Venere degli stracci, 1967
280cm x 150cm x 100cm
All’inizio del suo percorso artistico Michelangelo Pistoletto si concentra sulla ricerca della propria identità, dedicandosi all’autoritratto. Da pittoriche e lucide, le superfici delle sue opere diventano metalliche e specchianti, riuscendo così non solo a cogliere la figura dell’artista ma anche la sua relazione con il mondo. Come in altre opere, eseguite nello stesso periodo, Lampadina e Ragazza che cammina, entrambe datate 1962-1966, la rappresentazione di un oggetto comune o di un dettaglio legato alla quotidianità è ottenuta attraverso una velina dipinta e applicata su una lastra di acciaio inox lucidata a specchio. Aprendosi al dialogo, la superficie a specchio è pronta a riflettere il mondo, inclusa l’unicità di ciascuno dei visitatori incontrati, aumentando all’infinito le immagini e le situazioni che l’opera può contenere. [...]
Castello di Rivoli
Museo d’Arte Contemporanea
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli (Torino)