“Stabilità dell’instabile”: con queste parole, Vasco Bendini si riferisce
al senso del suo lavoro
di artista. Caratterizzato da
diverse fasi, il suo percorso si è svolto all’insegna
della totale sperimentazione, nel rifiuto di una rigida identità stilistica e nella coraggiosa autonomia rispetto a scuole
o gruppi, secondo una posizione che è
stata definita “anarchica”. La categoria storica
di Informale concerne un
aspetto importante della sua opera,
ma non include altre
forme espressive e l’invenzione di linguaggi
autonomi e originali. All’inizio
degli anni Cinquanta, l’artista dipinge
interrogando le caratteristiche stesse della pittura.
La sua capacità introspettiva e la sua personale forma di spiritualità lo portano a indagare il tema del
volto umano. [...]