Dal tempo delle passeggiate nei boschi di Garessio, Penone indaga il rapporto tra l’uomo e la natura, tra crescita e creazione. Individua in questa dialettica l’incontro di due diverse dimensioni temporali: i cicli di crescita stagionale dell’universo vegetale e il tempo irregolare, concentrato, del lavoro umano che modifica, plasma, o persino interrompe, il flusso di vita di quell’universo.
Le prime opere a mettere in relazione le forme naturali e il corpo dell’artista, condotte nel 1968, sono gli esperimenti sui fusti d’albero, segnati nella loro crescita da un calco in bronzo della sua mano; intrecciati tra loro; circondati da una forma cubica di rete metallica che si innalzerà con il crescere della pianta. [...]