116 Particolari visibili e misurabili di infinito, 1975
8cm x 8cm
Le sue prime ricerche artistiche nascono all’interno della disciplina pittorica, ma Anselmo da subito cerca di non avere un approccio nostalgico nella realizzazione del dipinto che comunque percepisce come uno spazio chiuso in sé, separato dalla sensibilità dell’artista. Come racconta Jean-Christophe Ammann, Anselmo ha detto: “È vero che il dipinto ha un suo fascino, però ti esclude, rimani da solo con le tue emozioni”. Noto è il racconto dell’artista del giorno in cui all’alba, sulla cima dello Stromboli, ha avuto netta la percezione di quell’infinito del quale tutte le sue opere, da allora, sono diventate nuclei. A differenza di quanto accade al di fuori del chiuso piano immaginativo della tela, i fulcri energetici creati attraverso le sue installazioni comprendono in sé il tutto. L’artista, lo spettatore, le geometrie cosmiche sono inclusi. Nessun elemento resta isolato nella solitudine della sua realtà finita. [...]
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Via Magenta, 31
10128 Torino