Il movimento delle cose (2), 1989
215cm x 200cm
Dadamaino, alla fine degli anni Cinquanta, trova il proprio campo di ricerca al di fuori della dimensione lirica della pittura informale la cui stagione non dava ancora segni di stanchezza. Inizia una pratica di lavoro fortemente ispirata ai concetti spaziali di Fontana dalla cui opera dice di essere stata folgorata.
Apre sulla tela vuoti prepotenti, ma di una calibrata esattezza geometrica. Li allarga fino a sfiorare il legno del telaio. Apre curve nella superficie, come fossero parabole di una geometria cartesiana della pittura. L’opera è composta di dati concreti: di legno e tela. E questa è spesso lasciata grezza, a mostrare uno scuro colore di sacco. [...]
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Via Magenta, 31
10128 Torino