Le opere di Giulio Paolini sono come specchi
attraverso i quali l’arte riflette su se stessa. Con coerenza,
fin dalle opere realizzate alla metà degli
anni Sessanta, l’artista rivolge la propria attenzione
alle basi materiali del fare artistico, al luogo dell’atelier e all’occasione della mostra, quali
condizioni attraverso le quali
l’arte si realizza e si mette in scena. Nel lavoro di Paolini spesso
ricorrono citazioni: l’artista utilizza
frammenti estratti dal grande
catalogo della storia dell’arte, così come riposiziona
in nuovi contesti le proprie
opere. Nella sua analisi l’atto del vedere
è considerato come il momento conoscitivo la cui verità
è però costantemente
rimessa in
questione. [...]