Nel 1969 Jan Dibbets realizza un’opera, Perspective Correction, che s’inserisce in modo originale nella produzione fotografica dell’arte concettuale. L’impostazione tautologica e linguistica delle esperienze artistiche legate alle ricerche concettuali chiedeva alla fotografia di essere uno strumento di nuda documentazione al servizio di un’arte analitica che spesso accompagnava l’immagine con dei testi e solo nel rapporto con questi, restituiva alla fotografia la possibilità di compiersi in termini di opera. [...]