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Stazione Centrale, Milano, 1953 - 1954
36.5cm x 36.5cm
Per Mulas la fotografia è pensiero. Spesso per indicare il processo creativo degli artisti che osservava e ritraeva durante il lavoro in studio usava la parola “operazione”. Un termine vicino all’atto del fotografare e, in senso più ampio, propria dell’elaborazione mentale, più che del lavoro manuale. Scorrendo i suoi scritti si trovano numerosi passaggi in cui sembra enunciare in modo programmatico la volontà che sia l’aspetto razionale del fare artistico a conquistare la scena dei suoi scatti. È il caso delle note dedicate a David Smith dove rileva esplicitamente l’importanza dell’operazione mentale dell’artista nel scegliere i pezzi ed eseguire le sculture, rispetto alla mera operazione fisica, o della consonanza che Mulas esprime con l’analisi ironica condotta da Roy Lichteinstein sulla pretesa spontaneità della pennellata espressionista, ingabbiata dal pittore negli spessi contorni e nel rigido codice stilistico del disegno a fumetti. [...]
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
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