Maurizio Mocchetti, 120 metri al secondo, 1971

In un’intervista del 2007, ad una domanda su cosa stesse lavorando in quel momento, Claudio Abate ha risposto “Sto lavorando sull’ironia. Una chiave di lettura della realtà che sia in grado di sollevarmi dalla tristezza del nostro tempo, senza essere costretto ad infilare la testa sotto la sabbia come fanno gli struzzi. Preferisco le allusioni alle declamazioni, sono più erotiche” (M. Codognato, Intervista a Claudio Abate, in Claudio Abate, Fotografo, catalogo della mostra, a cura di A. Bonito Oliva, Mart, Rovereto, 2007). Guardando le sue fotografie verrebbe da dire che l’ironia, lontano dall’essere il tema di una ricerca soltanto recente, sia piuttosto un’attitudine che lo accompagna sin dalle prime opere dedicate agli artisti e ai loro lavori. [...]