L’arte di Domenico Mangano si nutre delle
contraddizioni nascoste nelle pieghe più profonde della quotidianità. L’opera
con cui si fa conoscere è La storia di
Mimmo, 1999 che ha per protagonista lo zio, un pescivendolo palermitano
affetto da schizofrenia che trascorre le giornate chiuso in casa, davanti alla
finestra o alla tv. Mangano ne coglie i gesti lenti e ripetitivi, la pesantezza
del corpo, le invettive e la saggezza dialettale, muovendosi con passo delicato
nella vita di un uomo sempre uguale a sé stessa. Nei lavori del primo periodo è
spesso presente la Sicilia, terra d’origine dell’artista ma soprattutto, con la
sua stupefacente complessità, incarnazione di tutte le periferie del mondo. [...]