![](https://api.fondazioneartecrt.it/rails/active_storage/blobs/eyJfcmFpbHMiOnsibWVzc2FnZSI6IkJBaEpJaWt6WW1Ka05UVTRPUzAzTm1Rd0xUUTVNV0V0WVRsbVpTMDFZekkzT0dNMk5qQmhZVElHT2daRlZBPT0iLCJleHAiOm51bGwsInB1ciI6ImJsb2JfaWQifX0=--3b47ea43d8d813900003aed94a915c490de0f049/Lucas_436.jpg)
![](https://api.fondazioneartecrt.it/rails/active_storage/blobs/eyJfcmFpbHMiOnsibWVzc2FnZSI6IkJBaEpJaWt6WW1Ka05UVTRPUzAzTm1Rd0xUUTVNV0V0WVRsbVpTMDFZekkzT0dNMk5qQmhZVElHT2daRlZBPT0iLCJleHAiOm51bGwsInB1ciI6ImJsb2JfaWQifX0=--3b47ea43d8d813900003aed94a915c490de0f049/Lucas_436.jpg)
Il pozzo cantante di Dubluk, Etiopia meridionale (1), 2007
50cm x 40cm
A Milano, alla fine degli anni Cinquanta, Uliano Lucas frequenta il quartiere di Brera e il bar Giamaica, allora luogo di ritrovo per artisti, artigiani, intellettuali, fotografi e giornalisti. Appena diciassettenne, quell’ambiente è per lui una scuola di vita e un continuo stimolo culturale. Il desiderio di indipendenza e la coerenza della responsabilità civile lo portano a dedicarsi alla fotografia.
Nel corso degli anni Sessanta, i ritratti di artisti, tra cui quelli di Piero Manzoni, Enrico Castellani e Agostino Bonalumi, documentano il senso di amicizia e la relazione umana, prima ancora che intellettuale, che Lucas riesce a stabilire con i suoi soggetti. [...]GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Via Magenta, 31
10128 Torino