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A 140, 1972
202cm x 202cm x 4cm
Claudio Verna fa parte di quella generazione di artisti che si sono trovati a dover giustificare e difendere la loro scelta di lavorare attraverso la pittura, in una stagione in cui il dibattito critico riteneva che la storia di quel linguaggio, preso nella sua totalità, fosse giunta a conclusione con la fine dell’esperienza informale.
“Parlare di pittura – scrive verna nel 1972
– significa anche precisare che questo mezzo
(mezzo e non categoria dello spirito) non ha
alcuna posizione privilegiata o riduttiva nei confronti
di qualsiasi altro materiale. Non si può parlare
di pittura in astratto, ma solo in riferimento
ad un particolare tipo di
lavoro”. [...]
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Via Magenta, 31
10128 Torino