Letícia Parente ha superato ormai i quarant’anni quando esordisce nell’arte contemporanea: fino a quel momento si è interessata principalmente di chimica e anche in seguito al successo delle prime mostre personali continuerà a dedicarsi all’insegnamento e a studiare per il dottorato. Dopo un approccio iniziale alle tecniche di stampa, saranno le sperimentazioni con il video di un gruppo di artisti e artiste indipendenti della Rio de Janeiro dei primi anni settanta a farla tendere verso questo mezzo.
Come fanno negli stessi anni le sue colleghe in Europa e negli Stati Uniti, anche Parente pone il proprio corpo di fronte alla macchina da presa: il video le consente di indagare con maggiore libertà rispetto alle arti tradizionali la condizione della donna, sulla quale si concentra la pressione delle aspettative sociali dentro e fuori casa. [...]