Secondo Sandro Chia, il suo lavoro è “pura creazione di immagine che riflette esclusivamente se stessa”. Spazio autonomo, all’interno del quale moralismo e rigore sono sostituiti da piacere e artificio, l’arte di Chia è espressione di un nomadismo culturale che spazia dalla Firenze rinascimentale ai protagonisti dell’epoca moderna come Chagall, Picasso, per arrivare a Cézanne e de Chirico. Pittore “naufrago”, capace come gli altri protagonisti della Transavanguardia riuniti da Achille Bonito Oliva, di appropriarsi di qualunque tecnica artistica, Chia è l’autore di un ricco repertorio figurativo, all’interno del quale il gusto della citazione si mescola con le azioni, talvolta irriverenti, nelle quali sono impegnati i protagonisti delle sue opere, come nel caso di Sinfonia incompiuta, 1980. [...]