Artista, militante politico e instancabile teorico,
Piero Gilardi intraprende il suo percorso nell’arte all’inizio degli anni
sessanta, prima con le pionieristiche Macchine
per il futuro e poi, dal 1965, con i Tappeti
natura di ascendenza pop. Sfruttando la colorata artificialità del
poliuretano espanso, questi bassorilievi riproducono le impressioni della
natura in pochi centimetri quadrati: morbidi, accoglienti e giocosi, fuggono
dalla parete e dal basamento museale per conquistare lo spazio del vissuto
quotidiano e interagire finalmente con il corpo di quel pubblico che per
abitudine è tenuto a distanza dall’opera d’arte. [...]