“Quando il mio lavoro non è
stato oggetto di censura, è stato
gentilmente ridicolizzato, descritto come folkloristico, oppure
semplicemente ignorato” dice Dorothy
Iannone. Irriverente, autodidatta e del tutto indipendente rispetto ai
movimenti codificati del sistema dell’arte, Iannone è l’autrice di un universo
artistico vibrante, libero e squisitamente erotico. Dopo una prima serie di
opere realizzate agli inizi degli anni Sessanta, nelle quali icone della
cultura popolare come Charlie Chaplin, Jacqueline Kennedy
o il gruppo rock dei Rolling
Stones sono ritratte come irriverenti figurine
in legno con gli attributi sessuali ben delineati sotto agli indumenti, Iannone
prende ispirazione dalla propria esperienza biografica, volgendosi soprattutto
alla sua travolgente relazione con Dieter Roth, conosciuto durante un viaggio
in Islanda nel 1967. [...]