Muri di piombo
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Muri di piombo, 2002 - 2007

In comodato presso
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Descrizione
fotografie a colori (50 elementi  44 x 44 cm cad); testo (50 elementi 20 x 44 cm cad)
Dimensioni

Dimensione variabile

Numero elementi
100
Categoria
fotografia
Credits
© Eva Frapiccini - Courtesy Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, Rivoli-Torino foto di Paolo Pellion - Proprietà della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT
L'artista
“Ogni luogo ha una storia da raccontare. Ogni strada, casa, angolo assiste passivamente alla nostra vista. La memoria è un ‘meccanismo collettivo’, dice qualcuno. Spesso la memoria deve essere alimentata per essere viva: anniversari, annunci stampa, bandiere. Ma non tutta la storia viene ricordata, e a quel punto essa diviene solo una necessità personale. Ci sono luoghi nelle nostre città storicamente legati a uno o vari fatti, ma solo per chi li ricorda, per altri sono luoghi qualsiasi. Per me ora sono luoghi dove  sono  morte delle persone  divenute  bersagli  o i loro attentatori, sono vie e palazzi che avevano una storia da raccontare e che io, come tanti altri della mia generazione, conoscevo solo superficialmente”. Come ricorda Eva Frapiccini, Muri di piombo, 2005-2007 nasce in relazione alla sua personale esigenza di approfondire la conoscenza degli “anni di piombo”, quella drammatica stagione della seconda metà degli anni Settanta che, in Italia, fu caratterizzata dalle azioni criminali di bande armate terroriste. 
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