Undercurrent, 2008
La percezione di pericoli imminenti, la violenza coercitiva dei confini e l’orrore dell’imprigionamento, o peggio, della tortura sono alcune tra le profonde impressioni che le opere di Mona Hatoum provocano in chi le incontra. Nata a Beirut da genitori palestinesi in esilio, allo scoppio della guerra civile in Libano nel 1975, l’artista si trova in Europa, improvvisamente separata dalla propria famiglia d’origine. Il doppio esilio, l’incertezza del presente e l’incontro forzato con il mondo occidentale segnano profondamente il percorso di Hatoum, diventando i principali temi di un’indagine artistica che, dalla biografia personale, abbraccia l’urgenza di tematiche dolorosamente ricorrenti su scala globale. [...]
Castello di Rivoli
Museo d’Arte Contemporanea
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli (Torino)