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CAMPO22 | PLURIBALL
Il progetto finale delle studenti di CAMPO22
Il progetto intitolato “Pluriball” inaugurerà il 7 dicembre presso il Palazzo di Velluto (Via San Massimo 31H), a partire dalle ore 18.
“Pluriball” indaga il tema dell’errore ed è costituito da una mostra collettiva e da un talk aperto al pubblico, come risultato di un processo di contaminazione tra arti visive e altre discipline.
Il progetto si struttura come un incontro tra tre artistǝ e tre figure esterne al sistema dell’arte, con lo scopo di stimolare un confronto tra personalità differenti sulle molteplici declinazioni che può avere il concetto di errore. Nell’immaginare la metodologia e così anche la struttura del progetto, le studenti si sono divise in tre gruppi di lavoro ispirati alla metafora della bolla, luogo intimo, chiuso e già formato, ma anche struttura che tende a unirsi ad altre bolle, generando un’unica schiuma. Da qui la scelta del nome Pluriball, un materiale da imballaggio nato da una sperimentazione fallimentare e formato da una rete di bolle che si presenta, al contempo, come plurale e singolare.
Le studenti di CAMPO22 hanno individuato tre artistǝ vicini per età – Alessio Cerfeda (Gallipoli, 1986), Davide La Montagna (Rivoli, 1992), Susana Ljuljanovic (Roma, 1987) – una per bolla, operanti ognuna in una città diversa – Milano, Torino, Bologna – e a ognuno è stato poi affiancato un espertǝ – Riccardo Guidetti, Maddalena Cannito e Sergio Albertazzi. Lǝ espertǝ provengono da differenti campi di ricerca: meccanica agraria e produzioni agroalimentari, sociologia e disuguaglianze di genere, scienze naturali e apicoltura.
La mostra presenta nuove produzioni e avrà luogo dal 7 al 18 dicembre 2022 presso il Palazzo di Velluto (Via San Massimo 31H), edificio storico di Torino che un tempo ospitava i mastri vellutai e che oggi è sede di uno dei progetti di coabitazione solidale di ACMOS, gestito dall’Associazione dei Tessitori. Nello specifico, lo spazio che ospiterà la mostra, all’interno dell’edificio, è stato messo a disposizione dal Circolo Culturale Lucano “Giustino Fortunato”, che lo gestisce.
A conclusione del progetto, si terrà un talk che coinciderà con la conclusione della mostra, e restituirà al pubblico il dialogo che si è instaurato fra artiste, esperte e curatrici.