Nel 1991, vincitore di una borsa di studio, nel 1991 Franz Ackermann sceglie di trascorrere un periodo a Hong Kong. Alloggiato in una stanza di dimensioni limitate, l’artista realizza una serie di piccoli lavori su carta, mappe che definisce “mentali” per sottolinearne la dimensione intima e privata. Quasi si trattasse della trasposizione di una visione ottenuta al microscopio, ciascuna di queste opere su carta ha una struttura riconducibile a quella di una cellula nervosa, in questo caso organizzata attorno a un nucleo che include un dettaglio architettonico appartenente alla realtà del luogo. Il procedimento coincide con la trasformazione dell’ignoto in un territorio più familiare e in un progressivo dispiegamento dell’immaginario dell’artista sul complesso reticolo urbano. [...]