Alfred Hitchock, 1972
40cm x 27cm
Forse perché la sua passione per i ritratti nasce attorno ai personaggi del cinema di Cinecittà e alla magia del grande schermo, nelle sue fotografie appaiono spesso elementi che parlano della verità del corpo, ma anche tratti fantasmatici, evanescenti, fatti più di spirito che di carne. Le immagini dedicate a Vincenzo Agnetti, Hitchcock, Pasolini, sono fatte di un’evidenza prepotente, di fisicità e presenza: Hitchcock sbadiglia con l’intensità di un leone, Agnetti si avvicina all’obiettivo, quasi arrogante, con un’aria di sfida, e Pasolini sembra scolpito nel chiaroscuro. In uno scatto possiede addirittura la fisicità perturbante che talvolta ha la malattia quando spinge in avanti il corpo per potersi astrarre nello sguardo. [...]
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Via Magenta, 31
10128 Torino