe, fratture e
superfici disomogenee. Anche la frequente inclusione di materiale organico che
cambia aspetto o si decompone permette all’opera di modificarsi sul lungo
periodo. Il pubblico arriva a metà del processo di decadimento e si confronta
con una temporalità complessa che interseca il passato della creazione, un
futuro fantascientifico e un presente dalla natura fragile. Queste opere sono
reperti recuperati alla fine della civiltà umana e della sua arte. [...]