The Internationale, 1999
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Susan Philipsz canta: la voce è il suo strumento e le canzoni esistenti sono il suo linguaggio. Rispondendo alla specificità di certi ambienti o luoghi, l’artista attinge al ricco repertorio della cultura popolare, ma anche alla musica leggera e talvolta all’opera lirica e ne interpreta brani e canzoni secondo la tecnica detta “a cappella”, senza accompagnamento musicale e utilizzando soltanto la propria voce. Diverse da quelle che potrebbe offrire una cantante professionista, le interpretazioni di Philipsz sono caratterizzate da esitazioni e lievi incrinature, errori minori che fanno percepire il corpo dell’artista, dando forma emotiva e sensuale al luogo nel quale sono trasmesse. [...]
Castello di Rivoli
Museo d’Arte Contemporanea
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli (Torino)