Nato in Germania nei giorni della caduta del Terzo Reich, Anselm Kiefer ha
sentito come e più di altri artisti della sua generazione la responsabilità di riconsiderare
la storia tedesca del Novecento dopo quasi tre decenni d’imbarazzato silenzio. Lo
ha fatto utilizzando soprattutto il linguaggio pittorico e innestando la propria
pratica nel filone nazionale dell’espressionismo tedesco e nella tradizione della
sensibilità romantica dei nordici ottocenteschi. Espressionista è la materia con
cui impasta i suoi grandi dipinti, mescolandola a lacca, cenere e altri materiali,
fino a sfiorare l’impatto visivo di un altorilievo. [...]