JACOPO BENASSI. AUTORITRATTO CRIMINALE

La mostra “Jacopo Benassi. Autoritratto Criminale”, a cura di Elena Volpato, sarà presentata nella Wunderkammer della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino il 26 febbraio 2024.

L’esposizione prende vita con l’entrata dell’opera Panorama di La Spezia, 2022, nella collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. L’opera acquisita è un autoritratto in cui l’artista non compare mai, così come non compare la presenza umana. Appaiono invece foto di piante scattate nel buio della notte ai giardini pubblici, piante che coprono, almeno parzialmente, alcuni panorami della città ligure dipinti con vago sapore ottocentesco. Foto e tele sovrapposte, tenute insieme da grosse cinghie, sono appese a due pareti di cartongesso che per un po’ sono servite da studio temporaneo a Benassi, mentre preparava una sua esposizione proprio a La Spezia, sua città natale.

A partire da quell’occasione l’opera di Benassi si è progressivamente spostata dalla fotografia a uno spazio d’ombra compreso tra foto e dipinti, tra foto e calchi in gesso. Il suo lavoro fotografico, sviluppatosi sotto il segno del contrasto tra il buio di fondo e la luce del flash sparata impietosamente addosso a ogni soggetto, ha momentaneamente scelto come suo luogo d’elezione e nascondimento la parte non visibile delle cose, quella che resta custodita o prigioniera tra una cornice e l’altra, tra un’immagine e l’altra, quello che si può solo immaginare o desiderare. Dietro all’installazione di Panorama di La Spezia, usata come fosse un paravento, compare Serie di ritratti appesi, 2024, realizzata per la mostra, un’opera che porta alle estreme conseguenze il processo di cancellazione, presentando sospeso nel vuoto un pesante sandwich di cornici di cui si vedono solo due retri. Sono ritratti fotografici di personaggi famosi (Valentino, Nan Goldin, John Wayne, Biancaneve, Ando Gilardi…) frammisti a qualche autoritratto, tutti condannati all’invisibilità e così paradossalmente riattivati da Benassi nella loro capacità di essere immagini, di avere nuovo potere evocativo per via di negazione.

Oltre alle opere di Benassi saranno presenti in mostra, per desiderio dell’artista, il grande bozzetto in gesso che Leonardo Bistolfi realizzò per il monumento all’amico Cesare Lombroso, conservato nelle Collezioni della GAM, e il teschio a cui Benassi si ispira e dialoga con il video Autoritratto criminale.

La mostra è realizzata in collaborazione con il Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso”, Augustin Laforêt e la galleria Francesca Minini, e sarà visitabile dal 27 febbraio al 1 settembre 2024.

 

 

Jacopo Benassi, Panorama di La Spezia, 2022
opera ambientale: stampe artistiche, acrilici su tela, cornici d’artista, pannelli e strutture in legno.
Dimensioni variabili

Photo Credit: ©Jacopo Benassi e Francesca Minini – Courtesy GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino
Proprietà della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

SOMETHING BORROWED | SANFILIPPO

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La Fondazione annuncia con orgoglio il prestito di due opere dell’artista Antonio Sanfilippo (1923-1980), in comodato alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, al Museo RISO – Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo per la ricorrenza del centenario della nascita del pittore.

Le opere Nero e rosso (Schema Astratto 28/55) del 1955 e Senza titolo (Pittura 39/59) del 1959 sono ora esposte nella storica dimora di Palazzo Belmonte Riso, sede del museo, e contribuiranno alla diffusione della cultura artistica e al dialogo tra le due istituzioni.

Il progetto espositivo “Antonio Sanfilippo. Segni, Forme, Sogni della Pittura. Cento Anni”, curato dal critico d’arte prof Bruno Corà, è organizzato in collaborazione con il Comune di nascita dell’artista Partanna, l’Archivio Sanfilippo di Roma e la Fondazione Sebastiano Tusa. Questa sinergia ha visto il coinvolgimento di diverse sedi istituzionali: il Castello Grifeo di Partanna di Sicilia, in provincia di Trapani, per le opere giovanili; Villa Zito, sede della Fondazione Sicilia, e il Museo del Riso di Palermo per le opere della piena maturità artistica.

La mostra  ripercorre la ricca produzione artistica e sarà visitabile fino al 24 febbraio 2024.

 

 

 

Biografia Artista

Tra i giovani artisti che a Roma nel 1947 si riuniscono nell’ambito del gruppo Forma 1, Antonio Sanfilippo sostiene attivamente un rinnovamento del linguaggio artistico, partendo da premesse che si riallacciano alle esperienze della pittura geometrica. Dall’inizio degli anni Cinquanta, una serie di viaggi e di soggiorni a Parigi contribuiscono a un rapido sviluppo della sua pittura secondo la cifra stilistica al tempo detta “concreta”, caratterizzata da liberi aggregati plastici, disposti in accordi cromatici contrastanti. L’evoluzione è continua, ed è tra il 1953 e il 1954 che l’artista sviluppa le proprie opere attraverso trame di segni. […]

Link alla scheda dell’artista.