Una proposta di sincretismo (questa volta senza genocidio)
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Una proposta di sincretismo (questa volta senza genocidio), 2018

In comodato presso
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Descrizione
ceramica, legno e cornice metallica
Dimensioni

260cm x 270cm x 100cm

Numero elementi
1
Categoria
installazione
Credits
©Maria Thereza Alves - Courtesy Galleria Alfonso Artiaco, Napoli, e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino, foto di Wolfgang Traeger - Proprietà della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT
L'artista

Alla fine degli anni ottanta Maria Thereza Alves è tra i fondatori del Partido Verde brasiliano ed è anche su sua proposta che la battaglia per la protezione delle minoranze indigene trova posto accanto a quella per la tutela dell’ambiente. La sua attività artistica si può dunque considerare un’estensione di questo impegno politico. L’indagine sul trauma della colonizzazione europea in tutta l’America centro-meridionale la porta a riflettere non solo sull’impatto devastante avuto sulla società e sulla cultura dei nativi, ma anche sulle trasformazioni meno visibili inflitte all’ambiente naturale. Le sue opere – installazioni, pubblicazioni, workshop – raccontano storie rimosse di laghi prosciugati (The Return of a Lake, 2012), foreste abbattute (Decolonizing Brazil, 2018) e frutti scomparsi (This is not an Apricot, 2009) a causa dell’ingordigia dei ricchi coloni spagnoli e portoghesi. [...]

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