Sono pochi i momenti della vita personale di Sophie Calle a non essere passati sotto la lente implacabile della sua arte. Il suo lavoro tende a essere profondamente autobiografico e tutto quello che racconta, con uno sguardo analitico da cui non è mai assente un pizzico di ironia e compiacimento, è un modo per condividere episodi di cui tutti prima o poi facciamo esperienza e per elaborarli collettivamente con effetto terapeutico. Nel corso di una carriera iniziata nei primi anni ottanta, Calle non ha mai taciuto nemmeno gli aspetti più intimi e dolorosi come la morte dei genitori, la crisi del suo rapporto di coppia o la scomparsa dell’amato gatto Souris. [...]